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Il centro non esiste nel campo largo. Renzi e Calenda nel Pd? Risponde Merlo

La possibile e prossima confluenza dei partiti di Renzi e di Calenda nel Pd può rappresentare un elemento di chiarezza e di trasparenza non solo per il futuro del Centro e della “politica di centro” nel nostro Paese, ma anche un momento importante che aiuta il confronto tra le rispettive coalizioni. Il commento di Giorgio Merlo

Su Kyiv troveremo una sintesi. Con Fitto? Collaboreremo. Parla Alfieri (Pd)

Con il ministro Fitto, prossimo Commissario Europeo, il Pd avrà un rapporto istituzionale perché un conto è la dialettica interna, un conto è avere rapporti con chi deve rappresentare il Paese in Ue. Fra i partiti del campo largo, sul sostegno alla causa ucraina, ci sono sensibilità differenti. Ma il nodo si potrà sciogliere cercando dei punti di caduta anche in sede europea. Le contraddizioni non mancano neanche a destra. Conversazione con il senatore del Pd, Alessandro Alfieri

Dalla Germania una indicazione per i cattolici. Chiapello spiega quale

Di Giancarlo Chiapello

Accanto all’esempio tedesco si potrebbe invitare a guardare anche a quello vicino sanmarinese: entrambi sollecitano i cattolici italiani ad abbandonare le zavorre formatesi negli ultimi 25 anni e a riprendere in autonomia il ruolo di difensori della democrazia integrale. Il commento di Giancarlo Chiapello

Coesione e superamento dei veti in Ue. La bussola di Draghi secondo Segatori

Gli ambiti che Draghi tratterà si possono dividere in tre macro direttrici: quella economica, l’integrazione sociale e quella istituzionale. Sotto il profilo economico, Draghi porrà l’attenzione su quelli che sono gli elementi di freno alla competitività europea. Forti anche i richiami su competitività e immigrazione, oltre che sulla riforma dei trattati. Per le Regionali, il campo largo è ancora in fase caotica e lo scontro Grillo-Conte porterà a una lenta deflagrazione del Movimento. La manovra? Il governo dovrà galleggiare sulle contraddizioni. Conversazione con il politologo Roberto Segatori

A proposito di classe dirigente. L'opinione di Merlo

Il tema della qualità della classe dirigente non può più essere banalmente eluso dalla politica contemporanea. A cominciare dai partiti. L’opinione di Giorgio Merlo

Phisikk du role - Cultura, la lezione di Alberti e la caduta di Pavolini

“Perché il tuo assessorato si chiama ‘alla cultura’, come se ce ne fosse una sola e per di più ufficiale, e non invece ‘per la cultura’, che indicherebbe un farsi tramite per farle vivere tutte?”. Dal ricordo della domanda del poeta spagnolo Rafael Alberti, una riflessione sulla Cultura firmata da Pino Pisicchio

Uniti nella difesa della libertà e della democrazia. Il discorso di Meloni al G7 Parlamenti

Di Giorgia Meloni

Pubblichiamo l’intervento del Presidente Meloni alla XXII Conferenza dei presidenti delle Camere basse dei Paesi membri del G7: “Cosa saremo capaci di fare, ad esempio, per garantire che l’intelligenza artificiale sia controllata dall’uomo, incentrata sull’uomo e al servizio dell’uomo? Dalla risposta a questa domanda sapremo se la politica ha assunto il suo ruolo o ha abdicato a quel ruolo”

Sangiuliano e l’ossessione della destra per i complotti. Scrive Cangini

Quella del complotto è l’ossessione del centrodestra di governo. Palazzo Chigi l’ha più volte evocata. Possibile che l’evocazione di oscuri poteri dediti a tramare contro il governo sia anche un modo per rinsaldarne la base elettorale e coltivare la teorizzata, anche se poco praticata, estraneità del mondo meloniano al potere costituito. L’opinione di Andrea Cangini

L’imbroglio politico che mette Meloni sotto assedio. L'opinione di Sisci

Dietro Sangiuliano si nascondono altre, complicate vicende. Forse ci sono vicende personali, come dichiarano alcuni giornali. Sicuramente ci sono equilibri interni. L’opinione di Francesco Sisci

Il report di Draghi e il salto di qualità che serve all'Ue. Parla Passarelli

Quando Draghi parla di riforme senza precedenti penso che si riferisca in particolare ai temi legati alla difesa comune, all’esercito comune europeo e alla fiscalità comune. Ecco perché occorrerebbe una riforma dei trattati europei, anziché una riforma costituzionale nel nostro Paese. Conversazione con Gianluca Passarelli, professore di Scienza Politica all’Università La Sapienza

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