Giorgetti, Tajani e Meloni: tre figure che, nel passaggio più complesso della politica commerciale transatlantica degli ultimi anni, hanno rappresentato l’articolazione istituzionale della risposta italiana da un punto di vista tecnico, diplomatico e soprattutto politico. Però il tridente ha funzionato come presidio, non come iniziativa. L’analisi di Martina Carone
Politica
I dazi umorali di Trump e il rischio di un disordine globale. La lezione di Einaudi e Patuelli
Luigi Tivelli e Francesco Subiaco, presidente e vicesegretario generale dell’Academy Spadolini del Talento, leggono le parole del presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che ha evidenziato i rischi di logiche neo-protezioniste che non solo spaventano l’economia produttiva, ma creano profondi pericoli per i Paesi che li fanno e li subiscono
Accordo sostenibile, la linea del governo Meloni sull’intesa Trump-Ue
“Nelle more di valutare i dettagli dell’intesa, giudichiamo sostenibile la base dell’accordo sui dazi al 15%, soprattutto se questa percentuale ricomprende e non si somma ai dazi precedenti, come invece era previsto inizialmente”. Ecco cosa hanno detto Meloni, Tajani e Salvini dell’accordo raggiunto sulle tariffe Usa-Ue
Tra populismo e giustizialismo. Ecco i nemici invisibili della democrazia
Il giustizialismo non è solo una tendenza emotiva o una moda passeggera, ma un vero e proprio progetto politico che attraversa tutte le forze parlamentari, contagiando sinistra, destra e mondo cattolico. Una deriva che minaccia la qualità della democrazia e legittima la “via giudiziaria al potere”
Perché la lotta toghe-politica conviene a tutti. Parla Panarari
Il centrosinistra è stretto in una morsa. Da un lato, i casi giudiziari che toccano amministratori chiave come Beppe Sala a Milano e Matteo Ricci nelle Marche, dall’altro il pressing crescente di Giuseppe Conte, che alza il tono sulla questione morale e cerca di ridefinire i rapporti di forza nel campo largo. Mentre Elly Schlein, tra ispirazione movimentista e pragmatismo obbligato, si muove con cautela, sperando in un ritorno alla “normalità”. Ma il quadro, secondo quanto dice a Formiche.net il politologo Massimiliano Panarari, è tutt’altro che normale
Il selfie di Montaruli, la campana di Mattarella, le forbici di Sala. Queste le avete viste?
La deputata di Fratelli d’Italia si fa un selfie a un convegno, mentre Beppe Sala procede con le inaugurazioni a Milano. Il Presidente Mattarella, invece, celebra il centenario della Campana dei Caduti di Rovereto. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni
La corruzione è un male endemico di molti Paesi. L'analisi di Zecchini
È illusorio credere che si possa sradicare la piaga della corruzione e dei comportamenti assimilabili con i soli interventi normativi, giudiziari e dell’autorità di contrasto. Per aver successo occorrono un cambiamento della cultura sociale, la partecipazione attiva di tutti i cittadini, un efficace coordinamento interistituzionale e, non ultimo, una digitalizzazione di tutte le procedure. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista dell’Ocse
Per il Time Meloni potrebbe cambiare il mondo. Ecco perché
“Il modo in cui guiderà la nazione potrebbe cambiare il mondo”, scrive la prestigiosa rivista americana. “Meloni ha rinnegato il fascismo e l’antisemitismo. I suoi più accaniti detrattori politici riconoscono la sua tangibile svolta verso il centro”. La copertina della prestigiosa rivista americana è la certificazione di un percorso, personale e politico
Perché la riforma sulle carriere è (già) una buona notizia. Parla Guzzetta
Dopo decenni di discussioni rimaste sospese tra convegni e verbali parlamentari, la riforma sulla separazione delle carriere dei magistrati ha compiuto un primo passo formale: ieri l’aula di Palazzo Madama ha approvato in prima lettura il disegno di legge che distingue in via definitiva la magistratura giudicante da quella requirente. Secondo il giurista Giovanni Guzzetta, “l’essere arrivati a un testo approvato in prima lettura dal Senato rappresenta un passo avanti significativo dopo decenni di dibattiti puramente verbali”
Così Meloni ha dato credibilità internazionale all'Italia, ora via con economia e riforme. Parla Zeneli
La premier italiana ha consolidato la reputazione internazionale del Paese su temi chiave come l’allineamento transatlantico e il rapporto con l’Ue, la guerra in Ucraina e la relazione con la Cina. Secondo Valbona Zeneli (Atlantic Council) adesso serve anche un cambio di passo sull’economia e le riforme
















