Il ministro degli Esteri è stato pizzicato da Pizzi col boccone in bocca, mentre il ministro del Made in Italy soffiava dentro un fischietto a forma di gallina. Per il suo compleanno, invece, il sindaco di Terni ha ricevuto un ritratto particolare. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni
Politica
Serve un nuovo preambolo anti populista. Il commento di Merlo
Esiste oggi la forza, il coraggio e la volontà politica e culturale dei partiti – e in particolare dei partiti centristi e di governo – per arginare la malapianta del populismo demagogico e anti politico nel nostro Paese?
Mercosur e India per rispondere ai dazi Usa. La ricetta di Bonaccini
Serve un coordinamento tra i Paesi colpiti dai dazi per rispondere con un fronte unito e inviare un messaggio chiaro agli Stati Uniti: poniamo fine a questa follia dei dazi o rischiate di rimanere isolati. Allo stesso tempo, dobbiamo diversificare i nostri mercati stringendo rapporti commerciali più forti e favorevoli alle nostre imprese e ai nostri consumatori, con aree del mondo in espansione: dal Mercosur (ovviamente correggendo le reali preoccupazioni esistenti) al Messico, fino all’India. E il governo sostenga l’Ue. Colloquio con l’eurodeputato dem, Stefano Bonaccini
I dazi Usa indeboliscono tutto l'Occidente. Parla Tosi (Ppe)
Quella scatenata da Donald Trump con l’introduzione dei dazi è una guerra commerciale che rischia di indebolire tutto l’Occidente e di isolare gli Stati Uniti. Ora la Commissione tratti con gli omologhi di oltreoceano per individuare un punto di caduta. Si rischia il deterioramento di tutto il blocco occidentale. Colloquio con il parlamentare europeo di Forza Italia-Ppe, Flavio Tosi
I guai di Marine Le Pen nascono da un’indagine Olaf del decennio scorso. L'opinione di Butticè
Nel clamore suscitato dalla condanna francese, prosegue sottotraccia la selezione del nuovo direttore generale dell’Ufficio europeo per la lotta alla frode (Olaf). In un momento di attacchi ibridi contro l’Ue e l’unità europea, il generale in congedo Alessandro Butticé, spiega il ruolo dell’Olaf – di cui è stato tra i pionieri e il primo portavoce – in questo caso giudiziario. Ma anche le ragioni del suo auspicio che il nuovo vertice possa provenire dalle fila della Guardia di Finanza italiana
Ventotene, il coraggio di Meloni e la debolezza culturale del centrodestra. L'opinione di Pedrizzi
Cosa resta e resterà e quale lezione se ne può trarre dalle dichiarazioni al Parlamento del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riguardo il Manifesto di Ventotene. L’opinione di Riccardo Pedrizzi
Sotto sotto qualcuno nella destra francese gradisce la condanna di Le Pen (che mi lascia perplesso)
C’è molta politica nella decisione del giudice francese di non attendere il processo di appello per la pena accessoria dell’esclusione dalla candidatura. Avrebbe tranquillamente potuto evitare questo aggravio di sanzione, lasciandolo alla determinazione dell’ultimo giudice (in caso di condanna). Il commento di Roberto Arditti
Le Pen è vittima del suo populismo giudiziario. La versione di Ceccanti
Non conosciamo i temi del processo d’appello, in più il quadro probatorio contro Le Pen fornisce diversi elementi per escludere la sua possibile corsa per l’Eliseo nel 2027. Questa sentenza indebolisce non solo lei, ma anche il giovane Bardella che non ha la credibilità per correre da presidente. Ora si apre un problema di successione all’interno del partito. E i patrioti sono disuniti. Conversazione con il costituzionalista Stefano Ceccanti
Schlein non farà la traversata verso i riformisti. Pombeni spiega perché
Il Pd è già di fatto diviso in due partiti: quello massimalista e quello riformista. Schlein non farà mai la traversata verso il riformismo, non solo perché ha una formazione politica differente ma anche perché non ha la leadership per farlo. Conte l’ha sempre vinta, giocando al rilancio e puntando sugli arrabbiati. Un po’ come fa Salvini dall’altra parte. Colloquio con il politologo Paolo Pombeni
Il premierato per Meloni significa stabilità all'estero. Parla Sterpa
In pochi giorni il presidente del Consiglio l’ha ribadito più volte: l’approvazione del premierato è una priorità per il Paese. È la stabilità dell’esecutivo, l’elemento sul quale si costruisce la credibilità nazionale, ma soprattutto internazionale. La capacità di incidere sullo scenario globale è direttamente proporzionale alla solidità del governo. Con due piccole integrazioni, la riforma potrebbe accontentare anche l’opposizione. Colloquio con il costituzionalista Alessandro Sterpa