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Oltre la civiltà occidentale per una pace duratura tra i popoli. L'opinione di Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

Papa Francesco unico leader con una visione definita e una linea chiara per la pace, che, come da lui affermato, non può essere un intervallo tra le guerre: è evidente che la civiltà vera può giocare un ruolo per aprire, insieme a figure europee di provata autorevolezza, un vero negoziato per arrivare alla conferenza di pace. L’intervento di Giancarlo Chiapello, segretaria nazionale Popolari/Italia Popolare

Entrando nel merito. La riflessione di Vincenzo Salvatore

Di Vincenzo Salvatore

Come possono le università adempiere al dettato costituzionale che così chiaramente assegna allo Stato il compito di offrire possibilità è supporto agli individui meritevoli, ma privi di messi. L’intervento di Vincenzo Salvatore, presidente della Conferenza dei Collegi Universitari di merito

Rave party, tra pericolo e libertà garantite. L'analisi del prof. Corbino

Di Alessandro Corbino

Che le nostre democrazie contemporanee (e quella italiana con le altre) attraversino un momento difficile che induce molti a invocare uno sforzo riformatore “ordinante”, mi sembra un dato indiscutibile. Che la risposta al disordine e alla difficoltà di raggiungere con tempestività le decisioni necessarie possa essere una stretta “autoritaria”, quale nei fatti la norma introduce, è però assolutamente da respingere. L’analisi di Alessandro Corbino, già professore ordinario di Diritto romano all’Università di Catania

Decreto anti-rave, la partita è fra pubblica sicurezza e repressione penale

L’articolo 5 delle norme in materia di occupazioni abusive e organizzazione di raduni illegali, varate dal governo Meloni nel suo primo consiglio dei Ministri e contenute nel decreto legge 162 del 31 ottobre 2022 ha suscitato polemiche condizionate da una mancanza di prospettiva. La lettura di Andrea Monti, professore incaricato di Digital Law nel Corso di laurea magistrale in Digital Marketing dell’università di Chieti-Pescara

Meloni eviti l'isolamento in Ue. Il Pd e il congresso impossibile. Parla Saponaro (Pri)

Il segretario del Partito Repubblicano: “Sui rave party sarebbe stato decisamente meglio presentare un disegno di legge da discutere in parlamento. Il contante? Non è una priorità”. E sul cantiere nel centrosinistra “è evidente che il Movimento 5 Stelle sta portando avanti un’Opa ostile nei confronti del Pd, ma tra i dem c’è ancora chi sogna l’alleanza”

Tutte le spine della questione migranti. Il punto del prof. Savino

Il docente dell’università della Tuscia, esperto in questioni migratorie: “La proposta del governo, di ricevere solo donne e bambini rimandando indietro gli altri, collide con il dialogo che Meloni ha cercato in Ue. Gli altri Stati hanno i numeri dalla loro: l’Italia, pur essendo tra i Paesi più esposti, non è quello che ha accolto di più in questi anni. Ecco cosa serve per impostare un nuovo e più equo sistema di redistribuzione”

Come affrontare la stagione delle riforme. La guida di Clementi

Di Francesco Clementi

Il nuovo Parlamento dovrà presto individuare il metodo delle riforme. Con una proposta – vuoi tramite le commissioni parlamentari degli Affari costituzionali, vuoi attraverso una bicamerale ad hoc, vuoi attraverso altro – che sia credibile in sé. Le forze politiche sono in grado al momento di garantirlo? È il primo quesito sul quale interrogarsi, e interrogarle. L’analisi di Francesco Clementi, ordinario di Diritto pubblico comparato presso l’Università La Sapienza

La civiltà occidentale (e il governo Meloni) davanti alla guerra. La versione di Mauro

“O noi siamo la terra dei diritti, della democrazia, delle istituzioni, oppure non siamo niente. Meloni? si propone come garante della posizione filo atlantica e a sostegno dell’Ucraina, non c’è motivo di dubitarne. Ma l’Italia resta una faglia in cui la voce del Cremlino può insinuarsi”. Conversazione con l’editorialista di Repubblica

Entropia o dialogo? I Comitati interministeriali visti da Frosini

Nascono nuovi Comitati interministeriali con l’ultimo Consiglio dei ministri, ma secondo il costituzionalista non c’è un rischio di maggiore confusione tra ministeri, almeno sulle norme. Se ci dovessero essere problemi, sarà per ragioni politiche, non per la volontà di dialogare su temi omogenei per i diversi dicasteri

La transizione ecologica? In mano a Palazzo Chigi. Come cambia il Cite

Cambiano i nomi dei ministeri, ma anche le competenze dei Comitati interministeriali, come quello per la transizione ecologica che, secondo una bozza di decreto legge, vedrebbe una maggiore attenzione da parte di Palazzo Chigi. Ecco cosa cambia per fonti rinnovabili e idrogeno

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