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Le nomine di Meloni, tasselli del mosaico draghiano. Il corsivo di Cangini

Le nomine di Figliuolo e di Panetta dimostrano che gli incarichi che contano, e che costituiscono l’articolazione dello Stato e la gestione dell’economia pubblica, sono stati attribuiti con millimetrica precisione nel segno della piena continuità tra il governo della destra e il governo “tecnico” guidato da Mario Draghi

Non abbassiamo la guardia sull'Iran. L'appello della Fondazione Luigi Einaudi e dell'Elf

Un appello ai media italiani affinché mantengano alta l’attenzione sull’Iran, la vicinanza al popolo iraniano che si oppone al regime teocratico e militare e un richiamo alle diverse forze della diaspora iraniana affinché superino le rispettive diffidenze e si uniscano contro l’avversario comune rappresentato dal regime. Sono i tre punti emersi nel dibattito, organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi in collaborazione con European Liberal Forum, che si è concluso con la condivisione del documento

Quota 41 e flessibilità, cosa cambia con la riforma delle pensioni. Parla Durigon

Il sottosegretario al Lavoro spiega, dopo il confronto con le parti sociali e datoriali, i benefici che si avrebbero a seguito dell’introduzione di Quota 41. Una misura, sottolinea a Formiche.net, che non solo agevolerebbe le piccole imprese, ma sarebbe più adeguata alle esigenze di un mercato del lavoro in profondo cambiamento

L'antisemitismo e l'approccio (scarso) dei media italiani. Parla Di Segni

Antisemitismo, anti-giudaismo e ostilità diffusa verso Israele. Il quadro dell’informazione italiana tratteggiato dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha tinte piuttosto fosche. In generale, nella parte strutturata del giornalismo italiano emerge un orientamento ideologico

Torna il mito della piazza. L'analisi di Merlo

L’incrocio tra Schlein, Conte, Landini con l’apporto non trascurabile di Fratoianni e Bonelli, ha riproposto in modo plastico il ritorno all’antico. Una sorta di rimpatriata che, inesorabilmente, segna una regressione politica e ideologica della sinistra italiana ma che, al contempo, garantisce un forte rilancio di tutto ciò che è riconducibile ad alcune categorie che da sempre caratterizzano questo campo politico

Perché l’Italia centrale è una questione centrale per l’Italia

Di Guido Castelli

Non è sufficiente curare solo i mali del passato, ma anche incentivare le prospettive per il futuro di questa vasta area dell’Appennino centrale che necessita di robuste e coerenti iniziative di ripresa economica e sociale. L’intervento di Guido Castelli, commissario straordinario del governo per la ricostruzione sisma 2016

Salis

Donne, lavoro, politica e sport. La versione di Silvia Salis (Coni)

Conversazione con il vicepresidente vicario del Coni, Silvia Salis: “Quello dell’uguaglianza di genere è un tema tutto economico sul quale in Italia occorre ancora fare moltissimo”. Le quote? “Servono ancora, ma sogno il giorno nel quale la rappresentanza femminile non sarà più un simbolo”

Perché è una buona notizia che si parli di riduzione fiscale sul salario. Scrive Bonanni

Clima favorevole attorno al decreto lavoro 48/2023, che ha già ottenuto il via libera dal Senato. Si dà una direzione ancora più decisa alla riduzione delle tasse sul lavoro partita con la legge di Bilancio. Non si può che sperare la più ampia convergenza parlamentare e delle parti sociali, per dare forza e spessore ad un processo utile per i lavoratori e per il Paese intero

Il Mes e la gara di affidabilità tra Meloni e Salvini. Il corsivo di Cangini

In gioco c’è l’affidabilità come leader responsabili e di governo. Giorgia Meloni ne ha dato prova sull’Ucraina, non le resta ora che darne prova sul Mes. Il corsivo di Andrea Cangini

Perché l'Italia (e Meloni) giocheranno da protagoniste alle Europee. Gli scenari di Reho

In Spagna il Partito popolare cercherà una saldatura con la destra di Vox. In Polonia il Pis ha come avversario i Po. La collaborazione tra Ppe ed Ecr nel 2024 presenta qualche incognita. L’Italia giocherà da protagonista anche grazie al lavoro di “moderazione” che sta conducendo il premier Giorgia Meloni. Conversazione con Federico Ottavio Reho, coordinatore della ricerca del Wilfried Martens Centre for European Studies di Bruxelles

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