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Dalla sconfitta al G-7

Non c’era ancora il vincitore della Seconda guerra mondiale, ma era chiaro che in Italia, dopo il ventennio fascista si andasse verso un assetto politico democratico. C’era tuttavia il problema di capire quale partito avrebbe avuto la forza elettorale per governare. Nel luglio 1943 la sorte del fascismo appariva segnata; la guerra era all’epilogo. Tuttavia, la coalizione che si avviava…

Equità, l'attualità di un valore

Il secondo dopoguerra ha registrato uno spettacolare progresso economico del nostro Paese e i principi ispiratori scritti nel Codice di Camaldoli hanno giocato un ruolo non indifferente. Il miracolo principale a mio avviso è stato però nella capacità di distribuire i benefici della crescita del reddito pro-capite a una quota vastissima della popolazione, creando una robusta classe media. Tutto questo…

Tra Stato e mercato, per il bene comune

Il titolo VI del Codice di Camaldoli, dedicato all’attività economica pubblica, presenta un coerente e articolato sistema di principi relativi ai rapporti tra Stato, società e mercato. Alla stesura di questa parte del Codice collaborarono attivamente Sergio Paronetto, Pasquale Saraceno e Ezio Vanoni. A parte il primo, prematuramente scomparso, gli altri due studiosi testimonieranno fattivamente all’interno delle istituzioni la loro…

L'origine cristiana della democrazia

I migliori intellettuali cattolici, tra i quali Aldo Moro, Giorgio La Pira, Amintore Fanfani e Pasquale Saraceno, si ritrovarono a Camaldoli per discutere il futuro dell´Italia. La “linea” era stata data dalle conclusioni del settimo Convegno del Movimento laureati dell’Azione cattolica, nonché dalle posizioni sulla questione sociale del cardinal Mercier. La dottrina sociale ecclesiastica è un punto di riferimento per…

Una traccia per la repubblica che verrà

Sono profondamente convinto che senza una “nuova Camaldoli” è difficile sperare in una rigenerazione del nostro Paese. L’evento Camaldoli riassume il contributo originale che i cattolici seppero dare per la ricostruzione dell’Italia, a partire dalla Resistenza antifascista. Negli stessi giorni in cui a Roma il regime di Mussolini veniva messo definitivamente in crisi, nel monastero di Camaldoli un gruppo di…

Nuovi pionieri per costruire il futuro

“Il nuovo – scriveva don Primo Mazzolari – è strada che si fa perché qualcuno si è messo a camminare con animo di pioniere”. Quei “Principi dell’ordinamento sociale a cura di un gruppo di studiosi, amici di Camaldoli”, conosciuti poi come “Codice di Camaldoli”, sono la testimonianza del coraggio del cambiamento assunto, dal 1943 al 1945, da un gruppo di…

Un Codice anche per l'Europa

Nel 1943 a Camaldoli fu avviata da un gruppo di personalità note la riflessione sui principi, sui valori e sui fini che la politica economica italiana avrebbe dovuto seguire una volta finita la Seconda guerra mondiale e fosse stata avviata la fase della ricostruzione del Paese. Prese forma allora il cosiddetto Codice di Camaldoli che disegnò i fondamenti delle istituzioni…

Una road map per la crescita

Perché l’Italia non cresce economicamente? La discussione si è finalmente aperta. Da essa è emerso che non vi è una specifica e univoca spiegazione della nostra debolezza. Un complesso di fattori (di lungo e breve periodo, strutturali e contingenti, espressione di politiche pubbliche fallite o mai perseguite) può contribuire a spiegare perché siamo il Paese che cresce di meno tra…

La ricetta di Cameron

Versione integrale dell´intervento al convegno organizzato da Fondazione Roma Progetto Big society   Saluto il governo italiano e i ministri. Desidero anche ringraziare l’Ambasciatore, l’ambasciata e il Ceida per aver organizzato questa conferenza e per avermi invitato Desidero anche ringraziare tutti coloro che sono venuti qui questa mattina per analizzare insieme questa potente idea della Big Society. Io ritengo, e…

Lo Stato, tra Hobbes e Keynes

Leggero, pesante, forte o minimo: quale futuro per lo Stato? Da Londra a Pechino, da Washington a Roma passando per Bruxelles, il costo del rientro delle finanze pubbliche all’interno di percorsi più virtuosi sarà considerevole, e ridisegnerà la mappa di quello che la politologia anglosassone chiama “public service”, la macchina politico-amministrativa, a tutti i livelli. Sarà una Big society a…

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