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Ora entra in campo la realtà. Meloni e gli italiani sono pronti? Il mosaico di Fusi

Adesso Giorgia dovrà camminare da sola: potrà contare sulla vigilanza del Colle ma la responsabilità delle scelte sarà solo e unicamente sua. Dovrà mostrare di possedere le doti di leadership in grado di fare sintesi tra le richieste degli alleati (compreso il suo partito…). Soprattutto dovrà cementare una coalizione che si è politicamente sfaldata perché chi l’ha costruita è finito in secondo piano. Il centrodestra che conosciamo è finito; cosa lo sostituirà deve essere costruito

Il volo liberatorio della prima Premier d’Italia

Tsunami d’inchiostro e reti televisive unificate per il Meloni Day, lo storico governo sprint della prima Presidente del Consiglio. Una svolta epocale, irta di problemi e di insidie politiche, non disgiunta dall’emozione e dall’orgoglio personale della leader di Fratelli d’Italia. L’analisi di Gianfranco DAnna

Con questi ministri diritti in pericolo? Nessuna regressione, sostiene Scaraffia

Per la docente, “Meloni ha avuto la forza di imporsi a due uomini, senza lagnarsi. Le donne di sinistra si lamentano perché gli uomini non conferiscono loro ruoli di potere. E sui diritti non si faranno passi indietro, ma avremmo un gran bisogno di un dibattito approfondito sui temi etici, come invece avviene altrove, senza fossilizzarci su leggi calate dall’alto”

Un insegnamento per Meloni. Conquistare il potere non vuol dire mantenerlo

Il nuovo governo parte con una opposizione o dialogante o indebolita, e ha dunque lo spazio di manovra per navigare tranquillo. Ma per avere una vera voce in capitolo, e non essere schiacciata nel tritacarne della storia, l’Italia deve restare leale alla Nato, grande vincitrice politica e militare, ed elaborare soluzioni tombali a tre suoi problemi. La road map secondo Francesco Sisci

Phisikk du role - Nepotismo, uxorismo, qualche volta virismo

Probabilmente tra queste persone che entrano in Parlamento insieme all’amato o all’amata, o al parente, ci saranno pure politici capaci, perché non è detto che tutta la scienza di famiglia si concentri nell’esponente più noto. Ma in un sistema con liste bloccate e niente preferenze, non sembra molto corretto. Se tornasse un sistema elettorale con la possibilità di scegliere, cosa succederebbe?

Troppi ministri senatori? Così il governo eviterà trappole sui voti chiave

Nel nuovo governo ci sono ben 9 senatori, ai quali vanno aggiunti Ignazio La Russa e Berlusconi tra quelli su cui non si potrà contare nei lavori quotidiani. Ma Meloni ha scelto due figure che conoscono bene le dinamiche d’Aula, cioè lo stesso presidente e Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, per evitare incidenti e numeri ballerini. Al Senato la prima indiziata per diventare capogruppo è Isabella Rauti. Ma occhio alla tattica di Renzi, Casini e Franceschini…

Il governo Meloni e il conservatorismo in rosa

Grazie alla crisi epocale della sinistra e l’ideologia di fondo che guida il melonismo, arriva il primo esecutivo guidato da una donna della storia italiana. Anche soltanto per questa buona ragione si può dire che siamo innanzi ad una rivoluzione vera nella politica nazionale. Il commento di Benedetto Ippolito

Non solo un governo. Riuscirà Giorgia I a fondare una Nuova Destra?

Meloni ha accettato pochi condizionamenti dagli alleati e ha scelto per i ministeri più importanti figure che a lei e solo a lei debbono quella posizione. Si intravede dunque uno stile di governo determinato e anche brusco, poco incline al compromesso (tanto caro ai Palazzi Romani) e orgoglioso della lunga traversata nel deserto compiuta. Il commento di Roberto Arditti

Pichetto Fratin, per Ambiente ed Energia uno "sgobbone" dell'economia

Dal consiglio comunale di Gifflenga in provincia di Biella, passando per l’attività di commercialista e insegnante negli istituti tecnici, Pichetto Fratin è stato viceministro allo Sviluppo Economico nel governo Draghi. Si è sempre occupato di temi economici e del lavoro, è stato assessore all’urbanistica al comune di Biella e al Bilancio nella giunta regionale piemontese. Ora prende il posto di Cingolani

Da Tangentopoli al Mose. Chi è Carlo Nordio, magistrato controcorrente

Carlo Nordio è il nuovo ministro della Giustizia. L’impegno politico e la carriera da magistrato

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