Dalle urne è uscito fuori un effetto perverso, l’“effetto Draghi”. Se è difficile stimare quanto abbia influito sul risultato, non lo è presumere in quale modo lo abbia fatto: limitando la conquista del voto al di fuori del proprio consolidato elettorato di partito. L’analisi di Paolo Ceri, già ordinario nelle università di Torino e di Firenze, ora condirettore della rivista Quaderni di Sociologia
Politica
Cosa ha scaldato i social a settembre. L'analisi di Volocom
Il mese di settembre ha visto due argomenti principali nell’agenda dei social e dei media in generale: Giorgia Meloni e l’aborto. Ecco perché nell’analisi di Volocom
Perché il decreto sblocca trivelle di Draghi è una buona notizia per Meloni
L’urgenza e la drammaticità del momento richiedono soluzioni estreme e veloci. Che a pensarci bene, però, sono scelte di buon senso. La leader di Fratelli d’Italia sa che su questi temi esistono maggioranze molto più ampie in parlamento e nelle Regioni. Il commento di Stefano Cianciotta, presidente dell’Osservatorio infrastrutture Confassociazioni e Abruzzo Sviluppo SpA
Ministeri, occhio a Esteri e Difesa. Il Pd? Non è (solo) colpa di Letta. Parla Bianco
L’ex ministro della Dc: “Va evitato il sovranismo costituzionale: bisogna rassicurare il Paese e i mercati esteri. Ancoraggio all’Unione europea”. Il Popolarismo? “È scomparso. E il Pd non ha saputo raccogliere questa eredità”
Referendum e democrazia. L'idea di Celotto
Con lo sviluppo del digitale e il sempre maggiore astensionismo andranno trovate nuove forme di referendum, per rinvigorire la partecipazione democratica. Per dirlo con le parole di Marco Pannella: “I miei referendum non sono mai di protesta, ma sempre di proposta”
Prudenza e Draghi, le carte di Meloni in Ue. Parla Orsina
Il direttore della School of Government della Luiss: “Il leader del Carroccio è più facile che finisca con un ministero non importantissimo, o nessun ministero, e la vicepresidenza del consiglio, che con un ministero chiave”. E Forza Italia? “Se Berlusconi evita di farsi prendere dalla ‘sindrome dello spodestato’, può guadagnare parecchio spazio politico”
I due errori capitali che il Pd non deve compiere. I consigli di Cazzola
È bene che il Partito democratico eviti di compiere due errori: cercare nell’onda lunga le ragioni della sconfitta e, nello stesso tempo, avviare una discussione retrospettiva sulle alleanze come se si potesse aggiustare dall’opposizione quanto non si è compiuto al momento opportuno durante la campagna elettorale. In sostanza, è bene non mescolare due storie diverse
Ripensare le catene del valore. Il discorso di Meloni a Coldiretti
L’obiettivo è “controllare le catene di approvvigionamento, altrimenti siamo in balia degli eventi”, ha spiegato la leader di Fratelli d’Italia. Poche ore prima è arrivato l’invito del presidente Zelensky a visitare Kiev
Meloni e democrazia. Di centrodestra o estrema destra? La riflessione di D’Ambrosio
Meloni ha cercato di prendere più voti possibile e poi governare con una barra più equilibrata e verso il centro? I fatti diranno. La democrazia è sana se c’è alternanza, ma questa non può tollerare derive populiste e anticostituzionali
L’alchimia delicata dietro i risultati delle urne. Scrive Sisci
Dopo questo voto, condizionato da come gli schieramenti hanno usato la legge elettorale, le cose sono ancora più complicate. Prima i numeri, poi la politica, infine le prospettive