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Al Paese serve un leader capace di fare sintesi. La versione di Parisi

La costruzione di una coalizione a tempo indeterminato unificata da un leader super partes attorno a un progetto di medio termine è l’unica esperienza alla quale si può ancora fare riferimento. Il sistema elettorale attuale non favorisce formazioni centriste, ma nulla è impossibile. Il Pd? Faccia sintesi delle sensibilità. Colloquio con Arturo Parisi, docente di Sociologia politica all’Università di Bologna e per quasi trent’anni alla guida dell’Istituto Cattaneo

Phisikk du role - Il panettone dei Mattei e il metodo (fallimentare) di Tangentopoli

Se qualcuno pensa di riprodurre il protocollo di Tangentopoli magari in formato bonsai, per intercettare un po’ di luce dai media in forza del clamore delle inchieste- che poi non si sa mai, ci può anche scappare un seggio parlamentare- commette un errore letale. Il lascito nell’ordinamento giuridico italiano e nel comune sentire è stato un crollo reputazionale della politica e dei suoi attori. Però, il panettone dei Mattei (Renzi e Salvini) quest’anno avrà qualche candito in più. Il corsivo di Pino Pisicchio

L'autonomia dai due poli è possibile. La proposta di Marattin

Il perdurare nell’ultimo quinquennio di forti crisi globali e di gravi tensioni internazionali ha contribuito a tenere vivo il ciclo politico della radicalizzazione delle posizioni, come si è visto in maniera evidente nelle elezioni parlamentari francesi dell’estate 2024 e nell’attuale campagna presidenziale Usa. Sembrerebbe quindi il momento meno adatto per parlare di una “terza posizione” ma in realtà non è così, come dimostrano le recenti tornate elettorali europee. Il commento di Luigi Marattin, deputato e professore di Economia all’Università di Bologna

Il ritorno della “democrazia militante” e i suoi rischi. L’analisi di Palano

Di Damiano Palano

E se gli strumenti eccezionali adottati per contrastare la guerra ibrida, come accaduto in Romania, finissero per alimentare ulteriormente la polarizzazione destabilizzando ancor di più il quadro politico? Il commento di Damiano Palano, direttore dell’Alta scuola di economia e relazioni internazionali (Aseri) e direttore di Polidemos*

Giubileo, l'occasione di rigenerazione universale. La riflessione di Bonanni

Nel mondo contemporaneo, segnato da conflitti, crescenti disparità e crisi sistemiche, il significato del Giubileo assume una valenza universale. È un invito a ripensare i pilastri su cui si fondano le nostre società e le istituzioni internazionali, trasformandoli per garantire pace, uguaglianza e sviluppo sostenibile. La riflessione di Raffaele Bonanni

Le tre, gravi, questioni sollevate dal processo Open Arms. Il commento di Cangini

L’azione temeraria dei pubblici ministeri, la reazione ipocrita della politica e l’approccio fazioso dei media. Tutto questo emerge chiaramente dalla vicenda che ha riguardato Salvini

Il panettone di Iannone, la bici di Gualtieri, il presepe di Casini. Queste le avete viste?

Luminarie, panettoni, alberi di Natale. Non c’è tregua per i politici impegnati tra saluti istituzionali prima della pausa natalizia e immagini con panettoni e presepi. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

No ai leader creati a tavolino. Scrive Merlo

La politica recupera il suo prestigio, la sua autorevolezza e la sua stessa “mission” se non è sempre e solo il frutto della improvvisazione e della casualità. Non si può passare dal verbo populista e qualunquista “dell’uno vale uno” del partito populista per eccellenza, cioè i 5 Stelle, ad esperimenti disegnati e pianificati esclusivamente a tavolino

Scholz paga (anche) le scelte sbagliate di Merkel. Parla Villafranca

Caduto il governo guidato da Olaf Scholz, la Germania si trova in una situazione molto complessa e la prospettiva è quella di un governo – composito – e probabilmente con anime politiche difficilmente compatibili. Il cancelliere uscente paga anche scelte sbagliate fatte da Merkel, in particolare sull’eccessiva dipendenza da Putin per le forniture di gas. Colloquio con il vicepresidente della ricerca di Ispi, Antonio Villafranca

Nuovi segnali sulle carenze di istruzione e formazione. L'analisi del prof. Zecchini

Sono diversi i nodi su cui i governanti debbono prioritariamente intervenire, riformando il sistema di istruzione e formazione molto più in profondità di quanto si è visto nel Pnrr. Dovrebbero, anzi, trarre insegnamento dai sistemi dei Paesi scandinavi che svettano in fatto di apprendimenti e competenze. Il commento di Salvatore Zecchini

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