Un rafforzamento del welfare, orientato sulle famiglie, un grande piano casa e una revisione del sistema sanitario regionale che metta al centro il malato e che sia sempre di più di “prossimità”. Conversazione con la candidata Elena Ugolini, già sottosegretaria nel governo Monti, che ha incassato l’appoggio del centrodestra per tentare la sfida per le regionali di novembre in Emilia-Romagna
Politica
Strage di Bologna, cosa può fare la destra per fermare le polemiche secondo Cangini
Cosa dovrebbe fare, dunque, la destra convinta che quella dei Nar sia una falsa pista? Dovrebbe far emergere una verità diversa da quella giudiziaria. Come? Una nuova commissione d’inchiesta. Il commento di Andrea Cangini
Pro e contro del ritorno di Renzi che fa il Mr. Wolf risolvo problemi. L’opinione di Guandalini
L’ex premier dopo la batosta elettorale delle europee sta ritornando nel risiko della politica che conta. E mira al campo largo per fare il centro che ha in testa. Ma prima deve risolvere la grana di Italia Viva. Dirigenti e iscritti contrari alla virata a sinistra. Nella riedizione ipercinetica del leader sarà cosa buona e giusta trovare un fermo. L’attesa è per quello che ha promesso che farà da qui a poco. L’opinione di Maurizio Guandalini
Bologna, ferita nazionale. Il ruolo di Gelli e i (tanti) segreti sulla strage secondo Ignazi
Sono ancora tanti gli atti che non sono stati desecretati sulla strage di Bologna. Probabilmente perché contengono le prove delle implicazioni di alcuni esponenti dello Stato nell’attentato terroristico di matrice neofascista. Licio Gelli non era in grado di architettare un fatto di quella portata, benché fu tra gli ispiratori. La destra italiana deve ancora lavorare sulla propria autocoscienza rispetto a quel 2 agosto. Colloquio con il politologo Piero Ignazi
Libertà di stampa negata o siamo su Scherzi a parte. L'opinione di Merlo
Sino a quando dovremmo assistere a questo bombardamento mediatico sulla dittatura che si sta per abbattere nel nostro Paese? Arriverà un momento in cui questi temi vengono trattati con la dovuta prudenza ed intelligenza. La riflessione di Giorgio Merlo
Gaza, Libano, riforme. Il dopo Cina per Giorgia Meloni
Si è chiusa con la tappa francese a Casa Italia la trasferta della presidente del consiglio in Cina, prima di rituffarsi nei dossier interni (ddl sicurezza, riforme) e internazionali (Gaza su tutti). Ecco il punto dei lavori
Il peso dell'economia nella corsa alla Casa Bianca. Scrive Polillo
2024 anno di votazioni. Occhi puntati su quanto è stato fatto e su quanto rimane ancora da fare. Soprattutto considerati i numeri sullo stato di salute dell’economia, con i suoi riflessi di carattere sociale e le conseguenti ricadute di carattere politico. L’analisi di Gianfranco Polillo
Vi racconto il giallo di Meloni che scontenta tutti. Scrive Sisci
Non è forse il momento di capire quale sia il calcolo cinese dietro gli accordi, ma di certo così il governo dell’Italia cammina su una lastra di ghiaccio molto sottile. Non c’è un solo ritorno positivo per gli alleati e ci sono solo ritorni negativi a tutto tondo. L’Italia avrebbe dovuto andare in Cina, sì, ma fare discorsi veri e onesti a Pechino. Il commento di Francesco Sisci
Pmi e cooperazione. Il riequilibrio tra Italia e Cina secondo Meloni
In una Cina che vede scendere i dati dell’attività manifatturiera per il terzo mese consecutivo, la cooperazione economica, commerciale, culturale e scientifica va incastonata in quadro di riequilibrio di rapporti, anche per non smarrire il vantaggio rappresentato dal sostegno a quelle aziende italiane che da tempo hanno deciso di investire in Cina. Particolarmente a Shanghai, dove secondo la premier “hanno contribuito allo sviluppo di questa straordinaria realtà”
Forza Italia si rinnovi per pescare al Centro. E Renzi... Parla Campati
Il leader di Italia Viva si schiera con il campo largo senza passare dagli organi del partito, generando una grande spaccatura interna. Non si sa bene quale sia il suo obiettivo nel lungo periodo, ma certamente questa mossa rivela un eccesso di tatticismo. Forza Italia, per recuperare voti al centro, deve aprire una piattaforma programmatica e rinnovare la classe dirigente. E il centrosinistra è troppo eterogeneo per funzionare. Colloquio con il politologo Antonio Campati