Non si tratta di operare scissioni a caso, sull’onda di un fuggi fuggi sotterraneo, spesso per una reazione a lungo trattenuta; bensì di recuperare autonomia di analisi e proposta, con spazi di agibilità politica e con l’impegno a rendere visibile il contributo del popolarismo nei termini consigliati o imposti dalle circostanze. È questa la necessità, anche a prescindere da come vada il congresso del Pd
Politica
Si riparta dall'ispirazione del popolarismo. La versione di Chiapello
Di che natura parla Castagnetti? Avendola liquidata illo tempore, non parrebbe di quella popolare. Il commento di Giancarlo Chiapello, segreteria nazionale Popolari/Italia Popolare
L'autonomia differenziata non può che essere ingiusta. Parola di Viesti
I sindacati in sciopero, il botta e risposta De Luca-Calderoli, la rivolta del Mezzogiorno e il silenzio al Nord, il pressing della Lega e il tentativo di smarcarsi di Giorgia Meloni. La proposta che divide l’Italia secondo il professore ordinario di Economia applicata all’Università di Bari
Come squarciare il velo sulla manovra di bilancio. L'opinione di Tivelli
Ben pochi si sono interrogati e si stanno interrogando sullo strumento in sé della legge di Bilancio, su come dovrebbe essere un rapporto più virtuoso tra governo e Parlamento e sul fatto se non sia il caso di pensare a un diverso modello di impostazione e governo della finanza pubblica. Il commento di Luigi Tivelli
Scissione tra popolari e Pd? Nessuna meraviglia ma... Scrive Reina
Tentennare non serve, aspettare Enrico Letta che trovi la soluzione non serve. Meglio fare chiarezza subito, e se si arriva alle estreme conseguenze Castagnetti deve avere la consapevolezza che “popolari” non significa solo sigla, facciata, immagine ben conservate in naftalina. Il commento di Raffaele Reina
Qatargate, il Pnrr e la prospettiva del Pd. Parla Covassi
L’europarlamentare dem: “La decisione del Pd di costituirsi parte lesa nei procedimenti penali in corso di fronte alla magistratura belga mi pare opportuna e doverosa”. E sul congresso: “Vorrei che da questo congresso uscisse un grande partito progressista in grado di guardare al futuro e ridare speranza sui grandi temi di oggi laddove la destra usa soltanto le paure”
È Meloni che sta facendo il partito di centro. L'analisi di Mannino
L’ex ministro democristiano: “La Dc non è finita per Tangentopoli, ma con il Mattarellum. Castagnetti? Si illude di poter essere il partito di centro che dà la spalla alla sinistra. Ma non c’è l’uno e non c’è l’altro. Meloni? Ha assimilato l’esigenza di compiere un salto di ridefinizione della sua posizione politica”
Derby "sanitario" nel Lazio, l'opa di Conte e l'auto-flagello Pd secondo Maffettone
Il politologo: “Il Pd continua a farsi del male da solo. È stato un errore abbandonare Calenda e Renzi. Così il Movimento 5 Stelle continua a erodere consensi a sinistra. E rischia di perdere sia nel Lazio che in Lombardia”
QatarGate e non solo. La mozione di Terzi (FdI) contro le interferenze
Il presidente della commissione per le Politiche europee del Senato propone misure stringere per contrastare gli sforzi di “influenza malevola” rafforzando ulteriormente il Registro per la trasparenza creato nel 2011
Italia e Africa, a che punto siamo? La versione di Mario Giro
L’ex viceministro degli esteri Mario Giro: “All’Africa serve diventare parte del sistema economico, quindi avere il know how necessario per diventare almeno in parte un continente che si trasforma. Occorre un atteggiamento nuovo nei confronti di una cooperazione 2.0. Qui si mettono insieme interessi nostri ma anche interessi del partner”