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I dubbi sull'Ursula bis e la capacità (limitata) della trattativa di Meloni in Ue. Parla Passarelli

Le trattative serrate per le nomine in Europa sono in corso. Sul bis di von der Leyen alla Commissione ci sono diverse incognite. Meloni pretende spazio per l’Italia ma ha poca libertà di manovra, tanto più che il gruppo Ecr è irrilevante ai fini della costruzione della maggioranza. Macron e Scholz, che continuano a dare le carte a Bruxelles, vogliono invece chiudere la partita. Può spuntare la carta Draghi. La panoramica del politologo della Sapienza, Gianluca Passarelli

Dalla Moldavia Mattarella alza le barriere contro la disinformazione russa

“La pace in Ucraina? Sia giusta, non figlia delle armi e della prepotenza che con le armi si intende esercitare. Chisinau in Ue? Ci sarà il supporto italiano. L’allargamento? Esigenza storica ineludibile per cui la mossa non solo serve a completare la comunità europea in senso pieno, ma al contempo va promossa supportando i candidati nel centrare gli obiettivi comunitari”

Il Centro non nasce dall’alto. Merlo spiega perché

Ieri come oggi, i progetti politici hanno un senso e possono giocare un ruolo decisivo nella vita pubblica del nostro Paese solo se sono espressione di una domanda della società che sale dal basso. E mai come operazioni che vengono studiate e pianificate dall’alto dai vertici centrali dei partiti

Phisikk du role - L’aritmetica di Ursula, l’algebra di Giorgia e la mossa del cavallo

Ci vorrebbe allora la mossa del cavallo: maggioranza e opposizione italiana a sostegno di un italiano di prestigio internazionale come Draghi, che include e supera ogni partizione politica. Solo così, forse si potrebbe anche introdurre in Europa un criterio di scelta che supera il bilancino stitico del riparto tra bandiere politiche, a prescindere, ovviamente, da qualità e prestigio delle personalità interessate. È un’utopia? La rubrica di Pino Pisicchio

Isolare Meloni in Europa è un errore. Il precedente di Forza Italia raccontato da Cangini

L’esperienza insegna che i veti sortiscono spesso risultati contrari a quelli voluti. Rendere accessibile l’area del governo a forze politiche apparentemente antisistema è il modo migliore per depotenziarle elettoralmente e allinearle politicamente. Va ricordato l’originario scetticismo dell’establishment europeo verso Forza Italia. Ecco perché le resistenze di Scholz e di Macron verso l’interlocuzione con Meloni ed Ecr potrebbero essere controproducenti. Il corsivo di Cangini

Riforme costituzionali, l’inconciliabilità degli opposti nella visione di Veltroni spiegata da Polillo

Rafforzare governo e Parlamento, non è possibile. Ne consegue che occorre individuare un arbitro diverso per dirimere gli inevitabili contrasti, che sono il sale della democrazia. E allora non resta che ridare lo scettro al popolo, convocandolo, quando è necessario, in libere elezioni per il responso definitivo. Troppo semplice, per non dire semplicistico? Un’anomalia, rispetto all’esperienza storica delle democrazie europee? Il commento di Gianfanco Polillo

Da Tajani a Salvini e da Meloni a Schlein, le campagne social dei leader ai raggi X. I voti di Giordano

La campagna social di Salvini ha penalizzato sia lui che il candidato Vannacci, nonostante abbia fatto un boom di preferenze. Meloni con il video off-topic sulle ciliegie ha registrato un picco di visualizzazioni su Instagram e TikTok. Il Pd regge grazie agli amministratori, mentre la forza “tranquilla” di Tajani funziona. I social possono essere un antidoto contro l’astensionismo. E il silenzio elettorale va superato. Conversazione con lo spin doctor di Arcadia, Domenico Giordano

Una filosofia della libertà per l'Europa. Il libro di Corrado Ocone

Di Luigi Tivelli e Francesco Subiaco

Emergono in questo saggio le crepe e le conquiste, gli errori e le visioni, i fallimenti e le potenzialità del progetto europeo in maniera propositiva e chiara. Un sentiero “europeista e scettico”, ma anche pragmatico e costruttivo, per risolvere i principali nodi dello sviluppo europeo e i problemi dei popoli europei conciliando radici e libertà, pragmatismo e cultura. La recensione di Luigi Tivelli e Francesco Subiaco

Il cane di Nardella, il pisolino di Lotito, i paracadutisti del G7. Queste le avete viste?

Profluvio di animali, chi li porta al seggio a votare come Nardella e chi invece li sfama (come Giani). E poi il senatore di Forza Italia riposa gli occhi in aula, mentre al G7 i grandi della terra scrutano il cielo in attesa dei paracadutisti della Folgore. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

Il Centro c’è ma non è più a sinistra. La versione di Merlo

Non possiamo non prendere atto che il Centro continua ad essere un progetto politico importante ma a una condizione. Che il Centro venga rappresentato da chi crede veramente in questo progetto e da chi lavora per rafforzarlo e consolidarlo attraverso un processo politico unitario, plurale, convincente e aggregante

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