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Phisikk du role - Sedici marzo: Moro e l’indesiderata attualità

Quest’anno evocare quel drammatico evento significa mettere in campo questioni di dolorosa attualità. Questioni che hanno a che fare con lo stato di salute della nostra democrazia e dei principi che reggono gli Stati sovrani dell’occidente democratico e liberale

regolamentazione

Un'Italia nel solco della tradizione popolare, con vista Europa. Scrive Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

Serve una tradizione, quella migliore del cattolicesimo politico italiano, il popolarismo, la famiglia europea a cui arrivare in particolare attraverso i giovani, una voce che aggreghi il pensiero e quindi donne e uomini di buona volontà per la costruzione di una leadership plurale. L’intervento di Giancarlo Chiapello, segreteria nazionale Popolari-Italia Popolare

Altro che Sandra e Raimondo. Meloni e Letta unici leader davanti al conflitto

Davanti alla guerra, e alle posizioni caute o confuse di 5 Stelle, Berlusconi e Salvini, si sono rafforzate due leadership, quelle di Letta e Meloni, che si radicano e gettano le basi per una contrapposizione di notevole rilievo nel momento in cui si apriranno le urne. Il mosaico di Carlo Fusi

È vitale che Zelensky parli a Montecitorio. Scrive Sensi (Pd)

Camera e Senato non possono ma DEVONO ascoltare la sua voce. Non per prendersi un giro di applausi, lo sdegno e il cordoglio del Parlamento, ma per affliggere i consolati, come ci ricordava sempre don Tonino Bello, rovesciando il comandamento della misericordia. L’intervento di Filippo Sensi, deputato Pd

La lectio di Parolin, un faro nelle nebbie della modernità

Gli obiettivi di coloro che vogliono animare l’area centrista devono essere focalizzati su una serie di forti parole chiave: unitari, dialoganti, paritari, popolari, europei, costruttori di ponti che portino alla pace e alla sicurezza delle persone. E in prima linea sull’emergenza ambientale. L’intervento di Ivo Tarolli, già parlamentare e fondatore di Insieme

Il ritorno dei rifugiati in Europa. Storia e problemi (soprattutto italiani)

Il nostro sistema nazionale d’asilo ha mantenuto alcune fragilità che rischiano di rendere molto problematica l’accoglienza dei rifugiati ucraini. Mancano una governance nazionale e le giuste politiche d’integrazione. La macchina si ferma alla “prima accoglienza”. Il punto di Nadan Petrovic, Università La Sapienza di Roma

Le responsabilità politiche della dipendenza energetica

Occorre chiedersi con fermezza che classi politiche sono quelle che hanno organizzato questa fine dipendenza strategica delle forniture della principale fonte energetica usata nelle case degli italiani proprio dalla Santa madre Russia, che in questi giorni in Ucraina si rivela tutt’altro che santa

Perché devo dire grazie a Stefano Vespa

“Lascio ai tanti altri, che numerosi lo stanno facendo, dire che giornalista sei stato, bravo, preciso e rigoroso. Perché io devo ancora troppe volte dirti grazie”. Il ricordo di Valeria Covato, condirettore di Formiche.net

Al governo Draghi non ci sono alternative. Il mosaico di Fusi

I partiti sono trascinati nel gorgo pre-elettorale e non difficilmente si faranno sedurre da altre valutazioni. Tra le quali, tuttavia, ci sarebbe quella di essere più seri nei riguardi delle emergenze nazionali e continentali. Whisful thinking, al momento

Il tonfo polacco di Salvini sui social. L'analisi di Giordano

Quanto la pessima sortita pacifista del leader leghista ha avuto un effettivo riverbero in Rete e sulle piattaforme social e quanto, al contrario, sia invece rimasta confinata nella bolla digitale dell’informazione? Risponde Domenico Giordano, Arcadia

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