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Referendum, ora è chiaro. Riguarda la sinistra. La riflessione di Merlo

I referendum dell’8/9giugno erano uno strumento promosso, gestito, guidato e propagandato dalle varie sinistre italiane per regolare i conti al loro interno sotto lo stretto monitoraggio politico ed organizzativo della Cgil di Landini. Ma c’è un elemento che sovrasta tutto, e riguarda la guida politica della futura coalizione di sinistra. Al riguardo, pretendere di diritto che chi non si riconosce nella coalizione progressista si rechi alle urne oltreché sgrammaticato sotto il profilo tecnico e giuridico è anche volgare, nonché scorretto, sotto il versante politico. L’analisi di Giorgio Merlo

La sinistra su Gaza ha ceduto agli estremismi. Scrive Concia

Di Anna Paola Concia

La manifestazione del 7 giugno rischierà di cadere nelle mani di slogan violenti, antisemiti, distruttivi, dove gli ebrei italiani non potranno partecipare, dimenticando che tantissimi israeliani ed ebrei sono per il dialogo e la pace tra i due popoli. È un rischio reale che si poteva evitare, facendo una operazione politica diversa, più faticosa ma più giusta. Che parlasse al mondo, perché è totalmente falso il racconto manicheo e propagandistico che c’è chi vuole la pace e chi vuole la guerra. L’opinione di Anna Paola Concia

Uno scudo democratico contro la propaganda russa. La ricetta di Lombardo (Azione)

Dopo il festival organizzato a Gorizia da RT, emittente russa bandita dall’Ue, Marco Lombardo, senatore di Azione, spiega a Formiche.net i rischi di questi eventi per la libertà di espressione. E rilancia la proposta di istituire uno “scudo democratico” per contrastare le ingerenze straniere, dalla propaganda finanziata ai bot sui social: “Non è censura, è difesa preventiva”

Meloni e Macron: dialogo sì, confondersi mai. L'analisi di Arditti

La premier e il presidente vogliono dimostrare di saper interloquire, ma non hanno alcuna intenzione di omologarsi. Né l’uno, né l’altra. E forse, proprio per questo, il loro dialogo funziona. Il giusto, sia chiaro. L’analisi di Roberto Arditti

Il bilaterale Macron-Meloni riallaccia i fili politici di un’Italia europeista. Parla Gressani

La premier italiana ha parlato da capo di governo di un Paese ancorato all’Europa, che pur volendo mantenere relazioni con la Casa Bianca, non vuole spendere il suo capitale politico per accompagnare il suo tentativo di scardinare l’ordine europeo. Ora è prioritario lavorare in maniera strategica anche con la Germania. Colloquio con il direttore del Grand Continent, Gilles Gressani

Vi spiego perché l’unico voto sensato è l’astensione. Scrive Cazzola

Non si tratta di seguire un galateo elettorale che non esiste. La posta in gioco è troppo importante, e va al di là del merito. Ancora una volta tocca a tutti i democratici salvare la sinistra da sé stessa. Il commento di Giuliano Cazzola

Tutte le intese fra Meloni e Fico su cooperazione, industria e migranti

Difesa, energia nucleare, immigrazione: intesa a tutto tondo fra Italia e Slovacchia, con la visita di Fico a Palazzo Chigi. Altro settore caldo tra i due Paesi è certamente quello dei trasporti, con l’obiettivo di arrivare a 500 collegamenti intermodali tra il Porto di Trieste e la Slovacchia entro il 2025 (lo scorso anno sono stati 400)

Usa-Cina, quando la scienza è potere. Il commento di Mayer

La competizione tra grandi potenze non può più essere letta con la tradizionale dicotomia tra soft e hard power. L’attrazione dei talenti globali è una leva strategica per gli Usa. Il rischio? Un declino scientifico che potrebbe favorire il modello autoritario cinese. L’Europa reagisce, ma l’Italia dovrebbe porre il tema con urgenza anche in ambito Nato. Il commento di Marco Mayer

L’Europa si unisca contro l’estremismo socialista. La versione di Billi

Di Simone Billi

L’intervento di Simone Billi, capogruppo lega in Commissione Esteri e presidente del Comitato sugli italiani nel mondo al Cpac di Budapest

Sigonella-Hammamet. Craxi raccontato da Di Bartolo

L’impegno internazionale del leader socialista a sostegno delle cause di liberazione in alcune parti del mondo, l’azione politica dei suoi due governi (1983-87), e, soprattutto, le inchieste giudiziarie che contraddistinsero la controversa stagione di Mani pulite. Chi c’era e cosa si è detto alla presentazione del libro “Sigonella-Hammamet. L’affaire Craxi: tra menzogne, verità e falsi miti” (edito La Bussola) firmato da Salvatore Di Bartolo

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