Il M5S era un “non partito” che rivendicava la sua diversità e il cui capo-fondatore poggiava la sua credibilità sul fatto di non assumere incarichi nelle istituzioni. Oggi ha perso la sua diversità e si è allineato a tutti gli altri “non partiti”. Qual è la differenza tra il prima e il poi? Quei voti che nel 2018 somigliavano al consenso elettorale della Dc dei tempi belli oggi non ci sono più. Domani, forse, ancora meno. La faida Conte-Grillo letta da Pisicchio
Politica
Come si muovono i partiti italiani sugli aiuti militari a Kyiv. L’analisi di Vignoli e Coticchia
La questione dell’invio di armi all’Ucraina è stata un’ulteriore occasione per osservare la riproposizione dello scontro tra partiti anti-establishment e moderati. L’analisi di Valerio Vignoli, assegnista di ricerca in scienza politica all’Università di Firenze, e Fabrizio Coticchia, professore ordinario di scienza politica all’Università di Genova
Per Trieste un ruolo centrale nell’Indo-Mediterraneo. Il messaggio di Meloni
L’intervento della presidente del Consiglio in occasione dei festeggiamenti per i 70 anni dal ritorno della città all’Italia: “È al centro di snodi strategici e può ambire a diventare una grande piattaforma logistica proiettata sull’Adriatico, e dunque del Mediterraneo e non solo”
La lezione dei leader Dc per rilanciare la credibilità della politica
I leader della Dc hanno sempre ricavato la linfa vitale del loro progetto politico e di governo dalla cultura politica e storica di cui erano concreta espressione nella società. Ecco perché anche dal passato si possono recuperare le linee fondamentali per rilanciare la credibilità della politica, la solidità delle istituzioni democratiche e l’autorevolezza delle classi dirigenti nella società contemporanea. La riflessione di Giorgio Merlo
Il M5S è troppo umorale. L'alternativa di governo? Lavoro dal basso. Parla Urbinati
La faida interna al Movimento 5 Stelle rischia di impattare anche sugli equilibri del campo largo. Benché i pentastellati siano sempre stati umorali e poco affidabili. Tra Conte e Grillo è impossibile prevedere chi avrà la meglio, ma a ridosso delle elezioni regionali le insidie sono diverse. L’alternativa di governo si costruisce con un lavoro dal basso, tornando alla dimensione collettiva. E il Pd non può fare tutto da solo. Colloquio con la politologa della Coloumbia, Nadia Urbinati
Sta nascendo una nuova maggioranza Ursula in Ue?
Pse, Verdi e Avs spaventati dalla convergenza tra popolari, conservatori e patrioti. Ma Giorgia Meloni lo aveva detto il 19 giugno: “Penso che qualche sorpresa nel futuro dell’Unione Europea sulle maggioranze che si costruiranno sui vari dossier in Parlamento potrebbe arrivare”
La libreria di Berlusconi (Marina), la maglietta di Rizzo, il formaggio di Santanché. Queste le avete viste?
Marina Berlusconi circondata dai cavalieri di Forza Italia, gli opposti estremismi di Marco Rizzo e Roberto Vannacci uniti da una maglietta, Daniela Santanché in Egitto alla Scuola Italiana di Ospitalità. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni
Meloni avvii la fase 2 del governo. La versione di Cangini
La strategia del galleggiamento non ha mai portato bene ai governi. Giorgia Meloni prenda il toro per le corna e faccia il possibile per traghettare governo e maggioranza in una nuova fase politica che consente di concludere la legislatura. Viceversa, i tempi delle prossime elezioni saranno fatalmente destinati ad avvicinarsi. Se ciò accadrà non sarà certo per merito delle opposizioni, ma per colpa della maggioranza. Il commento di Andrea Cangini
Intelligenza artificiale e sanità. Il “giusto sentiero” spiegato da Ciocchetti
Due giorni a Nemi a Palazzo Ruspoli per “Il giusto sentiero 4.0” che si terrà questo fine settimana tra Intelligenza Artificiale, sanità, disagio giovanile e inclusione sociale. Conversazione con il vicepresidente della Commissione Affari Sociali, Luciano Ciocchetti, anima di questa seconda edizione
Meloni meglio di Macron e Scholz? Ecco perché per l’Economist
L’Economist, Le Monde e il Telegraph spiegano come il presidente del Consiglio abbia attraversato quesi 24 mesi al comando dell’Italia tra scetticismi iniziali e azioni concrete, che ne hanno fatto la leader con un gradimento doppio rispetto a Emmanuel Macron e Olaf Scholz