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Grillo e il M5S a posto fisso di Conte. La versione di Sisci

La questione è antica. È quella del nobile assenteista e del mezzadro coltivatore. Il nobile conserva la proprietà solo se ha il potere di cambiare il mezzadro usando una sua forza esterna (la guardia regia o chi per loro). Ma senza tale forza il mezzadro è il vero padrone e il nobile può solo cercare di avere qualcosa di più in cambio (che senza forza sarà sempre di meno). Grillo è il nobile, Conte il mezzadro…

Il dialogo conservatori-popolari? Sempre aperto. Parla Fidanza

“Nel 2019 FdI, che pure faceva opposizione dura al governo giallorosso, non creò alcun problema a Paolo Gentiloni. Sono le classiche partite su cui l’interesse nazionale dovrebbe prevalere. Se così non fosse sarebbe un grave errore da parte del Pd”. Conversazione con il Capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento Europeo

Phisikk du role - La Democratura dei cesari

Il sondaggio dell’università di Urbino sul rapporto tra elettori, partiti e leader certifica quello che respiriamo ogni giorno: polarizzazione, cancellazione delle sfumature e della complessità, cesarismo imperante, svuotamento della democrazia dei partiti, egemonia dei social nel processo di informazione. Polveri sottili che ci contaminano fino all’assuefazione. Confessiamolo, abbiamo vissuto stagioni migliori. La rubrica di Pino Pisicchio

Sulle pensioni omologare pubblico e privato, ma occhio agli equilibri di bilancio. Parla Sacconi

Per il governo le pensioni rappresentano una ragione di equilibrio di finanza pubblica soprattutto nel lungo periodo e nel breve il modo migliore per controllare la spesa è favorire il rinvio della pensione per chi può rimanere al lavoro. Avrebbe senso parlare anche di statali molti dei quali vorrebbero rimanere al lavoro. Almeno su base volontaria si potrebbero omologare le età tra pubblico e privato. Colloquio con l’ex ministro Maurizio Sacconi

Vi racconto le baruffe d’estate sull’autonomia differenziata. Scrive Polillo

Sarà necessario rinunciare a ogni proposito riformatore? Non necessariamente. Si tratterà soltanto di rimanere con i piedi per terra, calibrando opportunamente gli interventi, al fine di evitare inutili scossoni politici, destinati a mettere in forse i risultati finora raggiunti. Che un’improvvida eterogenesi dei fini potrebbe rovesciare a tutto vantaggio di concorrenti esteri, che non aspettano altro che il momento migliore per rifarsi. L’opinione di Gianfranco Polillo

Occorrono politiche lungimiranti per ridurre il debito. Scrive Bonanni

Le forze politiche bipolari, ciascuna attraversata da componenti demagogiche e populiste, non sembrano in grado di adottare politiche lungimiranti. Ed è necessario per le realtà consapevoli, pur collocate in schieramenti opposti, trovare insieme delle coordinate politiche per cambiare la visione economica e sociale del Paese, per restituire senso alla politica. La ricetta di Raffaele Bonanni

Vi racconto il “miracolo previdenziale” che Salvini non compirà

Su quota 41 Salvini dovrà innestare la retromarcia. A colpire, però, è un paradosso. La sua irresponsabilità contabile ha come contraltare naturale la doverosa responsabilità di Giorgetti, il dirigente più autorevole della Lega salviniana. Un paradosso che ben rappresenta l’atteggiamento bifronte del partito: una Lega di lotta che a forza convive con una Lega di governo. L’opinione di Andrea Cangini

Campo largo in ordine sparso. Per Meloni la prova (anche in Ue) è la manovra. Parla Palano

La costruzione del Campo Largo con tutti i partiti di centrosinistra risulta ancora molto complessa: i veti incrociati, in particolare del leader pentastellato verso il numero uno di Italia Viva non contribuiscono alla realizzazione dell’alleanza larga. In maggioranza qualche polemica, ma il governo è ancora forte. La vera prova – di consenso e di capacità – sarà la realizzazione della Manovra. Colloquio con il politologo Damiano Palano

Vi racconto angosce e peripezie di leader e partiti di svolta. Gli scenari di D'Anna

Gli scenari sono in continua evoluzione, ma il quadro degli stress test dei protagonisti è già delineato. In meno di due mesi, le roventi settimane di luglio e agosto hanno determinato tutta una serie di nuove prospettive politiche per il Paese. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Priorità e obiettivi del governo (in attesa della manovra)

Commissario Ue, Pnrr, riforme, politiche industriali, manovra: il governo ricomincia da questi cinque obiettivi dopo la pausa estiva. Il ruolo di Forza Italia come cuscinetto in alcuni dossier con la Lega e la sostituzione soft di Fitto (destinato alla Commissione Ue). Il punto in attesa del prossimo consiglio dei ministri

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