Il voto sulla piattaforma Rousseau e le due anime del Movimento 5 Stelle. L’ala governista e i dibattistiani barricaderi. Una probabile scissione potrebbe giovare alla coalizione del centrosinistra con il Pd. Fratelli d’Italia seppur coerente rischia: “Non si campa di rendite di posizione”. Ceccanti, deputato Pd e costituzionalista, spiega perché
Politica
Al servizio del bene comune. Il ruolo dei cattolici nella società
Occorre una formazione cristiana integrale all’impegno sociale e politico, i cui criteri di orientamento e di guida vanno attinti proprio dalla Dottrina Sociale Cattolica. Il commento di Riccardo Pedrizzi
No vuol dire no. Così Crimi cancella l'opzione astensione (citofonare Casaleggio)
“Se vincerà il no, si valuterà un secondo voto sulla possibile astensione”, dice Casaleggio, che non fa i conti con il Capo politico reggente Crimi. “No vuol dire no e non ci sarà una seconda votazione”, chiarisce, proprio mentre sono in corso le votazioni sulla piattaforma M5S Rousseau
Berlusconi incontra Salvini. Cosa significa (davvero)? La bussola di Ocone
Che ora il Cavaliere accetti la nuova leadership, ritagliando per sé un ruolo di “padre nobile”, è per il centrodestra un altro degli incassi che l’operazione Draghi porta in dote. E Salvini non può che essergli grato, visto che il vecchio leader è riuscito a tenere ferme le proprie truppe e a non accettare le alcinesche seduzioni di una “maggioranza Ursula” che faceva comodo alla sinistra. La bussola di Corrado Ocone
Tra Casaleggio e Grillo la spunta Di Maio. Carelli ci spiega perché
A una settimana dall’addio al Movimento Cinque Stelle, Emilio Carelli, deputato e giornalista, già direttore di Sky Tg24, si confessa a Formiche.net. Di Maio ha il fuoco della politica. Grillo? Vincerà su Casaleggio, ma non ci sarà scissione. E il governo Draghi…
Le prossime tappe di Draghi e cosa succederà al Copasir. Le previsioni di Lupo
Una maggioranza ampia, ampissima. Ma nelle commissioni gli incidenti sono dietro l’angolo. E Giorgia Meloni, sola all’opposizione, potrebbe controllare posti chiave, dal Copasir alla vigilanza Rai. Nicola Lupo, costituzionalista della Luiss e già Consigliere parlamentare, spiega gli ostacoli sulla strada del governo Draghi
Per il successo di Draghi serve il sostegno della Pa. I consigli del prof. Clarich
Da dove dovrebbe cominciare il lavoro di Mario Draghi sul Recovery Fund? E a quali rischi dovrebbe prestare maggiore attenzione per riuscire ad avere successo e non rimanere impigliato nelle ragnatele della pubblica amministrazione? Formiche.net lo ha chiesto al professore ordinario di Diritto amministrativo della Sapienza Università di Roma Marcello Clarich
C'è ancora (e molto) bisogno di Mattarella
Conviene a tutti mandare al Colle tra un anno Mario Draghi, figura perfetta di garanzia internazionale per gli anni a venire. A quel punto lui potrà sciogliere il Parlamento e portarci alle elezioni, concludendo così una legislatura di cattiva qualità. Per fare questo però serve una conduzione ferma e accorta dell’agenda nazionale da qui al voto in assemblea congiunta sul nuovo Presidente della Repubblica. Una conduzione che spetta senza ombra di dubbio a Sergio Mattarella
Salvini ha razzolato bene ma... La versione di Ippolito
Anche le ruspe meritano rispetto: si possono usare per distruggere i mostri e per costruire cattedrali, ma non si possono adoperare, quasi al contempo, per costruire il pomeriggio ciò che si voleva demolire soltanto al mattino. Il commento di Benedetto Ippolito
Draghi e l’atlantismo come filosofia politica. Parola di Panarari
L’atlantismo, insieme all’europeismo e all’ambientalismo, fornirà la stella polare dell’esecutivo Draghi. Un “governo di salute pubblica” anche sotto questo profilo, dopo gli sbandamenti a corrente alternata in politica estera, a volte pro-Cina e a volte pro-Russia. Il corsivo di Massimiliano Panarari, professore di Sociologia della comunicazione ed editorialista per le testate del Gruppo Gedi