Una virata studiata da Giancarlo Giorgetti e infine fatta sua dal leader del partito. Dove porta l’abbraccio di Matteo Salvini a Mario Draghi? Per Paolo Alli, già deputato e presidente dell’Assemblea parlamentare della Nato, può aprire un varco per il Carroccio nella famiglia dei popolari europei. Ecco perché
Politica
Il ministro dell’Armonia e il governo dei migliori. Ricordando Tatarella
Nel giorno in cui ci lasciava Giuseppe Tatarella, Domenico Crocco, autore della biografia a lui dedicata “Pinuccio. Vita di Giuseppe Tatarella” (Edizioni del Roma), ricorda il suo ruolo e la sua capacità di trovare una sintesi tra tesi differenti
Grillo cita Platone ma Draghi riparta da Aristotele (e dalla classe media)
I nostri leader, ove mai davvero tenessero alla democrazia, dovrebbero riflettere su quanto preziosa per essa sia una classe media sana e che abbia la possibilità di divenire operosa. Mi permetto di confidare non solo nelle notorie competenze economiche di Draghi, ma anche nei suoi studi classici, affinché non dimentichi la lezione di Aristotele e agisca di conseguenza, prima che la profezia di Sieyès si rovesci tragicamente e il Terzo Stato divenga, irreversibilmente, nulla. La riflessione di Andrea Longo, professore di Diritto parlamentare presso l’Università La Sapienza
Cosa ha scritto La Stampa contro Meloni e perché ha fatto scandalo
Pioggia di polemiche per un articolo de La Stampa che chiama in causa la figlia di Giorgia Meloni, “prodotta con il compagno”. Vicinanza trasversale, da Salvini alla Muroni, da Crosetto alla Concia. In serata le scuse del direttore Giannini e del giornalista
Fulminati sulla via di Bruxelles. Cazzola spiega l'effetto Draghi
Altro che Conte bis. Il vero “ravvedimento operoso” dell’Italia verso l’Ue inizia con il Draghi 1. Dalla Lega al M5S, sono tutti fulminati sulla via di Bruxelles. Ora si lascino indietro quel 4 marzo del 2018. L’analisi di Giuliano Cazzola
Draghi ha un problema da manuale (Cencelli). Lo spiega Celotto
La “spartizione di cariche e incarichi” ideata dal giovane funzionario della DC potrebbe non applicarsi in un governo solo tecnico, ma il premier incaricato sa che sarebbe più debole in Parlamento, come ben ricordiamo per Mario Monti. Gli scenari di Alfonso Celotto
Basta l'autorevolezza del premier? I dubbi di Zecchini
Basta l’autorevolezza di una sola persona per superare le contrapposizioni, che da anni si frappongono alle necessarie misure per la ripresa economica e sociale del Paese?
Dov’è la vittoria? La conventio ad (auto)excludendum di Fratelli d’Italia
Giorgia Meloni sembra irremovibile. O elezioni o opposizione. Come si spiega questa scelta? E che senso ha autoescludersi dal governo di tutti, su chiamata del Capo dello Stato e con la personalità più autorevole come presidente?
Da Parri ai dorotei, la rivoluzione di Salvini nel via libera a Draghi
È un Salvini nuovo, che manda un messaggio di affidabilità anche ai mercati e alle istituzioni europee e internazionali, una “rivoluzione” da cui non potrà tornare indietro. Il suo via libera al governo Draghi influirà su molti passaggi futuri della politica italiana
Draghi? La classe (politica) non è acqua. Il mosaico di Fusi
Sulla stampa è un continuo parallelismo fra Mario Draghi e i precedenti premier “tecnici”. Ma l’unico azzeccato è quello con Carlo Azeglio Ciampi. Dalla qualità dei ministri al programma, ecco cosa l’ex numero uno della Bce può imparare da quel lontano 1993. Il mosaico di Carlo Fusi