Conversazione con Salvatore Leotta, tenente colonnello dei Carabinieri, direttore della sezione analisi presso la Direzione centrale per i servizi antidroga: “Sui fentanili in Italia non c’è una situazione di allarme, bensì di allerta”
Politica
Meloni tra scivoli europei e italiani. Il commento di Sisci
Con i partiti della destra radicale, Fratelli d’Italia potrebbe non essere sufficiente a dare loro una maggioranza ma aumenterebbe la fatica di gestione del parlamento. Se si schierasse, invece, con popolari e socialdemocratici contribuirebbe alla stabilità della maggioranza e a isolare l’ultradestra
Alta tensione nel Pd sui civici. Il salvinismo? Rischia il capolinea. La versione di Panarari
Alta tensione nel Pd per la costruzione delle liste. La componente riformista arretra, mentre la determinazione di Schlein farà in modo che la nuova linea di discontinuità porti a un gruppo parlamentare completamente rinnovato. Renzi e Bonino, alleanza di scopo. E nel centrodestra la leadership di Salvini rischia grosso. Conversazione con il sociologo Massimiliano Panarari
L'uovo di Meloni, le scarpe di Fedriga, il cane di Polverini. Queste le avete viste?
La Pasqua si avvicina e la premier Meloni sceglie di far visita ai contingenti italiani in Libano, tra calcio balilla e uova di Pasqua, mentre la ex presidente della Regione Lazio fa campagna elettorale per Roma accompagnata dal suo cane. Fedriga, invece, ammira le scarpe di una mostra sul vestiario. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni
Bonino e Renzi possono funzionare, ma... Parla Diamanti (YouTrend)
Il bacino elettorale da cui può attingere la nuova formazione di Renzi e Bonino è molto ampio. Dovranno però avere candidati competitivi che possano pescare oltre la consueta fetta di popolazione che li sostiene. Il Pd deve valorizzare gli amministratori e non calpestare gli uscenti. Centrodestra, sfida Lega-Forza Italia. Colloquio con il sondaggista Diamanti
Qual è lo scopo della lista di Bonino e Renzi? L'interrogativo di Cangini
La lista elettorale dedicata agli “Stati Uniti d’Europa” avrebbe senso se fosse il battesimo di una nuova formazione politica. Se, cioè, i capi dei rispettivi partitini fossero così generosi e lungimiranti da mettere sul piatto del progetto politico comune la propria testa, ovvero la propria leadership. Leadership spesso indiscutibili ed indiscusse. Ma non è così. Il commento di Andrea Cangini
Solidarietà e competenze. La strategia italiana passa anche dal Libano
La visita del presidente del Consiglio è utile occasione per strutturare policies su Piano Mattei, energia, lotta ai migranti e aiuti a Gaza: il ruolo dell’Unifil e il “cerchio” Mediterraneo che Roma ha in testa. Nelle stesse ore in cui il premier si reca in Libano, l’area nei pressi della città di Zboud, situata nel distretto di Baalbek, è stata colpita dalle forze israeliane, dove si trovavano obiettivi del movimento sciita filo-iraniano Hezbollah
Il 27 marzo ’94 Berlusconi aveva già i suoi nemici. Il racconto di Minuz
L’antiberlusconismo nacque ancor prima della discesa in campo del fondatore di Forza Italia. Berlusconi non piacque agli intellettuali: contro di lui ci fu un’avversione di carattere morale ed estetico anche già quando era “solo” un imprenditore. Ma fu il pioniere della comunicazione politica moderna. Conversazione con il docente del docente della Sapienza Andrea Minuz
Cosa resta della Destra nell'era di Giorgia Meloni. Tarchi e le tre età della fiamma
Per l’ascesa di Giorgia Meloni a contare sono stati il crollo del sistema partitico della “prima repubblica” e il ruolo svolto da Berlusconi nel riammettere i neofascisti nel perimetro della legittimità governativa. Avrebbe senso una destra ispirata a una visione europeista indipendente dalla subalternità alla strategia statunitense? Una destra, no. Una forza politica che, partendo dall’originaria identità missina, avesse puntato ad oltrepassare il discrimine sinistra/destra, sì. Conversazione con il politologo Marco Tarchi
Solo se il Pnrr andrà a buon fine si potrà parlare di debito comune europeo e di eurobond
Le crisi dal 2008 in avanti ci hanno insegnato con grande chiarezza che in economia le cose eccezionali, si fanno in momenti eccezionali e questo, appunto, è il momento eccezionale per varare il progetto dei bond europei. Possibilmente prima che sia troppo tardi. Il commento di Andrea Ferretti, docente al Corso di Gestione delle imprese familiari all’Univerona