Conversazione con lo storico e politologo: “L’esperienza che è stata fatta in passato con Romano Prodi, può piacere o non può piacere, però incarnava un’interpretazione e una proposta di leadership. In seguito i suoi seguaci non hanno voluto andargli dietro oltre un breve spazio di tempo, però c’era un progetto. Adesso non c’è niente, né da parte di Conte né da parte di nessun altro. Nessuno sembra in grado di proporre una sensibilità sulla quale allineare tutti”
Politica
Il fascismo si è trasferito a sinistra del Pd. L'opinione di Cazzola
Se il Pd intende combattere il risorgente fascismo deve guardare alla sua sinistra. Il vero fascismo oggi non è fra le braccia tese durante la ricorrenza di Acca Larentia, bensì nelle manifestazioni organizzate dai centri sociali nelle quali si asseconda la linea anti-israeliana di Hamas. Il corsivo di Giuliano Cazzola
La febbre elettorale condiziona anche le politiche di sicurezza. Scrive De Tomaso
L’importanza di accorpare le date del voto: oltre a contrastare gli interventi demagogici e clientelari in economia, si agevola la decisione su problemi decisiva per la tenuta delle nostre liberà democratiche
Asse franco-tedesco e ruolo dell'Italia. Campo largo? Non c'è alterativa. Parla Pittella
Il riavvicinamento franco-tedesco è fondamentale per mostrarsi uniti sul fronte ucraino accanto a Kiev. L’Italia deve svolgere un ruolo strategico, ma non basta condannare la Russia. Bisogna che l’Ue si faccia promotrice di un’azione di pace in Medio Oriente. E al campo largo, con il nostro sistema elettorale, non c’è alternativa. Conversazione con l’ex presidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella
Il campo largo non è una alleanza politica. L’opinione di Merlo
È arrivato il momento di recuperare la cultura delle alleanze, che crea le condizioni per quella di governo. Ma non possono essere i partiti populisti o massimalisti a farsi carico di questa sacrosanta domanda democratica. Il commento di Giorgio Merlo
Sulla linea retta Papa Francesco-don Sturzo. Scrive Chiapello
Esiste una linea retta fra la visione geopolitica dell’attuale Pontefice e il pensiero del fondatore del popolarismo, quel don Luigi Sturzo che è stato imprescindibile per gli statisti citati: una linea che va riportata in Europa, a partire dal Partito Popolare Europeo e dalle sue collegate realtà politico-culturali, per lavorare davvero ad un suo ruolo pregnante nell’ambito di un riallineamento dell’asse tra democrazia e cristianesimo
Come cammina il Piano Mattei. L'Africa e l'apertura di credito secondo Meloni
Lo strumento operativo del governo conferma i punti strategici dell’iniziativa di Palazzo Chigi e attende nuovi contributi in un’ottica di dialogo e condivisione. I 40mila ettari coltivati per la crescita da parte della Coldiretti dimostrano che collegialità e visione restano i pilastri del progetto che colma un vuoto italiano sul tema
Una famiglia attende giustizia. L'opinione di Pedrizzi
Un ragazzo autistico ricoverato in una struttura del comasco avrebbe subito danni e lesioni nel corso della sua degenza. La famiglia si è rivolta alla magistratura e, dopo la fase di indagini, il pm ha chiesto l’archiviazione del caso a cui la famiglia si è opposta. A fine marzo ci sarà l’udienza decisiva. Intanto, è arrivato un accorato appello a vari esponenti del governo. L’opinione di Riccardo Pedrizzi
Il campo largo può aspettare. Firmato Arditti
In vista del voto in Basilicata e delle elezioni europee le trattative a sinistra girano a vuoto: nessuno vuole davvero un accordo impegnativo per ottenere un risultato deludente, cioè perdere. Meglio arrivarci divisi, dunque, per scaricare le colpe sull’intesa mancata
Meloni o Thatcher? I nodi del passaggio dal sovranismo al conservatorismo secondo Tivelli
Per arrivare a una destra conservatrice occorre fare alcuni passaggi, prima di tutto culturali. Spero che a Meloni non mancherà il coraggio di trovare un solido ancoraggio ideale, di cercare e trovare un pantheon culturale e politico di riferimento, di superare man mano il troppo diffuso statalismo, e di scoprire l’importanza del valore e del fattore della concorrenza, inseparabile da quello del merito (non ci può essere, infatti realmente l’uno senza l’altra). Nel nome della Thatcher. La riflessione di Tivelli