Barack Obama attacca Donald Trump: ne definisce lo stile di governo "incompetente, meschino e disorganizzato". E Trump attacca Joe Biden: se vince a novembre, "questo Paese sarà un disastro". È l'estrema sintesi degli eventi distinti e paralleli che hanno visto protagonisti, nelle ultime ore, l'ex e l'attuale presidente degli Stati Uniti: Obama era a una raccolta fondi virtuale per e…
USA2020
Usa2020, Trump vede nero. E scende in campo Obama. Il punto di Gramaglia
Donald Trump ha firmato un contestato decreto che sospende fino a fine anno alcuni visti di lavoro negli Stati Uniti e che parallelamente proroga la sospensione dell'attribuzione delle carte verdi: l'obiettivo del provvedimento è tutelare i lavoratori statunitensi nella fase della ripresa economica post-coronavirus, impedendo l'ingresso negli Usa a lavoratori stranieri anche altamente qualificati. La riaffermazione del principio America First…
Con la Cina o contro la Cina? Ecco la versione (per ora) di Trump
“L’accordo con la Cina è pienamente integro. Speriamo che [i cinesi] continuino a rispettare i termini dell’intesa”, ha scritto Donald Trump su Twitter. Il messaggio del presidente statunitense non è tanto rivolto a Pechino in questo caso, quanto a Washington. Esattamente il tweet doveva essere recapitato all'Eisenhower Executive Office Building dove si trova, tra gli altri, l'ufficio di cinque persone –…
Da Bolton a TikTok, tutte le grane (anche economiche) di Trump
Joe Biden in testa nei sondaggi e, per la prima volta, nella raccolta dei fondi: Donald Trump stanco e un po' sfatto, dopo il flop del comizio a Tulsa sabato sera. E che a beffare il magnate presidente e la sua campagna siano stati su Tik Tok una banda di ragazzini, fan del K-pop, il pop coreano, non migliora il…
Presidenziali, Russiagate e il piano dei clintoniani. L'analisi di Pellicciari
Hanno destato una certa sorpresa recenti dichiarazioni provenienti dal campo democratico degli Usa che per i loro toni rimandano al periodo del Russiagate più duro e puro, che pareva oramai superato durante il Covid-19. Tra i più marcati quello di Victoria Nuland con un lungo articolo su Foreign Affairs dove il titolo la dice già tutta (Pinning Down Putin) oppure…
Non sottovalutate Trump. Il monito di Moore dopo il flop di Tulsa
È stato un mezzo flop il primo comizio di Donald Trump dopo oltre tre mesi di campagna elettorale sospesa causa epidemia di coronavirus. Il magnate presidente aveva parlato d'un milione di persone in fila online per assistere all'evento; se ne attendevano 100 mila e, per soddisfare un'audience così larga, era stato allestito un palco all'aperto, perché l'arena di Tulsa, il…
Trump riparte da Tulsa (tra coprifuoco, virus e contestazioni). Il punto di Gramaglia
La notizia di un episodio sanguinoso, risalente al 6 giugno, ma di cui s'è appreso solo ora, aumenta la tensione a Tulsa, in Oklahoma, in previsione del comizio, questa sera, di Donald Trump, il primo del magnate presidente dopo l'epidemia da coronavirus. La guardia privata di un motel ha ucciso un afro-americano di 36 anni, Carlos Carson, che si era…
Tutti contro Trump. Bolton, giudici, social, sondaggi. Il punto di Gramaglia
Le polemiche sul libro di memorie di John Bolton, sulla cui pubblicazione un giudice dovrebbe pronunciarsi oggi, ma anche nuove tensioni tra Donald Trump e i social media – Facebook e di nuovo Twitter ne ‘censurano’ dei post – e, fronte democratico, il passo indietro d’una possibile ‘vice’ di Joe Biden: “La ‘vice’ sia nera”, dice la senatrice del Minnesota Amy…
Da Facebook a Twitter, terreno accidentato per Trump sui social
La notizia è che (anche) Facebook ha bannato per “istigazione all’odio” un post trumpiano — in questo caso la pubblicità di una petizione preparata dal Comitato elettorale del contender presidenziale repubblicano. Chi segue le dinamiche socio-politiche americane se l’aspettava: primo o poi sarebbe successo che anche il social network di Mark Zuckerberg avrebbe classificato il comportamento dell’attuale presidente o del suo team…
Usa2020, per Trump è allarme rosso. Perché il voto per posta preoccupa
New York - Non sono le polemiche per la gestione della pandemia di coronavirus, né le posizioni sull'abuso della forza da parte della polizia dopo l'uccisione dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis a preoccupare Donald Trump in vista del voto del 3 novembre. A impensierire il presidente americano è soprattutto la possibilità del voto per posta, su cui si stanno orientando…