L’AI Pact e la lettera aperta di Meta mettono in luce le diverse strategie rispetto alla normativa sull’intelligenza artificiale in Ue. Mentre alcuni colossi del digitale sostengono un approccio volontario, altri temono l’impatto di regole troppo rigide. In questo contesto, Draghi avverte sui rischi di una regolamentazione eccessiva. Il futuro dipenderà dal dialogo tra aziende, politici e regolatori, con un occhio anche agli sviluppi geopolitici globali
AI Act
Via libera all’AI Act, ora serve confronto con gli Usa. Parla l’avv. Mele
La prima legge al mondo sull’Intelligenza Artificiale è stata approvata dal Parlamento europeo. “Funge da interfaccia tra l’innovazione tecnologica e i principi democratici”, spiega il responsabile del dipartimento cybersecurity dello studio legale Gianni&Origoni. Ora occorre trovare un approccio comune tra le esigenze di mercato, tipicamente americane, e la protezione dei diritti dei cittadini, aggiunge
Per capire il regolamento Ue sull’IA serve ChatGPT. Il paradosso secondo Malaschini
Il rischio è che un corpus normativo di 300 pagine, con centinaia di articoli frutto di complicate mediazioni, più che chiarezza generi confusione e conflittualità nella sua applicazione. Il commento dell’avvocato Antonio Malaschini, già segretario generale del Senato della Repubblica
IA, perché è difficile bilanciare progresso con regolazione. L'analisi di Zecchini
Con l’AI Act, l’Europa mira a calibrare il bisogno d’innovazione e i rischi. Il risultato non è tra i migliori, ma è sempre migliorabile alla luce dell’esperienza che si acquisirà sotto più profili. Il commento di Salvatore Zecchini
Collaborazione Ue-Cina sull’IA, i pro e contro di Arcesati (Merics)
“È essenziale ricalibrare le collaborazioni senza un decoupling radicale”, spiega Rebecca Arcesati, analista del Merics. Ma “isolare la Cina nell’ambito dell’intelligenza artificiale potrebbe comportare rischi”
Cosa cambia con l’AI Act europeo? Il live talk di Formiche
Giovedì parleremo di scenari e opportunità dell’AI Act europeo. Ospiti l’eurodeputato Brando Benifei, Stefano da Empoli (I-Com) e la professoressa Barbara Caputo (Politecnico di Torino). Appuntamento alle ore 16 sul nostro sito e sui nostri social
Pro e contro dell’AI Act europeo. I cinque punti di Sironi
Competizione economica e geopolitica, approccio basato sul rischio e non solo. L’accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio europeo analizzato da Matteo Sironi, executive board member di Humint Consulting
AI Act, vincono i vigilanti. La telecronaca di Marco Bani
Libertari contro Vigilanti: telecronaca di una partita che ha portato all’AI Act, il primo grande framework di regole sull’intelligenza artificiale. Scrive Marco Bani
Accordo raggiunto. Ecco cosa c’è nell’AI Act europeo
Dopo una maratona di 36 ore, Consiglio e Parlamento hanno raggiunto un’intesa sul primo quadro normativo sui sistemi di intelligenza artificiale nel mondo. Vietato il “social scoring” e identificazione biometrica permessa solo per terrorismo, ricerca di vittime e reati gravi come omicidi, sequestri e violenza sessuale. “Passo significativo”, dichiarano il ministro Urso e il sottosegretario Butti
IA e regolamentazione, la spinta di Washington e le sorti dell’effetto Bruxelles
L’Ue si è lanciata in avanti con le regole sull’intelligenza artificiale. Ma oltreoceano si sono mossi gli Usa. Nel suo nuovo libro, edito prima dell’ultimo ordine esecutivo di Biden, il presidente di I-Com Stefano Da Empoli traccia la mappa degli sforzi europei per rimanere leader nel settore e spiega perché l’attivismo statunitense potrebbe finire per vanificarli