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Troll, influencer e caro-bollette. Come agisce l’infowar del Cremlino in Italia

Le crisi aiutano le narrative della Russia, che è diventata più abile ad adattarle ai diversi Paesi. Nel caso dell’Italia martella sulla crisi energetica, attraverso una rete di finti utenti che spingono messaggi pro-Cremlino. Anche politici, personalità e media mainstream possono amplificarne la portata. L’analisi di Political Capital sulla propaganda di Putin in Europa

Musk e un lavandino da 44 miliardi di dollari

Dopo quasi sette mesi di tira e molla, il tycoon acquista la piattaforma al prezzo che aveva inizialmente proposto (44 miliardi di dollari). Ora si parla di licenziamenti, del numero di bot e di come intende realizzare la super app che ha in mente. Per ora, l’unico vincitore è l’ex ceo Parag Agrawal, mandato a casa dopo un anno ma con in tasca 42 milioni di dollari

Nello scontro scatenato da Musk, a perdere sarà solo Twitter

Musk parte in svantaggio nella battaglia legale, che sarà difficile da vincere. Ma per il board del social network la vittoria non è scontata. Tutto ciò amplifica il danno alla società, con il titolo a piccolo, dipendenti che scappano o vengono licenziati e l’allontanamento di potenziali cavalieri bianchi

Musk o i mille modi di far saltare l'acquisto di Twitter

Il proprietario di Tesla punta il dito contro il consiglio d’amministrazione e parla di chiara violazione degli accordi. Una polemica già nota e per cui non sono bastate le dichiarazioni del Ceo Agrawal. Ma dietro potrebbe esserci la volontà dell’imprenditore di sganciarsi da un’offerta ormai troppo onerosa, dando la colpa alla controparte così evitando di pagare un miliardo di dollari di penale

Musk ferma (di nuovo) la scalata a Twitter. Ma stavolta è una scelta saggia

Fino a quando la società non dichiarerà il numero effettivo degli account fake, le trattative saranno congelate. È chiaramente una scusa ma non un capriccio: con gli attuali prezzi del Nasdaq, i 44 miliardi per Twitter sono diventati improvvisamente un’enormità. Musk sta ragionando da investitore sensato

Disinformazione, Meta smantella un’operazione di bot cinesi

Il biologo inesistente. Meta svela l’operazione dei bot cinesi

Le tesi del biologo svizzero Wilson Edwards sono state amplificate da funzionari e testate del Partito comunista cinese, oltre che da un mare di utenti. Peccato che Edwards non esista – e che gli utenti fossero fake coordinati. Così Pechino ha provato a influenzare la narrazione sull’origine del Covid

Scontri di Montecitorio? Dai no-vax siamo passati ai no-trust. Ecco chi sono

Di Arije Antinori

La coltivazione digitale di questi ultimi anni, che ha scatenato campagne di interferenza, influenza e ingerenza con l’obiettivo di polarizzare politicamente l’opinione pubblica, anche attraverso cybertrolling e batterie di bot, ha ormai i suoi “terminali tattici” in grado di organizzare sul campo il conflitto violento. L’analisi del fenomeno di Arije Antinori, professore di “Criminologia e Sociologia della Devianza” alla Sapienza di Roma

Bot, fake news e censura. Ecco la macchina della propaganda cinese

ProPublica e New York Times rivelano come il governo cinese abbia reagito alla morte del medico-eroe di Wuhan manovrando la propaganda sul coronavirus a suon di bot, fake news e censura. Una campagna senza precedenti che, come rivelato a marzo da Formiche.net, ha colpito anche l’Italia

Hacker russi a sostegno del laburista Corbyn. L'inchiesta del britannico Times

L'azione di hacker ritenuti vicini al Cremlino per influenzare le elezioni occidentali, lamentato da diversi servizi d'intelligence (americani ma non solo), non favorirebbe - come sostiene un'idea piuttosto diffusa - solo l'estrema destra e i cosiddetti partiti sovranisti, ma tutti i politici, anche di sinistra, considerati vicini alle posizioni di Mosca. La tesi di molti esperti troverebbe nuovo fondamento nei…

Il guru dei bond spiega perché fa incetta di titoli italiani

I grandi scommettono sull’Italia. Myles Bradshaw, manager di Pimco, il maggior fondo d’investimento al mondo che investe in obbligazioni, spiega in un’intervista al Wall Street Journal l’interesse della società verso i titoli italiani. La preferenza parte naturalmente dai buoni guadagni sui tassi d’interesse sui bond sovrani, ma considera anche le prospettive non rosee dell’economia francese. Stretta tra un debito crescente…

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