Agli incantati dal favoloso mondo del renzismo suggerisco di leggere la lunga inchiesta sul grillismo apparsa venerdì 9 dicembre sul Financial Times a firma di James Politi. Un articolo ispirato fino in fondo a quell’ottica concreto-realistica del quotidiano londinese che, anche quando ha guidato la campagna contro la Brexit, non ha mai abbandonato il vizio di analizzare il mondo piuttosto…
Brexit
Che cosa lega Brexit, Trump e il No al referendum
È finita male per quella che doveva essere finalmente la grande riforma della Costituzione. Matteo Renzi non passerà alla storia come l’emulo di Charles De Gaulle, che nel 1958 traghettò la Francia alla quinta Repubblica, sottraendola finalmente al pantano del parlamentarismo. Al di là del consistente numero di articoli che venivano modificati, ben 47, si toccavano due temi cruciali dell’ordinamento,…
Perché i mercati avevano scontato il No
Domenica 4 dicembre la proposta di riforma costituzionale in Italia è stata respinta a larga maggioranza dalla popolazione: 19,38 milioni di elettori (59,2%) hanno votato No, mentre 13,37 milioni (40,8%) hanno votato Sì per la riforma del Senato. Si tratta di una grande vittoria del No. Ciò è ancora più vero se si considera che l'affluenza alle urne è stata…
Ecco perché le borse non si rattristano troppo per la sconfitta del Sì e di Renzi
Il referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre è stato un tentativo di modernizzare il datato quadro istituzionale italiano e accelerare il lento processo decisionale. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il suo governo si auguravano di poter ottenere il sostegno necessario a bilanciare l’equilibrio politico in futuro. Con la vittoria del “no” al referendum e le dimissioni di…
Tutte le idee di politica economica di Fillon per la Francia
Per lavorare nei mercati finanziari bisogna far prova di umiltà. Come economista di mercato, cerco di spiegare l’andamento dei dati economici, come la politica può influenzare l’economia e perché potrebbe sorprendere il consensus. Come dico sempre a mio figlio, se vuoi sbagliare regolarmente, lavora nella finanza! E quest’anno non fa eccezione, con il rischio di un crollo cinese nel primo…
Tutti i numeri per capire chi vincerà (forse) il referendum del 4 dicembre
Dalle politiche del 2013, passando per le europee del 2014, il referendum sulla Brexit e l’elezione di Trump, i sondaggi ultimamente si sbagliano. Allora, anche per chi legge le “corse clandestine” – i sondaggi diffusi durante il periodo di divieto – forse è utile provare a valutare i voti in termini assoluti e non in percentuale. Ci sono diversi termini…
Austria, tutte le divisioni alle presidenziali fra Hofer e Van der Bellen
Nuovo appuntamento elettorale in Austria. Domenica 4 dicembre, il Paese potrà chiudere il processo elettorale delle presidenziali iniziato un anno fa. La scelta, per la seconda volta in questo secondo turno, è tra Norbert Hofer, candidato del Partito liberale di Austria (FPÖ), e Alexander Van der Bellen, antico leader dei Verdi. Secondo gli ultimi sondaggi, il favorito è Van Der Bellen…
Che cosa si dice di Exomars e Iss alla ministeriale Esa
Sono partiti i lavori della ministeriale Esa, il consueto appuntamento che vede un’Europa a 22 (Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria) parlare di spazio e progetti per il futuro. Alla fine della prima giornata non sono molte le novità sul…
Paul Nuttall, chi è e cosa pensa il successore di Nigel Farage alla guida dell'Ukip
Paul Nuttall, il nuovo leader del Partito dell’Indipendenza del Regno Unito (Ukip), ricorda più il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che il suo predecessore, Nigel Farage. Nuttall ha promesso di ridare grandezza alla Gran Bretagna – come il candidato repubblicano ha voluto “rendere grande di nuovo l’America" – e questo gli ha permesso di vincere. Con il 62 per cento…
Vi spiego tutte le chance dell'Italia con Trump e Brexit
Seconda parte dell'analisi dell'editorialista Guido Salerno Aletta. La prima parte qui SI CONCLUDE IL NOVECENTO GEOPOLITICO, INIZIATO CON LA RIVOLUZIONE RUSSA L’Italia torna al centro degli equilibri mondiali, perché il Mediterraneo rappresenta nuovamente, come già accadde nell’Ottocento, il bacino su cui si confrontano tutte le Grandi potenze: dagli Usa alla Russia, dalla Cina alla Gran Bretagna. Il 20 gennaio 2017,…