Il colosso ha avviato la costruzione di tre siti produttivi di semiconduttori nel distretto di Guanlan a Shenzhen, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza cinese da tecnologie straniere. L’iniziativa fa parte di uno sforzo più ampio, accelerato dalle sanzioni statunitensi del 2019, volto a creare una filiera nazionale completa dai wafer all’intelligenza artificiale. Ma gli esperti del settore restano cauti per la mancanza di esperienza diretta in produzione su larga scala
Cina
Spionaggio cinese in Belgio. Quando l’avversario diventa informatore
Nel 2020 i servizi segreti cinesi, sfruttando un patto di “città gemellate”, avrebbero tentato di ottenere dal socialista Éric Dosogne informazioni sul verde Samuel Cogolati, noto per le sue posizioni dure su Pechino. Il caso segue lo scandalo di dicembre 2023 che coinvolse esponenti dell’estrema destra, dimostrando l’ampiezza delle mire di Pechino sugli schieramenti politici belgi
Utili influencer. Cosa c’è dietro il “turismo” pagato da Pechino
L’influencer ceco Milan Dobrovolný riceve un “viaggio tutto incluso” in Cina da un’agenzia fasulla, privo di obblighi social ma finalizzato a video promozionali per il pubblico cinese. L’operazione rientra in una strategia di soft power di Pechino. La recente multa di 530 milioni a TikTok per violazione della privacy Ue mette in luce come la piattaforma faciliti la diffusione di questi contenuti
Un varco nel Partito. La Cia cerca disillusi cinesi tramite social
L’agenzia di spionaggio americana ha diffuso due video in mandarino sui social media con l’obiettivo di reclutare funzionari cinesi disillusi. Gli spot puntano a far leva sulle disuguaglianze tra élite e popolazione, invitando i potenziali informatori a “trovare una via alternativa” contattando in modo sicuro l’agenzia statunitense
Il capo di Alibaba al servizio delle campagne cinesi di intimidazione?
Il governo cinese avrebbe fatto leva sul fondatore di Alibaba per convincere un imprenditore in esilio (identificato come “H”) a tornare in patria e testimoniare contro un ex viceministro. Oltre a una serie di telefonate intimidatorie e al provvedimento di “red notice” di Interpol, Pechino non ha esitato ad arrestare la sorella di H per costringerla a collaborare. Il tentativo s’inserisce nella più ampia strategia di repressione transnazionale
La Via della contraffazione. Come la Bri favorisce le reti illegali
Il progetto lanciato da Xi nel 2013 ha moltiplicato le rotte commerciali e migliorato infrastrutture di trasporto e logistica, ma ha anche favorito l’espansione delle reti di merci contraffatte. L’ultimo rapporto congiunto Ocse-Euipo mette in luce una crescita dei traffici illeciti correlati agli investimenti in trasporti con evidenti cambi di strategia dei contraffattori. Nel contesto europeo, i porti italiani emergono come snodi chiave: Gioia Tauro, Genoa, La Spezia e Vado Ligure
Pirelli mette i cinesi alla porta. Ma è scontro
Il voto del cda di ieri è “un primo passo, ma non risolutivo, nel percorso di necessario adeguamento della governance societaria ai vincoli normativi negli Usa”, spiega la Bicocca. Ma Sinochem non si arrende
La “trappola dei dazi” di Trump a Xi spiegata da Singleton (Fdd)
Craig Singleton su Foreign Policy descrive la “trappola dei dazi” in cui Trump ha messo la Cina, utilizzando le tariffe come strategia primaria per ottenere concessioni: ogni escalation alimenta la successiva, lasciando Pechino senza vie d’uscita
Una prima volta anche per la Cina. Accusati tre hacker americani
Pechino contro tre hacker, ritenuti agenti della National Security Agency, che sarebbero stati coinvolti in attacchi informatici durante gli Asian Winter Games a Harbin. Una novità che evidenzia l’uso strategico delle accuse pubbliche per contenere le attività ostili
O noi o la Cina. L’aut aut di Trump agli alleati (Italia compresa)
L’amministrazione Usa mira a isolare Pechino utilizzando i negoziati sui dazi, chiedendo restrizioni economiche e tecnologiche agli alleati. Da Carr (Fcc) un messaggio in difesa dei satelliti di Musk
















