La visita di Modi è la prima di un primo ministro indiano a Cipro in 23 anni, dato che dice molto delle strategie sull’asse Ue-Indopacifico. Sono state gettate le basi per una penetrazione indiana (da Oriente) in un fazzoletto di acque che, lungo la direttrice Grecia-Italia-Balcani, rappresenta la nuova spina dorsale geopolitica europea
Cipro
Grecia, Cipro e Turchia. Scatto sulla difesa per il futuro del Mediterraneo
Mentre Grecia e Turchia proseguono nella normalizzazione delle relazioni diplomatiche, Atene, Nicosia e Ankara potenziano le rispettive difese, segno che le prospettive complessive per il Mediterraneo settentrionale e orientale sono sempre più improntate alla deterrenza.
Gli interessi attorno al gas che la guerra a Gaza nasconde
Le mire di Tshuva, l’accantonamento del gasdotto Eastmed, le nuove proposte di Chevron e le previsioni di Eni sul campo Cronos2 a Cipro: lo scontro in Medio Oriente ha di fatto messo in stand by la grande partita che si sta giocando sul gas. Un dossier che prevede il rischio di contrapposizioni accanto alle ambizioni dei Paesi coinvolti
Riparte da Cipro la strategia italiana su Gaza e migranti
La presenza del Re di Giordania è indicativa di come un’emergenza come la crisi a Gaza debba trovare spazio in un momento di riflessione a più cervelli come quello Med9, proprio perché forse in passato non è stata sufficientemente attenzionata. Più volte Giorgia Meloni ha richiamato sull’esigenza per l’Ue di avere una propria strada maestra da seguire soprattutto nelle relazioni con i Paesi che si affacciano sul mare nostrum. E oggi, un anno dopo l’inizio del confitto e a maggior ragione dopo l’aumento della tensione nell’area, ciò si rende imprescindibile
Energia e non solo, come corre l'asse tra Washington e Nicosia
La firma congiunta avvenuta a Nicosia può significativamente far presagire una fase del tutto nuova per le relazioni cipriote con gli Usa, con in cima all’agenda dei due Paesi la sicurezza internazionale e il particolare status che Cipro incarna nel dossier energetico, alla luce delle importanti scoperte di gas al largo dell’isola
L'energia ai tempi della guerra. Il punto tra Kuwait e Mediterraneo
L’accordo tra Kuwait e Qatar si lega idealmente alle nuove strategie energetiche mediterranee, dal momento che i Paesi che vi si affacciano devono affrontare, da un lato, l’iniziativa russa e, dall’altro, i nuovi progetti di infrastrutturazione nel mare nostrum con due guerre in corso e con l’impasse a Cipro per il Great Sea Interconnector
Turchia ammessa al meeting di Gymnich. Cosa cambia per l'Ue?
La presenza turca al meeting del 29 agosto è stata resa possibile anche per via dell’apertura di Cipro, che ha deciso di compiere un passo diplomatico senza precedenti: Nicosia ha accettato la partecipazione della Turchia al Consiglio informale senza alcuna precondizione. La decisione ha spaccato il Paese (e i singoli alleati). Da un lato c’è chi ritiene che la Turchia sia contraria alla soluzione dei due Stati, dall’altro c’è chi pensa che secondo la Turchia il concetto dei due Stati sia solo una mera fase di transizione verso il raggiungimento del controllo completo su Cipro e la sua conversione in un protettorato
Cipro e Grecia. Tutti i rischi delle ritorsioni di Hezbollah e Hamas
Cosa rischiano i presidi occidentali nel Mediterraneo orientale, come Cipro, nella visione di Hezbollah e Hamas? Davvero come ritorsione ci potrebbero essere tentativi di attacchi alle basi inglesi sull’isola? La sua posizione strategica nel complesso quadro energetico-mediterraneo risulta fattore determinante
La guerra di Gaza apre la strada a Pechino per il gas di Cipro. Ecco perché
Il fronte bellico ha superato, per priorità, il tema energetico legato al gasdotto EastMed. Per cui andrebbe aperta una riflessione a più cervelli (quindi con i nuovi vertici europei) sul modus con cui andrebbero coinvolti altri partner esterni, come ad esempio Cosco, che sì gestisce il porto greco del Pireo, ma che ha interessi geopolitici conflittuali se non concorrenti con i Paesi europei partecipanti
Perché l'alleanza Israele-Cipro toglie il sonno a Hezbollah
Prima che vi fosse la crisi di Gaza data dall’attacco del 7 ottobre scorso, Cipro, Israele, Grecia e Usa erano in procinto di assumere una decisione definitiva sullo sfruttamento dei giacimenti di gas presenti nel Mediterraneo orientale e al contempo Nicosia stava negoziando l’acquisizione di carri armati israeliani Merkava Mark III e del noto sistema di difesa aerea israeliano Iron Dome