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Nello scontro scatenato da Musk, a perdere sarà solo Twitter

Musk parte in svantaggio nella battaglia legale, che sarà difficile da vincere. Ma per il board del social network la vittoria non è scontata. Tutto ciò amplifica il danno alla società, con il titolo a piccolo, dipendenti che scappano o vengono licenziati e l’allontanamento di potenziali cavalieri bianchi

L’affare Musk-Twitter ora è a rischio. Il nodo degli account falsi

A scriverlo è il Washington Post che, dopo aver ascoltato alcune fonti anonime, vede alla base dei problemi ancora la questione degli account falsi. L’imprenditore vuole un numero esatto e non si accontenta della stima del 5% fornitagli dal board. Ma potrebbe essere la conferma di una mossa per svincolarsi e risparmiare un bel po’ di soldi

Il legame tra Musk e il Pentagono spaventa la Cina. E lui la loda...

La Cina teme la collaborazione tra i satelliti e il Pentagono e c’è chi a Pechino suggerisce di distruggerli. La preoccupazione riguarda anche la possibilità che Starlink possa aiutare Taiwan come oggi fa con l’Ucraina. La tensione tra il tycoon e le autorità del PCC torna a salire nonostante l’imprenditore spenda belle parole per la capacità industriale cinese

Musk o i mille modi di far saltare l'acquisto di Twitter

Il proprietario di Tesla punta il dito contro il consiglio d’amministrazione e parla di chiara violazione degli accordi. Una polemica già nota e per cui non sono bastate le dichiarazioni del Ceo Agrawal. Ma dietro potrebbe esserci la volontà dell’imprenditore di sganciarsi da un’offerta ormai troppo onerosa, dando la colpa alla controparte così evitando di pagare un miliardo di dollari di penale

Musk ferma (di nuovo) la scalata a Twitter. Ma stavolta è una scelta saggia

Fino a quando la società non dichiarerà il numero effettivo degli account fake, le trattative saranno congelate. È chiaramente una scusa ma non un capriccio: con gli attuali prezzi del Nasdaq, i 44 miliardi per Twitter sono diventati improvvisamente un’enormità. Musk sta ragionando da investitore sensato

A Donald Trump conviene davvero tornare su Twitter?

Nonostante le aperture di Elon Musk, l’ex presidente degli Stati Uniti ha detto che non riaprirà il suo profilo sulla piattaforma. Anche perché da quando è stato cacciato da Twitter, il suo tasso di gradimento è tornato a crescere, ha lanciato un social rivale che gli ha già fruttato parecchi milioni, e riempie stadi e centri congressi (a pagamento)

Gli amici, e il mondo crypto, finanziano la scalata di Musk

L’imprenditore raccoglie oltre 7 miliardi da investitori che lo sostengono e dimezza in questo modo il prestito di 12,5 miliardi di dollari. Tra i finanziatori ci sono Oracle, Sequoia e Binance. Con l’ombra di Jack Dorsey che continua ad aleggiare. Intanto, prende forma la nuova creatura, con Musk che potrebbe diventare nuovo ceo ad interim

Elon Musk (via Twitter)

Le ragioni che potrebbero far saltare l'acquisto di Twitter

Il crollo di Tesla (-28%), la continua ricerca di nuovi investimenti per ridurre la liquidità da pagare e la penale da “solo” un miliardo: ecco i motivi che potrebbero far saltare l’accordo

Musk, il Medio Oriente e il manifesto di Internet

La libertà di parola sbandierata dal futuro proprietario di Twitter dovrebbe portare, secondo lui, a una maggiore democrazia. Sarà davvero così in Medioriente dove i governi – Israele escluso – hanno evitato di firmare la Dichiarazione per l’Internet libero?

Elon Musk

Il Dsa potrebbe rovinare la festa di Elon Musk

La rivoluzione che l’imprenditore sudafricano vorrebbe apportare dentro Twitter si scontra con quella già in atto nell’Ue. Entrambi dicono di voler migliorare la democrazia, ma le regole comunitarie sono nate proprio per far fronte al dilagare di odio e disinformazione sui social, che rischiano di aumentare con il free speech. Un aiuto potrebbe venire dall’apertura di un ufficio europeo nella Silicon Valley

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