Rubinetti chiusi ad Amsterdam, Copenhagen è la prossima; nessuna delle due è preoccupata. Salgono a cinque i Paesi europei che non comprano più gas russo, le cui importazioni europee diminuiscono assieme a quelle del petrolio. Intanto l’Italia…
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Caro-gas, la calma dei prezzi prima della tempesta invernale
Con i prezzi tornati stabilmente ai livelli prebellici, e nonostante i rubli, la crisi del gas sembra attenuarsi. Ma ci sono nubi all’orizzonte: per compensare il gas russo l’Ue dovrà contendere il gnl alle economie asiatiche. La gara al rialzo impatterà le bollette e lascerà a secco i Paesi emergenti
Tutti i perché del passo indietro di Schröder da Rosneft
Assieme all’ex cancelliere si sfila anche il magnate Matthias Warnig, nome di peso nella finanza russo-teutonica: le pressioni esterne sulla Spd e gli imbarazzi interni, tutti concentrali su Olaf Scholz, alla base della tardiva decisione
Gas in rubli, perché è solo una questione cosmetica
Eni annuncia l’apertura dei due conti presso Gazprombank per pagare il gas in euro ma lasciare che a Mosca convertano le somme in rubli. Si tratta di un artificio nella guerra di comunicazione tra Russia e Occidente, come hanno spiegato a più riprese gli esperti a Formiche.net. Il gas russo ci serve ancora, anche se meno di prima
La guerra del gas ha inizio. Tutto quello che c’è da sapere
Putin chiude i rubinetti di due Paesi europei già pronti a fare a meno del suo gas. In arrivo altre scadenze a maggio: le capitali europee e Mosca si preparano all’escalation, che sarà dolorosa se dovesse avvenire. Mentre per Gazprom si profilano sfide legali all’orizzonte, rimane aperto il “buco” del sistema di conversione euro-rubli di Gazprombank: quali Paesi cederanno alla tentazione?
Gazprom nazionalizzata e 40 diplomatici russi espulsi. La mossa di Berlino
Doppio annuncio del governo tedesco a trazione Verdi, mentre il cancelliere socialdemocratico Scholz preferisce la linea morbida. Soprattutto sull’energia
Gas e rubli, che succede (davvero) se Mosca chiude i rubinetti?
L’ultimatum russo (di facciata) ha spinto l’Ue a mettere alla prova il Cremlino. Il sistema di conversione via Gazprombank non è ancora pronto, i prossimi pagamenti saranno a maggio. E poi? Se la Russia chiudesse i rubinetti, chi cederà prima? Tutti gli scenari e le variabili in campo, a partire dall’arbitrato che scatterebbe a Stoccolma
Stop al gas russo in Europa? La partita a poker di Putin
Il Cremlino alza la posta, Francia e Germania vedono, sperando sia un bluff. La Russia ha approntato un sistema di conversione con Gazprombank per salvare la faccia e la credibilità del suo ultimatum, che scadeva oggi. Ma non si tratta solo di gas: il viaggio di Lavrov a Nuova Delhi dimostra che Mosca intende minare il potere del dollaro (e dell’euro) sui mercati mondiali. Il prossimo nodo saranno le materie prime
Gas, rubli e speculazione. Bagnasco svela il bluff di Putin
Al Cremlino non conviene affatto costringere gli “Stati ostili” a pagare le forniture in rubli, se non nel brevissimo periodo. Il manager smonta l’annuncio dello zar e ne rivela il vero obiettivo. La sua ricetta: avanti uniti, guardare al gnl e riempire gli stoccaggi – assieme, e in fretta
Eastmed, Tap e non solo. Linee guida (e rimpianti) dell'Aie per il gas in Ue
Il decalogo dell’Aie (l’Agenzia internazionale dell’energia) è un buon punto di partenza per capire dove l’Europa può trovare altro gas. D’altronde oggi è necessario allontanarsi dall’interdipendenza energetica e dalle importazioni russe, sostiene Blasi, consigliere del direttore esecutivo dell’Agenzia