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Che succede se nessuno dà la “patente” al gasdotto Nord Stream 2?

Doccia gelata per Vladimir Putin: il maxi-gasdotto di Gazprom Nord Stream 2, per il momento, non s’ha da fare. La scure è del regolatore energetico tedesco: mancano alcune autorizzazioni. Ma dietro ai cavilli burocratici c’è la più sensibile partita geopolitica europea

 

Motori tedeschi su navi da guerra cinesi. Lo scoop che imbarazza l’Europa

La zona grigia “dual-use” continua a fare la fortuna di Pechino. La stampa tedesca rivela le forniture di MTU e MAN (gruppo Volkswagen) alla Marina cinese che, avvertono gli Usa, è diventata la prima al mondo per dimensioni

Così Merkel lascia la spina Bri nelle mani di Scholz

In occasione del 35° anniversario dell’instaurazione di relazioni amichevoli tra Shanghai e Amburgo, è giunto nella città tedesca il primo treno merci Cina-Europa a pieno carico. Nel frattempo spuntano le prime proteste anti Xi in Grecia

Dove andrà il nuovo governo tedesco in Europa

I Verdi potrebbero essere il partito che imporrà posizioni di discontinuità a livello europeo. I Liberali metteranno paletti a livello economico, essendo l’ago della bilancia della coalizione

L'austerity, i Verdi e la zona Merkel. Tutti i crucci di Scholz

Proseguono fitti i negoziati fra Spd, Verdi e liberali per dar vita a una “Coalizione semaforo” in Germania. Il cancelliere in pectore Scholz si mostra ottimista ma c’è da sciogliere il nodo austerity. I mercati sono sicuri: ci sarà continuità rispetto a Merkel. Mesini (Iisg): per cambiare servirà un accordo bipartisan

In Grecia, non in Germania, c'è il cuore della rinascita europea

La Cdu-Csu porta su di sé parte della responsabilità storica di un’integrazione europea tutta improntata all’ordoliberismo e al funzionalismo e priva dell’unica sua legittimazione politica: una Costituzione. È la Grecia, non la Germania, la nuova culla dove può rinascere quel progetto. Il corsivo del prof. Giulio Sapelli

Il congedo di Draghi a Merkel tra Difesa comune e buen retiro italiano

Tra ricordi della collaborazione quando Super Mario era alla Bce e prospettive future condivise (a partire dalla difesa comune), a Palazzo Chigi in scena quello che probabilmente è stato l’ultimo bilaterale tra i due: “Ci mancherà”, ha detto il premier

Scholz, Merkel e il pranzo con Draghi. Parla l'ex ministra Schavan (Cdu)

Colloquio con l’ex ministra dell’Istruzione di Angela Merkel, prima fila della Cdu, ospite della Fondazione Konrad Adenauer. Scholz sottovalutato, ha copiato il metodo Merkel e ha funzionato. La cancelliera lascia un vuoto, il partito deve recuperare il suo 8% di consensi personali. Il pranzo con Draghi? Ora i tedeschi vogliono un’Italia più protagonista

Se Draghi teme l'uscita di Merkel. Parla Rino Formica

Intervista a Rino Formica, più volte ministro socialista. Il successo della Spd in Germania è un esempio per la sinistra europea, il Pd è l’unico partito che si vergogna di parlare di socialismo e i risultati si vedono. Draghi? Con l’uscita di Merkel perde il suo angelo custode a Bruxelles. Può cambiare l’Ue, a partire da qui

Draghi, Macron e il pantano tedesco. Parla Giulio Sapelli

Per lo storico ed economista, il voto tedesco conferma la posizione incerta della Germania in Ue, fra deflazione e crisi dei corpi intermedi. Scholz? Deve firmare un nuovo patto sociale con i sindacati, ma l’austerity è dietro l’angolo. Draghi può fare asse con Macron, ma non con quel trattato

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