Il commissario europeo al Mercato interno ha inviato una lettera al tycoon per chiedergli risposte in merito alla disinformazione che hanno invaso il social sul conflitto in corso tra Hamas e Israele. Anche lo stesso imprenditore ha contribuito, rilanciando profili notoriamente fuorvianti. Motivo ulteriore che ha spinto il francese a scappare sull’altra piattaforma
Hamas
L’assalto di Hamas fa traballare perfino la neutralità svizzera
Parlamento in pressing sul governo per allinearsi a Usa e Ue in merito alla definizione di organizzazione terroristico. Ciò avrebbe un impatto pesante sui finanziamenti del gruppo
Israele, l’intelligence ha fallito? Cosa dicono ex 007 ed esperti
Che cosa non ha funzionato tra Mossad, Shin Bet e Aman, conosciuti come i migliori servizi segreti al mondo? Sono mancate le informazioni? È stata sbagliata l’analisi? Non ha funzionato il processo politico? Ecco alcune voci e ricostruzioni
Tra Israele e Hamas, il rischio è di una guerra regionale più ampia. L’analisi di Vicenzino
Con l’intensificarsi e il proliferare delle ostilità a Gaza, aumenterebbero anche le prospettive di una guerra allargata. L’intervento di Marco Vicenzino, consulente strategico
Erdogan può mediare tra Israele e Hamas. Parla Ünlühisarcikli (Gmf)
Il sultano è alla ricerca di un certo equilibrio, proprio come ha fatto tra Ucraina e Russia. Il direttore dell’ufficio di Ankara del German Marshall Fund spiega: “Né Israele né Hamas si fidano pienamente della Turchia. Ma chi altro c’è?”. Attenzione al confine egiziano della Striscia di Gaza, avverte
Asimmetrica e partecipativa. La nuova cyberwar in Medio Oriente secondo Iezzi
La guerra cibernetica corre di pari passo a quella cinetica in corso tra Israele e Gaza. Realtà estere intervengono in un conflitto ridefinito dagli strumenti a bassa tecnologia ma alta diffusione. Pierguido Iezzi, Ceo di Swascan e autore del libro “Cyber e potere”, mappa la situazione sul campo virtuale
Petrolio, perché l’attacco di Hamas può ribaltare l’equilibrio in Medioriente
L’impennata dei prezzi del petrolio sembra più una reazione istintiva che una riedizione della crisi degli anni 70. Ma una “manina” dell’Iran nella guerra in corso tra i militanti jihadisti e Israele può causare effetti a cascata nel complesso reticolo di relazioni tra i Paesi mediorientali e quelli Opec+, ridisegnando gli equilibri globali. Occhio a Arabia Saudita e Russia
Tra Quint e Egitto. La diplomazia italiana al lavoro sulla crisi in Medio Oriente
Dopo l’attacco di Hamas “i timori di un’escalation” del conflitto “ci sono” ma “stiamo lavorando per impedire che ciò avvenga”, ha spiegato il ministro Tajani che nei prossimi giorni sarà in Egitto. L’auspicio di Roma è che Il Cairo possa istituire corridoi umanitari per la liberazione dei prigionieri detenuti a Gaza, in particolare bambini, donne e anziani
Sicurezza e deterrenza. Le mosse obbligate di Israele secondo Lipner
L’errata lettura dei segnali di allarme e il flop della logica tradizionale dei governi sul contenimento di Gaza ha portato all’assalto di Hamas. Ora gli appelli a “spianare Gaza” dovranno essere “bilanciati con gli imperativi strategici di ripristinare la sicurezza e la deterrenza, prevenire l’espansione delle ostilità su altri fronti e riportare a casa decine di ostaggi”. Parla Shalom Lipner, un quarto di secolo passato all’ufficio del primo ministro israeliano (con sette capi di governo diversi) e oggi nonresident senior fellow del think tank statunitense Atlantic Council
Stretta nei Paesi Bassi contro chi finanzia Hamas. E in Italia?
In manette Amin Abou Rashid e la figlia Israa. Un mese fa Israele aveva chiesto una serie di sequestri di denaro in tutto il mondo. Anche in Italia: il caso riguarda l’architetto Hannoun, amico di Di Battista, ed è stato al centro del recente incontro tra i ministri degli Esteri