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Nasrallah, la leggenda è scomparsa ma tutto il resto rimane. Scrive Jean Aziz

Di Jean Aziz

Libano, Iran e Palestina sono i tre livelli che mantengono in vita la struttura impostata dal leader di Hezbollah. Il commento di Jean Aziz, editorialista libanese di Al-Akhbar, collaboratore di Al-Monitor e Al-Balad, conduttore di un talk show politico su Orange Television – OTV e professore di comunicazione presso l’American University of Technology e l’Université Saint-Esprit de Kaslik in Libano

Eliminato Sinwar. Cosa cambia per Hamas secondo Virgili (Wzb)

Dopo Haniyeh e Deif, Israele fa fuori anche il nuovo leader dell’organizzazione palestinese. Secondo Virgili (Wzb) si riaprono le possibilità di un accordo sugli ostaggi

Il rischio è dar fuoco alla regione. Monito di Parsi contro i doppi standard in Medio Oriente

Conversazione con l’analista e docente della Cattolica: “Nessuno mette in discussione il diritto di Israele a difendersi contro Hamas. Ed è ovvio che questa distinzione tra la situazione russa e la situazione israeliana deve essere sempre tenuta presente. Dopodiché però le modalità con cui Israele ha reagito e la strage infinita di palestinesi ricordano esattamente come si muove Putin in Ucraina. G7 e Stati Uniti possono fare pressione su Israele perché mostri moderazione estrema nei confronti dell’Iran, perché lì è la chiave di volta rispetto alla de-escalation. Ma se Israele colpirà l’Iran, allora si andrà avanti”

Disinformazione russa in Israele. Come ha operato (senza successo) Mosca

Documenti trapelati rivelano una campagna di disinformazione russa mirata a manipolare l’opinione pubblica israeliana, soprattutto tra la comunità araba. L’obiettivo: indebolire il sostegno a Kyiv e fomentare il malcontento contro il governo israeliano. Al centro della campagna, la Social Design Agency, una società moscovita legata al Cremlino e già sanzionata dagli Stati Uniti

Il Libano dopo Nasrallah, tra apocalisse e ricostruzione. Scrive Cristiano

Con la morte del leader di Hezbollah, si chiude un capitolo. Il Paese affronta una scelta cruciale: seguire il progetto settario e ideologico che ha guidato l’organizzazione o rifondare uno Stato inclusivo, come sognato dai leader assassinati nel 2005. La vera battaglia è quella contro il settarismo e per il futuro cosmopolita

L’inganno di Netanyahu. All’Onu ha “coperto” l’attacco a Nasrallah

Il viaggio a New York farebbe parte di un piano preciso: far abbassare la guardia a Hezbollah mentre il ministro della Difesa gestiva l’operazione autorizzata in precedenza dal premier

La morte annunciata di Nasrallah e dei fondamentalisti. L’analisi di D’Anna

Da decenni il leader di Hezbollah viveva nei bunker e proclamava di aver dedicato la vita alla distruzione di Israele. Un odio che gli si è ritorto contro e che ha scatenato il terrificante bombardamento che lo ha ucciso. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Mega evento in Medio Oriente. Nasrallah ucciso, Hezbollah in ginocchio, Iran contro Israele?

L’eliminazione di Nasrallah è un fatto particolarmente significativo per il Medio Oriente e non solo. La scelta strategica di Israele potrebbe avere conseguenze tattiche ovunque, aprire a una guerra totale contro lo Stato ebraico, scombussolare i disequilibri regionali

La trasformazione dell’intelligence. Il caso cercapersone letto da Mayer

Gli attacchi recenti contro Hezbollah rivelano un’evoluzione significativa nelle modalità operative delle agenzie di intelligence, in risposta a minacce ibride che sfidano i confini tradizionali tra pubblico e privato, nazionale e internazionale. Per questo, serve una riforma radicale anche dell’organizzazione dei servizi segreti italiani, verso un modello più integrato e multidisciplinare

Dispositivi esplosivi? Un’operazione di intelligence da manuale. Scrive Teti

Di Antonio Teti

Sul piano tecnico, militare e psicologico è la conferma delle straordinaria capacità da parte dei servizi segreti israeliani di progettare e condurre interventi. Ma evidenzia anche il gigantesco fallimento del controspionaggio di Hezbollah. Il commento di Antonio Teti, professore dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara

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