Nell’ultimo periodo, i segnali di una possibile escalation da parte di IS-KP, culminante con un attacco su suolo russo, si erano fatti più forti. Quali rischi per l’Italia? L’analisi di Stefano Dambruoso, magistrato, e Francesco Conti, cultore della materia
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Colpa di Kyiv e Occidente. La propaganda di Russia, Iran e Cina a reti unificate sull’attentato
NewsGuard ha analizzato le diverse propagande: a Mosca si è preparato il terreno per le dichiarazioni dell’intelligence, a Teheran si punta il dito contro Usa e Israele, a Pechino girano le fake news sull’origine “americana” dello Stato Islamico
Perché Hamas (non) è lo Stato islamico
Paragonare Hamas allo Stato islamico serve per poter adeguare la risposta. Le barbarie macabre dell’attacco del 7 ottobre accomunano la spettacolarizzazione violenta delle due organizzazioni, che però sono differenti per visioni del mondo e ideologia. Il rischio di assimilarle è di favorire l’Is e le sue costanti campagne di radicalizzazione
Il neonazista di Bari e l’ascesa del suprematismo bianco. L’analisi di Antinori (Eooh)
Il ventitreenne arrestato era “pronto al sacrificio estremo” in difesa della “razza bianca”. La stessa ideologia (e gli stessi meme) che hanno ispirato i massacri di Buffalo e Christchurch. Per l’esperto dell’Osservatorio europeo sull’odio online questo fenomeno internazionale è analogo alla propaganda jihadista dell’Isis, si nutre di disinformazione e fa crescere i “lupi digitali”, che non sono mai davvero solitari
Libia e Isis. Cronistoria di una guerra mai finita
Non c’è solo la crisi politica e lo spettro di una divisione del Paese a tormentare il sonno della Libia. A Sud l’armata di Haftar reincontra e fronteggia una vecchia conoscenza: l’Isis c’è e non se ne è mai andato. L’analisi di Dario Cristiani, Iai/Gmf fellow
Isis contro al-Qaeda, e i morti in Israele. L'analisi di Dambruoso e Conti
I recenti attacchi possono essere considerati espressione della lotta per la supremazia del jihadismo globale. L’analisi di Stefano Dambruoso, magistrato ed esperto di terrorismo internazionale, e Francesco Conti, ricercatore, Master’s Degree in Terrorism, Security and Society al King’s College London
Stato islamico, una minaccia per il Mediterraneo. Il report Icsa
La minaccia del terrorismo di matrice jihadista non è scomparsa, e la penetrazione dell’Isis in nuove regioni (vicine al Mediterraneo) lo dimostra. Il tema è stato al centro della presentazione del rapporto “Rischi e minacce dello Stato Islamico”, elaborato dall’Osservatorio per la sicurezza del Mediterraneo (Oismed) della Fondazione Icsa
Rischi e minacce dello Stato islamico. Il rapporto della Fondazione Icsa
Dopo il 2017 la paura dell’Isis è progressivamente svanita dai media, complice una perdita di capacità e l’avvento di altri temi considerati primari. Ma lo Stato islamico è veramente stato sconfitto? Cercherà di rispondere alla domanda la tavola rotonda online organizzata dalla Fondazione Icsa insieme a Formiche, martedì 15 febbraio alle ore 16.00
Isis, colpito ma non affondato. Analisi di Jean
Un attacco fallito in Siria e un capo eliminato. Sono state due settimane difficili per l’Isis, o quel che ne resta. Ma l’offensiva di Joe Biden non ha ancora sradicato i jihadisti. La nuova mappa del terrore nell’analisi del generale Carlo Jean
Cosa resta dell'Isis dopo la ghigliottina Biden
L’uccisione di al-Qurashi da parte delle forze armate americane ha decapitato l’Isis di un capo temibile e difficile da rintracciare. Ma squarcia anche il velo sulla dottrina Biden nella guerra al terrore che non è affatto finita. L’analisi di Dario Cristiani, Iai / Gmf fellow