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Perché sarà il gas il piatto forte del vertice Meloni-Netanyahu

Roma e Tel Aviv, oltre ad essere potenziali punti cardinali sulla traiettoria del gasdotto EastMed, vantano una comunanza di strategie euroatlantiche e una proiezione comune circa la sicurezza dell’approvvigionamento energetico

Meloni tra India, Emirati e Israele. La bussola dell’amb. Castellaneta

L’attivismo del presidente del Consiglio in politica estera va accolto positivamente per la consapevolezza di mantenere e rafforzare il ruolo internazionale dell’Italia. Il filo conduttore è una diplomazia finalizzata a valorizzare i punti di forza del nostro Paese. Senza dimenticare il coordinamento europeo. Il commento di Giovanni Castellaneta, già consigliere diplomatico di Palazzo Chigi e ambasciatore negli Stati Uniti

Energia, Ucraina e non solo. L’agenda dell’incontro Netanyahu-Meloni

Il premier israeliano è atteso a Roma il 9 marzo prossimo. Sarebbe la sua prima visita dopo molto tempo. L’ultima è datata 2015 ed è avvenuta in forma privata: a Milano per Expo 2015. Ecco tutti i dossier sul tavolo dei due leader, uniti dall’appartenenza alla famiglia conservatrice

EastMed e la nuova geografia del Mediterraneo. L'analisi di Masulli

“Il Mediterraneo si ritrova ad assumere una centralità rispetto al confine orientale dell’Unione europea. L’Italia? Molto ben dotata: è chiaro che la capacità di diversificazione passa anche per nuovi gasdotti”. Conversazione con Michele Masulli, direttore del comparto energia di I-Com

Un nuovo Medio Oriente? La strategia di Netanyahu secondo Michael (Inss)

Di Gabriele Carrer ed Emanuele Rossi

Fermare l’Iran e normalizzare le relazioni dell’Arabia Saudita per ripensare il Mediterraneo allargato e portare i palestinesi al tavolo dei negoziati. Ecco cos’ha in mente il premier israeliano secondo l’esperto

Così Netanyahu cerca la sponda di Macron con Riad

Di Gabriele Carrer ed Emanuele Rossi

Durante la cena di lavoro i due leader hanno parlato delle attività “destabilizzatrici” dell’Iran e di come allargare gli Accordi di Abramo. Israele aspetta l’Arabia Saudita, che ha recentemente firmato un accordo energetico con la Francia

Vi spiego la sfida spaziale per Israele. Parla Dan Blumberg (Isa)

Stiamo assistendo a uno sforzo parallelo tra investimenti nazionali e privati, ce ne saranno ancora governativi ma attraverso le aziende, spiega il prof. Dan Blumberg, presidente dell’Agenzia spaziale israeliana (Isa). “Israele sta lavorando con gli alleati per utilizzare congiuntamente lo Spazio come risorsa per proteggere e rafforzare la loro società. E l’Italia è uno dei Paesi con cui lavoriamo”

C’è il Mossad dietro alle rinnovate relazioni Israele-Ciad

Di Gabriele Carrer ed Emanuele Rossi

Déby, in visita a Gerusalemme, ha annunciato l’apertura di un’ambasciata. È un passo avanti merito del lavoro dell’agenzia, che ha evitato che i rapporti saltassero dopo la morte dell’ex leader. L’obiettivo è che altri Paesi arabi e musulmani della regione si impegnino nella normalizzazione. Ma il servizio ha anche un obiettivo interno

Gli Accordi di Abramo si estendono alla cybersecurity

“Affrontiamo minacce comuni”, cioè l’Iran, e “insieme costruiremo una difesa di rete contro gli attacchi degli Stati nazionali alle infrastrutture critiche, il ransomware e altro ancora”, ha dichiarato il funzionario americano Silvers. Intanto Israele aspetta l’Arabia Saudita

Il dilemma di Netanyahu tra Usa e governo. La visita di Blinken secondo Lipner

I piani di alcuni ministri in Cisgiordania rischiano di creare tensioni con gli Stati Uniti, dai quali dipendono in larga parte gli obiettivi di politica estera di Bibi (guerra con l’Iran e normalizzazione con l’Arabia Saudita). Il viaggio del segretario di Stato americano spiegato dall’ex funzionario israeliano oggi all’Atlantic Council

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