Dopo cinque anni e mezzo Yossi Cohen, ormai un fedelissimo di Netanyahu, lascia la direzione dell’agenzia. Al suo posto David Barnea, a cui viene attribuita l’operazione che ha portato all’eliminazione dello scienziato iraniano Fakhrizadeh, a capo del programma nucleare di Teheran
Israele
Dopo Hong Kong, Gaza-Israele. L’Ungheria spacca l’Ue
Come accaduto sulla dichiarazione in difesa di Hong Kong, l’Ungheria si mette di traverso anche su Israele-Gaza. Borrell minaccia una decisione a 26. Basterà?
Chi è Mohammed Deif, l’obiettivo numero uno di Israele
Mohammed Deif, il terrorista in sedia a rotelle, è in cima alla lista dei ricercati da Israele. È l’artefice del programma missilistico di Hamas. Intanto, l’ambasciatore israeliano Eydar scrive al ministro iraniano Zarif: “A Gaza vi è andata male”
Israele-Gaza, Biden sbaglia a sottovalutare l’Iran. Parla Panella
Carlo Panella, giornalista e scrittore, commenta l’escalation di violenze in Medio Oriente sottolineando le responsabilità di Netanyahu ma anche l’errore Usa di sottovalutazione dell’espansionismo iraniano
Se i razzi di Hamas “aiutano” Bibi e Abu Mazen
L’escalation di violenze ha congelato le trattative politiche in Israele per un governo anti Bibi e allontanano ancor di più l’orizzonte elettorale per i palestinesi
Linciato un automobilista israeliano. Ancora scontri a Gerusalemme
Terza giornata di scontri a Gerusalemme. Un automobilista israeliano assaltato dai palestinesi. Ecco il video
Scontri a Gerusalemme? Un assist a Netanyahu, un problema per Lapid
La giustizia israeliana prende tempo sulla decisione che ha alimentato gli scontri del fine settimana. Ma i negoziati di Lapid per formare un governo senza Netanyahu subiscono una frenata
Chi sono Lapid e Bennett, che tentano di porre fine all’era Netanyahu
Il centrista Lapid chiama l’uomo in ascesa nel centrodestra Bennett. Israele verso il primo governo senza Netanyahu dopo 12 anni? La strada è in salita e si incrocia con quelle dei nuovi equilibri nella regione e delle elezioni per la più alta carica dello Stato
Mossad a Washington. Perché Blinken ha incontrato gli 007 israeliani
Settimana di incontri tra Israele e Usa sul nucleare iraniano. Ma perché Blinken non ha incontrato il suo omologo (rimasto addirittura a Gerusalemme) bensì il capo del Mossad? È la politica estera di Netanyahu e del fidato Cohen (che potrebbe essere raccoglierne l’eredità politica)
Nucleare iraniano in fiamme. E se non fosse un attacco cyber di Israele?
Teheran annuncia di aver identificato il sabotatore dell’impianto di Natanz. L’avvocato Mele: “Non mi sorprenderebbe se la strategia fosse quella di dirottare l’attenzione iraniana su un attacco cyber (israeliano) per distoglierla dagli operativi che sul campo hanno condotto questo attacco”. E se ci fosse lo zampino dei Pasdaran?