È tornato d'attualità il tema della Libia in questi giorni di indagini da parte delle autorità francesi. Indagini che hanno messo in luce le malefatte di Nicholas Sarkozy, che si sarebbe fatto finanziare generosamente la campagna elettorale del 2007 dal rais Gheddafi ma poi ha pensato bene, con l’intervento militare del 2011, di togliere di mezzo un testimone scomodo, lasciando…
Libia
Sarkò, dai sorrisi su Roma al musone verso Parigi (e Tripoli)
Non è saggio, né elegante, iscriversi alla corposa squadra di chi oggi vorrebbe vedere l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy alla Bastiglia, come se fossimo ancora nel 1789. Ma certamente l'occasione dei suoi guai giudiziari può essere utile per ragionare a mente fredda e senza polemiche su quali conseguenze abbiano prodotto i suoi sorrisi su Roma e le sue bombe su…
Con la Francia rapporti ottimi. Ma quella libica è stata una vicenda oscura. Parla Cicchitto
Con il fermo di Sarkozy, l'intervento militare in Libia si conferma una delle pagine più buie della nostra storia recente. Ora che ci sono in ballo dossier rilevanti come la missione in Niger e l'accordo Fincantieri-Stx, guai però a mettere in discussione il rapporto con Parigi: ogni questione deve essere analizzata singolarmente. Parola di Fabrizio Cicchitto, presidente uscente della commissione…
Immigrazione e Libia, perché la missione Usa di Minniti conta
Venerdì il ministro degli Interni italiano, Marco Minniti, ha illustrato a Washington la strategia italiana per quel che riguarda il controllo dell'immigrazione mediterranea; strategia che per il Viminale non è più semplicemente difensiva, "in attesa degli sbarchi come se fossero ineluttabili". Ora, spiega Minniti ai giornalisti italiani presenti all'incontro stampa, le "cose sono cambiate": è un passaggio netto e significativo dal significato…
Un attentato contro Haftar. Michela Mercuri spiega cosa è accaduto a Bengasi
Due autobomba scoppiate ieri a Bengasi ripiombano la Libia nel caos, riportando in primo piano la situazione ingestibile di un paese che non riesce a venire a capo delle sue contraddizioni e delle sue lotte intestine. Il duplice attentato di ieri porta la firma, a quanto pare, di due sigle islamiste – le Brigate del 17 Febbraio e Ansar al-Sharia…
Ecco cosa scrive la CIA sull'intelligence italiana
La CIA ha recentemente pubblicato il sessantunesimo volume della raccolta “Studies in Intelligence, Journal of the American Intelligence Professional”, un vero e proprio manuale di studio interno all’agenzia di spionaggio più famosa del mondo, utile a promuovere l’approccio scientifico e la ricerca sui temi dell’intelligence e della raccolta informativa. Il volume, declassificato, raccoglie gli approfondimenti relativi al mese di dicembre…
L'Onu vuole nuove elezioni in Libia per sbloccare lo stallo della crisi interna
Tecnicamente l'accordo necessario per stabilizzare politicamente la crisi libica innescatata dopo la decapitazione del rais Muammar Gheddafi sarebbe scaduto il 17 dicembre: il Libyan Political Agreement (acronimo Lpa) è stato infatti chiuso dalle Nazioni Unite il 17 dicembre del 2015 e tra i suoi principali obiettivi c'era quello di traghettare, nell'arco di due anni, il paese nordafricano verso modifiche costituzionali…
L'incontro Trump-Serraj e il futuro della Libia
Venerdì 1 dicembre il capo del Consiglio presidenziale libico Fayez Serraj era a Washington per incontri di alto livello, tra cui uno nello Studio Ovale con il presidente americano Donald Trump. Serraj coordina da due anni – su garanzia delle Nazioni Unite – un corpo che ha potere semi-esecutivo e mandato per ricevere la fiducia parlamentare per guidare la Libia (unita),…
Che cosa sta succedendo davvero in Libia
Al Bookcity Milano si è parlato anche dello scacchiere libico e della necessità di restituire un futuro a un Paese cruciale nel Mediterraneo non solo per le sue risorse naturali, ma anche per la sua posizione geografica che lo rende il porto da cui salpano i migranti diretti in Europa. In poche parole, si è parlato di Incognita Libia. Cronache…
Libia, il traffico illegale di gasolio e l'indagine sul gruppo MaxCom
Il gasolio veniva rubato dai miliziani - forse dell'Isis -, scortato fino ai porti libici, caricato sulle navi per poi finire sul mercato europeo. La procura di Catania, coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro (nella foto) ha scoperto un traffico illegale che coinvolge anche il gruppo italiano MaxCom. Fra gli arrestati figura Marco Porta, amministratore delegato della MaxCom Bunker spa. In manette…















