La difesa rappresenta un valore aggiunto dello 0,3% del Pil, dice un rapporto dell’Area Studi Mediobanca presentato oggi. Il dibattito con Folgiero (Fincantieri), Serafini (Lockheed Martin), Lami (Mbda), Benigni (Elt), McCartan (Pentagono) e il sottosegretario Perego
Mediobanca
Anche la finanza punta sulla Difesa. L’intervento di Nagel (Mediobanca)
Lo scenario geopolitico degli ultimi anni ha conferito rinnovata rilevanza ai temi della Difesa e della sicurezza, tanto con riferimento alla protezione dei confini quanto alla tutela dell’ordine interno agli Stati. L’intervento di Alberto Nagel, ad di Mediobanca, che ha aperto i lavori del convegno “The Defense era: capital & innovation in the current geopolitical cycle”
Il Golden Power in un mondo in subbuglio spiegato da Garofoli
Secondo il presidente di sezione del Consiglio di Stato, già sottosegretario nel governo Draghi, il fatto che la normativa sui poteri speciali sia “volutamente lasca” è un bene. “La sicurezza nazionale è un tema in continua evoluzione”, spiega
Golden Power, l’allarme di Giorgetti sulle Pmi spinge verso la riforma
Come evidenziano sia il recente veto sull’intesa tra un’azienda varesina di “taxi aerei” e una società cinese sia il dibattito a Mediobanca di venerdì, un aggiustamento dei poteri speciali appare inevitabile. Il ministro dell’Economia cerca soluzioni per proteggere le piccole e medie imprese con valenza strategica
Verso una riforma del Golden Power. Il dibattito a Mediobanca
Il convegno “Golden Power tra mercato, diritto e politica industriale” a Milano ha messo in luce la necessità di bilanciare sicurezza nazionale e attrattività economica. Ecco cos’hanno detto Nagel (Mediobanca), il ministro Urso, Savona (Consob), il giurista Cassese e il sottosegretario Mantovano
Mediobanca, Fidia e quei marchi simbolo del boom. Lezioni per il capitalismo di oggi
Dall’archivio storico Vincenzo Maranghi di Piazzetta Cuccia emergono i documenti sull’esperienza nei primi anni 60 della holding Fidia e di marchi storici come De Rica, Bertolli e Samis. Non tutto andò per il verso giusto, ma c’è molto da imparare. A cominciare dalla visione di Enrico Cuccia per un capitale privato al servizio della crescita
Qual è l’obiettivo finale di Del Vecchio nella guerra per Generali?
Chi lo conosce racconta una visione quasi onirica: vuole lasciare un segno nella storia finanziaria italiana, spingendo a tutti i costi i dirigenti Generali verso una mega-operazione. Con Unicredit e Mediobanca? A manovrare tutto è il fidato Francesco Milleri, ma investitori e azionisti sono al buio sui suoi piani e sulla sua successione. Il caso Agnelli insegna
Mire francesi sulle banche italiane. L’audizione di Savona (Consob) al Copasir
Mediobanca-Generali, Borsa-Euronext e non solo. Tutti i temi dell’audizione del presidente dell’autorità di vigilanza al Comitato sull’intelligence presieduto dal senatore Urso, da tempo attento a questi aspetti
La maggioranza del cda Generali sta con Donnet. Ecco cosa succederà ora
In una riunione notturna e informale, otto membri del cda Generali si sono schierati dalla parte di Donnet. Caltagirone e Del Vecchio hanno dalla loro tre consiglieri. Il 27 settembre il cda inizierà a preparare la lista per l’assemblea, con il manager francese al primo posto. Cosa possono fare i due azionisti che scalpitano per cambiare i vertici? Scenari, tempi e modalità di uno scontro al vertice della finanza italiana
Del Vecchio e Caltagirone, patto per comandare sulle Generali. Scenari e numeri
I due azionisti, che insieme controllano l’11% del Leone di Trieste, si impegnano a consultarsi prima di prendere qualunque decisione da qui all’assemblea 2022 chiamata ad approvare i conti e rinnovare il board. Il cda del 27 settembre, la presentazione di una lista del cda, il ruolo di Mediobanca, il futuro di Donnet e la concorrenza dei giganti europei