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Anche il Libano al centro del Consiglio europeo (grazie all'Italia)

L’iniziativa del governo italiano nasce all’indomani della visita in Libano di Giorgia Meloni il 27 e 28 marzo scorsi: in quell’occasione l’esigenza di incrementare l’attenzione internazionale sulla difficile situazione che si trova ad affrontare il Paese ha subito un’accelerazione

Produzione europea e soluzioni alle crisi al centro del Consiglio Ue

Anche la presidente del consiglio Giorgia Meloni a Bruxelles per il Consiglio che discute di due dossier in apparenza slegati, ma che contemplano degli effetti a catena della guerra nelle economie. Fiducia dei mercati, esigenza di intraprendere decisioni strategiche, monitoraggio di aree limitrofe che hanno riverberi precisi nell’Ue sono le sottosezioni all’attenzione dei leader degli stati membri

Cooperazione e coordinamento vitale. Usa e Italia visti da D.C.

“La nostra cooperazione e il nostro coordinamento sono vitali”, afferma il Dipartimento di Stato Usa. Nei prossimi due mesi ecco su cosa si gioca il futuro europeo anche grazie al dialogo con gli Usa

Meloni in Tunisia, dal Piano Mattei ai nuovi accordi

Nelle prossime settimane saranno in Tunisia anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Si è passati da visite di emergenza (luglio 2023 con il Team Europa per la crisi dei migranti) a consuetudine assieme a due ministri e a un viceministro per siglare nuovi accordi

Migranti, Piano Mattei e cultural diplomacy. Il viaggio di Meloni in Tunisia

Il quarto viaggio in nove mesi della premier a Tunisi non solo racchiude l’esigenza italiana di puntellare la propria strategia alla voce sbarchi e relazioni bilaterali, ma rappresenta anche l’occasione per distendere la cosiddetta cultural diplomacy tramite un accordo che favorisca gli scambi nella cooperazione accademica. Lo dimostra la presenza di due ministri come Piantedosi e Bernini

Meloni-Abdallah, così si lavora all'alleanza nel cuore del Medio Oriente

L’azione attiva di Amman contro i droni di Teheran riapre il dibattito sulla possibilità della costruzione di un’alleanza atlantica e occidentale proprio nel cuore del Medio Oriente. Un passaggio significativo anche alla luce del ritorno della Siria nella Lega Araba dopo 12 anni. Meloni-Abdallah: evitare un’ulteriore escalation nella regione

G7, aiuti umanitari e diplomazia. La risposta italiana alla crisi mediorientale

Il G7 convocato ieri da Meloni su richiesta del presidente americano ha chiesto all’Iran e ai suoi fiancheggiatori di interrompere le azioni ostili. In caso contrario verranno adottate ulteriori misure, al pari dell’aumento della cooperazione in favore di Gaza. Tra due giorni la ministeriale esteri a Capri. Dal punto di vista della Casa Bianca una reazione ulteriore israeliana contro l’Iran darebbe il “la” a una guerra vera e propria, ampliando il campo di battaglia che dal 7 ottobre scorso è circoscritto alla Striscia

Contro la glaciazione demografica. Meloni, i figli e la nuova Ue

L’intervento del presidente del Consiglio al convegno “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”. La spesa pubblica finalizzata a sostenere la natalità e gli aiuti alla famiglia è quella che più di tutte può e deve essere considerata un investimento di carattere produttivo. Alla base della denatalità, ci sono fattori “anche economici e sociali”, ha detto riferendosi alle “giovani generazioni che hanno paura del futuro”

Il Pd, dopo Prodi, non è più un partito nazionale. La lettura del prof. Galli

“Credo che sia necessaria una rifondazione radicale della sinistra, magari con un cambio di nome, sicuramente con cambio di prospettiva politica e di personale politico: un’autentica rivoluzione che parta da un’idea, da un’analisi e dall’individuazione di bisogni sociali reali per leggere la società”. Conversazione con Carlo Galli, politologo, già professore di Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Bologna

Meloni e Michel lavorano all'agenda strategica dell'Ue. Ecco come

Il presidente del Consiglio europeo riconosce al governo italiano il ruolo di partner nelle delicate trattative con Paesi extra Ue: sul tavolo non solo la sfida del nuovo patto di migrazione e asilo, ma anche il Mediterraneo e il fronte sud

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