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Brogli, denunce e un piano di falsi disordini nelle città: ecco come il Montenegro va al voto

Un piano di disordini e scontri orchestrato per evitare il riconteggio dei voti in caso di vittoria delle opposizioni, la violazione reiterata delle legge elettorale, tentativi di brogli, falsificazione di documenti e promesse di denaro per votare il partito dell'attuale premier. Si infiamma (a colpi di denunce e carte bollate) la campagna elettorale per le elezioni in Montenegro, in programma…

Ecco perché alle elezioni in Montenegro serve tifare per la discontinuità

Un debito pubblico che galoppa senza controllo, vari scandali di corruzione che toccano l'inner circle del premier uscente e i report della Commissione Europea e di istituzioni internazionali che certificano i regressi democratici del paese e della sua classe dirigente. E'lo scenario che accompagna il Montenegro alle elezioni politiche del prossimo 16 ottobre, quando il premier Milo Djukanovic, in passato…

Qui Montenegro, dove gli italiani sono espulsi (e vincono i turchi)

Esiste un problema di credibilità e opportunità per le aziende italiane (e per la stessa Ue) in alcuni settori dei Balcani? Se in Serbia e Albania, ad esempio, i marchi tricolore riescono ad imporre la propria qualità sui concorrenti con buoni risultati oggettivi, in Montenegro un sistema di clientele e di assenza totale di trasparenza mette a repentaglio gli investimenti…

Penali, Magyar Telekom e le primavere balcaniche

Dopo i moti delle piazze di Podgorica e Bucarest della scorsa settimana, è il momento di ragionare a bocce ferme sulla (nuova) mancata stabilità dei Balcani, un tema che si intreccia con la macro questione dell'allargamento a est dell'Ue. A cento anni dalla Grande Guerra, quando proprio dai Balcani scoccò la scintilla del conflitto, ecco che in questo 2015 spiccano…

Podgorica come Gezi Park e Bucarest: il caos

C'è un non più sottile filo che lega (presunte) democrazie, piazze in subbuglio e nuove strategie europee guardando a cosa sta accadendo alla dorsale balcanica e alla cosiddetta eurasia. Le piazze montenegrine e rumene, dopo il sangue versato in Turchia a Gezi Park, prendono coraggio e chiedono a gran voce un passo indietro da parte dei loro governanti. Ma al…

E l'Ue si accorse del "non stato di diritto" in Montenegro

Dopo otto anni dal primo sollecito di un'azienda privata, il Parlamento europeo si accorge del mancato stato di diritto in Montenegro: ha adottato una risoluzione puntando il dito contro gli atteggiamenti controversi e irrispettosi di leggi e regolamenti del Paese guidato da Milo Djukanovic, sul cui passato pesano pesanti ombre delle indagini per contrabbando milionario di sigarette delle procure di…

Tutti i dubbi (europei) sul Montenegro nell’Ue

I report della Commissione europea hanno ancora un valore oggettivo? Stando al caso del Montenegro parrebbe di no, con una relazione fortemente critica verso lo stato che aspira a fare ingresso nell’Ue ma ciononostante con le porte aperte probabilmente già nel 2019. Il Paese è guidato da Milo Djukanovic, in passato accusato dalle procure di Bari e Napoli di contrabbando…

Gerard Depardieu ministro della Cultura in Montenegro?

Fioccano le offerte politiche per Gerard Depardieu, neo-cittadino russo in rivolta contro il fisco francese e ora corteggiato dal Montenegro, che lo vuole come ministro della Cultura. L`idea piace al premier Milo Djukanovic, che gli ha proposto di entrare nel suo governo alcuni giorni fa, in occasione di una visita dell`attore francese. Ma non piace a tutti nella Repubblica balcanica,…

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