Tag: occupazione
Come il Sud può (e deve) guardare al futuro. L'opinione di Uricchio
Nord e sud chiedono entrambi sicurezza e lavoro, futuro e sviluppo del presente, diritti e doveri, dialogo e vocabolario. Non esiste un pezzo d’Italia che chiede e un’altra che non ha bisogno di perorazioni. L’opinione di Antonio Uricchio, Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Otto priorità per il Meridione. L'analisi di Antonio Marzano
Il sud necessita di una programmazione infrastrutturale che sia coerente e non occasionale, possibilmente finanziata attraverso l’alienazione di patrimonio pubblico, senza spese ulteriori per lo Stato. L’intervento di Antonio Marzano, già ministro della Repubblica e professore di Politica economica
Contratti a termine e disoccupazione. I dati Istat e il commento di Becchetti
L’economista a Formiche.net: la flessibilità è una forma di protezione delle aziende per sopravvivere alla scarsa competitività. Naturale che vi ricorrano in modo massiccio. Per questo a Di Maio dico, era meglio lavorare sulla crescita invece di limitare lo spazio di manovra delle imprese
Perché i robot devono pagare le tasse. Parola di Bill Gates
Il miliardario americano prospetta una doppia imposizione, da una parte per le aziende che costruiscono i robot e dall’altra per le imprese che li installano sostituendo la manodopera di uomini e donne
Mezzogiorno. Se non ora, mai più. Parla Riccardo Maria Monti di Italferr
Con un piano efficace in pochi anni si verificherebbe un vero rilancio del Mezzogiorno, trasformandolo in un territorio attrattivo per gli investimenti. L’analisi di Riccardo Maria Monti, presidente di Italferr e autore del libro Sud, perché no?
Debito e risparmi, se l'Italia è più forte delle apparenze. Parla Messina
Il ceo di Intesa non è preoccupato per lo stallo politico. “In Germania ci hanno messo sei mesi. Fanno più paura i dazi di Trump”
Guida alla nuova generazione di eroi. L'analisi del prof. Monti (Luiss)
I dati dell’Indice del divario generazionale curato dalla Fondazione Bruno Visentini consentono una lettura realistica e positiva dello scenario che può attendere i giovani nati negli anni 2000