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Il prestito a rischio ritorna a espandersi, Bri lancia l’allarme

Aumenta di nuovo il prestito a rischio e le banche si indebitano per assicurare liquidità. C’è chi prospetta lo spettro della crisi finanziaria.   Prestiti e mutui sono prodotti molto richiesti dai consumatori, tuttavia prima di scegliere un finanziamento è necessario scegliere con cura e consapevolezza l’offerta ideale. Al fine di evitare brutte sorprese è consigliabile mettere i prestiti delle…

Il Mattone sulla bilancia del riequilibrio

Poiché tutto è cominciato dall’immobiliare, è facile capire che lì bisogna tornare affinché il riequilibrio faccia il suo corso. Senonché a sei anni dall’esplosione della crisi, la situazione internazionale del settore è ancora molto delicata. Alcuni mercati sembrano avviati sulla via del risanamento, ma la gran parte vedono nell’immobiliare la fonte primaria della propria fragilità finanziaria, visto l’alto grado di…

Lobby: Tudo acaba em samba

Finisce tutto in samba, anche le lobby. In questo siamo perfettamente allineati con la mentalità brasiliana. Le differenze ci sono, ma di dettaglio. Diciamo che noi italiani, che siamo abituati al mangiar bene, preferiamo concludere "a pizza e fichi". I brasiliani preferiscono la musica. Dettagli a parte, il contenuto è identico. Di samba ne stiamo ballando addirittura 2 in queste…

Lobby in streaming

Trasparenza è un po' come lobby. Un sacco vuoto che riempi come vuoi, e adatti alle circostanze e alle necessità del momento. Non c'è giorno che qualcuno, politico, amministratore pubblico o cittadino, non faccia un richiamo alla trasparenza, magari proprio contro le lobby. L'ultimo, caldo caldo, è l'OCSE, che oggi invita gli 8 potenti del mondo riuniti in Irlanda a…

E intanto l'Europa si divide sulle lobby

Ieri ho pubblicato un articoletto su ItaliaOggi. Nel pezzo metto a confronto due indagini recenti fatte in Europa sul tema lobby. Alla prima ha lavorato Burson-Marsteller ed è già conclusa (leggi Qui). Una ricerca ottima, che offre una panoramica interessante sul quadro europeo. La seconda è ancora in corso. L'ha organizzata l'OCSE, si chiuderà a fine settimana e verrà presentata…

Padri e figli, divisi alla mèta

C’è molto più dei semplici numeri, che pure sono scoraggianti, nello scenario sociale che l’Ocse traccia nel suo ultimo rapporto sul nostro paese di cui abbiamo già parlato. Ci sono i padri (e le madri), costretti dalle nuove riforme pensionistiche, ad andare in pensione sempre più tardi, assai più che nel resto dei paesi industrializzati. E ci sono i figli…

L’ottimismo dell’Ocse e il pessimismo della ragione

L’Ocse ha rilasciato il Composite leading indicator, uno strumento di analisi che serve a individuare i punti di svolta delle economia dell’area e a monitorarne i trend. Si tratta di una delle tante palle di vetro che gli analisti costruiscono per provare a scrutare nel futuro, ma in pratica valgono più per l’oggi che per il domani. Quantomeno sono utili…

Le nuove pensioni, ovvero l’eutanasia del rentier

Ogni tanto mi capita di incontrare un vecchio amico o un ex collega giunto felicemente all’età della pensione. I più fortunati, quelli che godono di buona salute, mente lucida, buone relazioni e una rendita pensionistica decente mi sembrano letteralmente il ritratto della felicità. “Finalmente posso fare quello che mi pare”, è la cosa che gli sento dire più spesso. E…

Le opposte tesi sviluppiste di Ocse e Bri

L'ultimo «Economic Outlook» dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economica (Ocse) di Parigi contiene un monito forte sull'andamento dell'economia mondiale. Ci dice che «il rischio di una nuova rilevante contrazione non può essere escluso». Esso sarebbe accompagnato da un ulteriore deterioramento del mercato del lavoro, soprattutto nell'eurozona, e dai pesanti effetti recessivi causati dalle dure politiche fiscali e di…

Ecco il fallimento (numeri alla mano) dell’Agenda Monti

L’Ocse è un’organizzazione dove la politica impera. A volte si intrufola la verità, ma mai in maniera chiara. Solo 6 mesi fa, nel suo precedente Economic Outlook sull’Italia il deficit su Pil italiano per il 2013 era previsto al -0,6%, pienamente coerente con il -0,5% del governo Monti. Se facciamo poca fatica a capire perché un governo possa dimostrarsi incredibilmente…

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