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ll terzo salvavita di Trump a TikTok non piace alla base del Gop. Ecco perché

Contro la terza proroga dell’entrata in vigore del divieto della piattaforma non ci sono solamente i democratici ma anche una parte di senatori repubblicani, che la considerano ancora una minaccia nazionale. Per questo, vorrebbero che il presidente americano adottasse la legge bipartisan votata tempo fa al Congresso. Non è detto che ciò avvenga, ma nei suoi calcoli il presidente americano deve tener conto anche di questo malumore

Fuori la Cina da TikTok, o fuori TikTok dagli Usa. La Camera approva la proposta

Con una rara dimostrazione di unità politica, così convinta che i repubblicani hanno ignorato le direttive di Trump, i deputati statunitensi hanno approvato una legge per costringere la cinese ByteDance a cedere il controllo sulla popolarissima app social – o vedersela chiudere nel giro di sei mesi

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Tutti i dubbi sull'accordo tra Usa e TikTok, nonostante la firma

La questione sicurezza nazionale sta per essere risolta da un patto sottoscritto tra Washington e il social cinese. Ma le preoccupazioni sulla gestione dei dati, specie da parte dei conservatori, rimangono invariate. E sullo sfondo c’è Pechino, che al momento tace ma potrebbe storcere il naso

Salvini e l'Elefantino nella stanza. Parla Norquist

Intervista a Grover Norquist, presidente dell’Americans for Tax Reform (Atr) e guru anti-tasse dei conservatori americani. Una federazione repubblicana in Italia? Si può fare, parta dalle tasse e dalla politica estera (occhio alla Russia). Trump? Il partito è vivo e vegeto

Freedom Phone, il telefono “libero” dalla censura. Per modo di dire

Erik Finman, un giovane statunitense poco più che ventenne, diventato miliardario grazie agli investimenti in Bitcoin, ha deciso di creare un nuovo cellulare, “libero” dalla censura dei democratici, in cui i repubblicani conservatori potranno essere liberi di esprimersi come vogliono. Ma ovviamente questo dispositivo non è così libero. Vediamo perché

Trump e la Russia. Il rapporto Mueller e il rischio boomerang per i Democratici

Non ne conosciamo ancora il contenuto, ma quel che è sicuro è che il report finale dell'indagine che il procuratore Robert Mueller sta conducendo, grazie agli incarichi speciali che il dipartimento di Giustizia gli affidato per andare a fondo sull'interferenza russa durante le presidenziali, è imminente. Da qui alle prossimi settimane, qualsiasi giorno potrebbe essere buono per l'uscita del "rapporto…

Tandem Beto-Biden? I democratici cercano la carta vincente contro Trump

Presto Beto O'Rourke "farà un annuncio" che potrebbe essere il lancio di una sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2020. O'Rourke, imprenditore ed ex chitarrista punk, è la stella nascente della politica democratica che alle elezioni di metà mandato (novembre 2018) per poco non strappa il seggio da senatore in Texas a un repubblicano (Ted Cruz). Gli è arrivato dietro…

Nato golfo muro

Sedici stati Usa (contro Trump) dicono no al Muro e allo stato d'emergenza

Ci sono 16 stati americani che hanno presentato un ricorso pubblico presso il tribunale federale di San Francisco contro la decisione del presidente Donald Trump di invocare lo stato di emergenza al confine meridionale. La causa è sottoscritta dai governatori da California, New York, Colorado, Connecticut, Delaware, Hawaii, Illinois, Maine, Maryland, Michigan, Minnesota, Nevada, New Jersey, New Mexico, Oregon e Virginia.…

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Trump dichiara lo stato di emergenza. E si prende il Muro

Oggi il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dichiarerà lo stato di emergenza trasformando così la costruzione del muro di separazione sul confine messicano in una necessità per la sicurezza nazionale. Come si era capito da tempo, è l'unica via con cui la Casa Bianca può ottenere, tramite fondi extra, i miliardi di dollari necessari per dare una spinta consistente all'opera,…

sanzioni stati uniti, trump

Armi, immigrazione, Europa. I repubblicani Usa al tempo di Trump

Di Stefano Cabras

“Le scuole senza armi mettono in pericolo i nostri studenti, è tempo di rendere le nostre scuole degli obiettivi più difficili per gli aggressori”. Trump sceglie la convention annuale dei conservatori americani per intervenire a gamba tesa nel dibattito sul possesso delle armi riesploso negli Usa dopo la strage nella scuola di Parkland, in Florida, dimostrandosi impermeabile alle richieste delle…

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