Le accuse di Washington spaziano dalle operazioni segrete in Moldavia alla destabilizzazione dell’Argentina, passando per il reclutamento occulto di influencer sui social media e il sostegno militare diretto alle forze russe in Ucraina
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Siti-specchio per RT e Sputnik. Le vie della disinformazione russa
I canali attraverso cui il Cremlino diffonde propaganda e misinformazione eludono ancora le sanzioni europee. Riescono a farlo attraverso siti mirror e account social che spuntano come funghi e rilanciano i contenuti dei siti bannati. Ecco l’ultimo arco nella faretra di Putin
Da Sputnik ai “lupi guerrieri”. Mosca si ispira a Pechino per l’infowar
Dopo il blocco di Sputnik e RT, il Cremlino ha deciso di far ricorso a una tattica cinese: schierare i profili dei propri diplomatici. Così le ambasciate russe (amplificate dai bot) condividono propaganda, disinformazione e finto fact checking
Putin sta perdendo l’infowar? Le ultime dal fronte mediatico
I megafoni del Cremlino sono ancora online e continuano a diffondere propaganda, anche se con più difficoltà. E sebbene Putin fatichi a mantenere il controllo della narrazione, c’è chi continua a rilanciarla – anche in Italia
La lotta alla disinformazione russa accelera il processo per una vera Ue
Il regolamento comunitario che contrasta Russia Today e Sputnik è un atto fondamentale sia nell’immediato, sia perché dimostra che non è più rinviabile l’attribuzione di una sovranità autonoma rispetto agli Stati membri. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di Digital Law nel Corso di laurea in Digital Marketing dell’università di Chieti-Pescara
I social contro la propaganda. Ma è la scelta giusta?
Se le grandi piattaforme prendono o meno posizione nel conflitto è (soprattutto) un problema della politica. Ma vogliamo davvero una rete frammentata, divisa per confini geopolitici? L’analisi di Matteo Flora, professore in Corporate Reputation & Business Storytelling, CyberSecurity e Data Driven Strategies
Ursula arma l’Ucraina e chiude i cieli a Mosca
Nel mirino della Commissione europea anche il regime di Lukashenko, “l’altro aggressore in questa guerra” contro l’Ucraina. Ecco tutte le mosse decise da Bruxelles
Il fronte mediatico. Anatomia e antidoti all’infowar russa
L’aggressione russa procede anche via internet e non solo nell’infosfera ucraina: le emittenti del Cremlino continuano indisturbate a diffondere propaganda in Occidente. Senza chiudere i social, occorre ripensare l’approccio alle fonti “scoperte” di disinformazione – come fanno sempre più Paesi Ue
Come Mosca si prepara alla guerra dell’informazione
La Duma di Stato, camera bassa dell'assemblea legislativa della Federazione Russa, ha approvato lo scorso 15 novembre un provvedimento normativo che segna un passo storico nella guerra dell’informazione portata avanti ormai quotidianamente da Vladimir Putin all’interno e all’esterno del Paese. Come segnalato dal Washington Post, è stato ratificato il primo provvedimento che autorizza il potere esecutivo a dichiarare “foreign agent”…
Cnn, Russia Today e la credibilità dei media
Vi propongo due piccoli esercizi mediatici. Il primo. Provate a passare un paio d’ore su Russia Today, uno dei canali putinisti in lingua inglese. La propaganda è così scoperta, così plateale, così macchiettistica, da rendere improbabile che la ragion d’essere, l’ubi consistam di quella televisione sia convincere qualcuno, persuadere gli spettatori in modo razionale. Semmai, l’obiettivo è confondere. Far circolare…