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No, Telegram non è veramente sicuro. Ecco perché

Ecco perché Telegram non è davvero sicuro, né criptato

L’app (nata) russa gode della fama immeritata di essere un baluardo della libertà d’espressione e un servizio più privato delle alternative. Ma non si deve confondere il lassismo nella moderazione con la privacy, che nel caso di Telegram è ben più scarsa di quanto si creda. E anche il fondatore non si azzarda a garantire

Petrocelli salva la poltrona ma l’accordo con i russi è saltato

Il presidente della commissione Esteri del Senato non lascia ma riconosce che “non ci sono più le condizioni” per portare avanti l’intesa con la controparte di Mosca. Basterà questo a evitare nuove richieste di dimissioni? Lo diranno i prossimi appuntamenti, spiegano i partiti

Ucraina, perché Putin non può fermarsi

Il generale Carlo Jean: Putin non può permettersi di perdere in Ucraina, o perderà tutto il resto. Difficile evitare il bagno di sangue, Mosca ripete il playbook ceceno e siriano

Cina mediatrice tra Russia e Ucraina? Non così in fretta!

Di Francesca Ghiretti

Legittimo e necessario cercare di sfruttare la connessione tra Pechino e Mosca per risolvere la crisi. Ma questo approccio ha due limiti. L’intervento di Francesca Ghiretti, analista del centro studi Merics di Berlino

Perché Xi (non) seguirà Putin. Parla Kupchan

Intervista a Charles Kupchan, senior fellow del Council on Foreign Relations. La Cina farà scudo a Putin ma porrà delle condizioni, il disordine globale è un problema per Xi e i suoi piani. Taiwan? Rischia meno di Kiev, lì Biden interverrebbe. Il decoupling si può fare con Mosca, con Pechino no

Unione europea

Difesa, energia, crescita. Così Versailles cambierà l’Europa

Il summit dei prossimi giorni creerà un’Unione più integrata modificando l’approccio sui settori più delicati. L’invasione scellerata di Putin farà cadere tabù che hanno più di mezzo secolo

La Via della Seta si rifà il look. Avviso (anche all’Italia) degli 007 Usa

Diffusa la relazione 2022 delle agenzie degli Stati Uniti. In un contesto di competizione tra grandi potenze, Cina, Russia, Iran e Corea del Nord sono i principali rivali. Ecco cosa scrivono della deterrenza nucleare e dei tentativi di Pechino di cambiare la Belt and Road Initiative dopo le critiche

Taiwan non è Kiev. Fardella spiega perché

Il Cremlino inserisce Taiwan tra gli Stati e i territori “non amichevoli” dopo le sanzioni per l’invasione in Ucraina. Una mossa che riflette un’ambiguità storica sul dossier. Il prof. Fardella (ChinaMed): per la Cina la guerra adesso non è una buona notizia

Con la crisi ucraina Erdogan prova a tornare in pista

Possibile ruolo di mediatore per il leader turco, mosso da una serie di ragioni economiche e di posizionamento. Ma guardando a Siria e Libia, si capisce che non è Ankara che gestisce il filo da tessere

Una cintura di sicurezza per fermare Putin

Di Riccardo Sessa

Difficile che per lo “zar di tutte le Russie” sia sufficiente la mediazione di un solo Stato per fermare i missili e i carri armati in Ucraina, anche la Cina potrebbe fallire. Serve allora un formato W+ (War plus) e una cintura multilaterale per costringerlo a trattare. L’analisi di Riccardo Sessa, già ambasciatore italiano a Pechino e presso la Nato

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