Nei giorni scorsi il diplomatico che la Casa Bianca ha incaricato di gestire il dossier ucraino, Kurt Volker, era a Kiev, da dove ha parlato all'agenzia locale Ukrinform del dispiegamento di forze di peacekeeping dellE Nazioni UnitE all'intero dei territori occupati dai ribelli filorussi nel Donbass. "Sarebbe utile alla Russia, se volesse trovare una soluzione al conflitto, ovvero nel caso volesse ritirarsi…
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Ingorgo iraniano. Dopo la mossa di Trump tutte le diplomazie in movimento con Teheran
È probabilmente ancora presto per analizzare appieno il fall out della decisione trumpiana di ritirare gli Stati Uniti dall'accordo sul programma nucleare con l'Iran, ma i movimenti diplomatici sono intensissimi da alcuni giorni. Uno dei punti centrali è la questione energetica: all'Iran, che è un produttore di primo livello, il deal chiuso nel 2015 permetteva il sollevamento delle sanzioni e dunque…
Tap e i “suoi fratelli”: la nuova frontiera dell'Europa e del suo Pil
La nuova frontiera dell'Europa e del suo Pil si ritrova alla voce gas nel Mediterraneo e nei Balcani. Non solo i nuovi gasdotti come Tap e Eastmed stanno mutando l'alfabeto geopolitico del vecchio continente, ma la consapevolezza che il costone balcanico sta assumendo una rilevanza sempre più strategica anche per l'interlocuzione con colossi mondiali come Gazprom. Il caso serbo è…
Uccidere Baghdadi è una rincorsa politica tra Russia e Stati Uniti
La guerra contro lo Stato islamico continua a essere concentrata lungo il corridoio dell’Eufrate, striscia di terra che corre lungo il fiume mesopotamico; una valle che inizia nell’area desertica siriana di Deir Ezzor e sbocca in Iraq passando per città note a chi segue il corso della lotta all’IS (al Mayadin, Hajin, al Bukamal, al Qaim). È lungo questo distillato…
Se ad Assad resta solo l’opzione di mollare l’Iran
È impossibile distinguere la crisi siriana dal futuro del Medio Oriente, e automaticamente dal futuro del mondo. Fin dall'inizio della guerra civile, la Siria è stato l'alambicco colturale di tutta una serie di fenomeni che hanno avuto ricaduta globale (uno? Le fake news diventate così dilaganti), e dunque val la pena continuare a osservare quel che succede laggiù e appuntarlo in un taccuino…
Per risolvere la crisi fra Ucraina e Russia, gli Usa chiedono l'intervento dell'Onu
Mentre era ufficialmente impegnato in una riunione della Us Helsinki Comission, agenzia con cui Washington monitora dal 1975 la cooperazione e sicurezza in Europa, l'inviato speciale della Casa Bianca per il conflitto ucraino, Kurt Volker, ha scritto su Twitter: "Una forza di mantenimento della pace con mandato Onu potrebbe sbloccare l'attuazione degli accordi di Minsk e portare al ripristino del controllo…
In Siria, Israele e Iran fanno già la guerra
Nelle prime ore della mattina di giovedì, l'esercito israeliano ha sferrato un'offensiva poderosa contro la Siria. Ha sparato dalle alture del Golan e ha colpito – secondo le parole del ministro della Difesa, Avigdor Lieberman – "quasi tutte" le infrastrutture utilizzate dagli iraniani su quella fetta delicata di territorio siriano. Mettere insieme nella stessa frase "offensiva", Israele, Siria, Golan, Iran,…
Vi spiego cosa cambia dalla Siria al Libano dopo l'annuncio di Trump. Parla il generale Bertolini
Se il Medio Oriente è da decenni su un piano inclinato, le parole di Donald Trump sull'Iran potrebbero aver innescato un progressivo scivolamento verso un conflitto su larga scala. L'obiettivo degli americani, affiancati dagli alleati israeliani, è tirare fuori Teheran dai giochi regionali, spingendola a compiere errori che potrebbero essere usati come casus belli. Nel frattempo, le elezioni in Libano…
Lo zar si insedia. Attenzione però alla sbornia dopo l'ubriacatura
Le autorità russe descrivono i risultati delle elezioni come memorabili e senza precedenti, così sono stati dipinti sia i numeri dell’affuenza alle urne sia il risultato personale di Putin. Il 76% di voti incassato dal presidente uscente è un vero e proprio record, almeno stando ai dati della Commissione elettorale russa, secondo i quali 56 milioni di elettori hanno scelto…
I picchiatori di Putin garantiranno la sicurezza durante il Mondiale
Secondo le fonti del corrispondente del Guardian, il Cremlino avrebbe assunto dei militanti cosacchi per pattugliare le strade durante la Coppa del Mondo di calcio che inizierà il 14 giugno. Sono gli stessi che nei giorni scorsi hanno aiutato la polizia e la Guardia Nazionale russa a reprimere le proteste che hanno anticipato il giuramento del quarto mandato di Vladimir…