La questione della Rai è solo una scossa rispetto al terremoto politico che potrebbe scatenarsi a febbraio. Tra Lega e FdI si allarga la distanza, anche nel rapporto con l’Europa e nella capacità di schierare figure di governo. Meloni, Salvini, Letta e Conte nell’elezione del Presidente della Repubblica si giocheranno l’osso del collo
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Copasir, 5G e Usa. Salvini spiega a Formiche i piani della Lega
Intervista al leader della Lega: siamo a fianco di Draghi nell’atlantismo, e vogliamo ridurre le sbandate cinesi, venezuelane, iraniane. 5G? Fuori le aziende cinesi, ora ampliamo il golden power anche all’agroalimentare come Macron. Spie russe? Indagheremo sulle responsabilità. Copasir? Pronti a dimetterci tutti, anche domani
Ecco perché con Salvini vado a Budapest. Scrive Zanni (Lega)
Marco Zanni, presidente del gruppo Identità e democrazia, anticipa i temi dell’incontro tra Salvini, Morawiecki e Orbán: costruire un’alternativa forte e valida all’attuale maggioranza di sinistra, di cui è purtroppo ostaggio anche il Ppe
Le dimissioni di Zingaretti e i progetti di Salvini
Di straordinario le cronache non riportano in questi giorni soltanto la primizia di un inquilino a Palazzo Chigi ambìto dai capi di stato europei per visitarlo per primi (Emmanuel Macron in pole position), oppure le forze armate finalmente in campo per la campagna di vaccinazione anti Covid. C'è anche una mezza rivoluzione copernicana tra i partiti italiani che, progressivamente, stanno…
Come il governo Draghi apre le porte dell’Europa a Salvini
In Parlamento Europeo vige una strettissima regola, quella del “cordon sanitaire”: i parlamentari della Lega non possono ricevere incarichi, nonostante siano il gruppo nazionale più numeroso dopo la CDU tedesca. La regia di Giorgetti e il sostegno di Salvini per far scongelare il potere negoziale della Lega in Europa.
Gli euroscettici della Lega aprono a Draghi. Ecco cosa succederà
Salvini, con il sì anche se tardivo a Draghi, potrebbe guadagnare quella green card internazionale da spendere quando vincerà le prossime elezioni. E poi il ruolo del nord-Italia, che parla la lingua tedesca del business, e la mutazione antropologica dell’Ue alla base della vittoria della linea-Giorgetti
Nuova leadership per la Cdu. Cosa cambia per la Lega? L’analisi di Alli
L’elezione di Laschet rafforzerà la chiusura nei rapporti tra i popolari e i conservatori guidati da Meloni. Invece, potrebbe favorire l’avvio di un dialogo di Cdu e Ppe con la Lega (grazie a Giorgetti). Il commento di Paolo Alli, membro della Fondazione Alcide De Gasperi, non-resident senior fellow dell’Atlantic Council ed ex presidente dell’Assemblea parlamentare Nato
Agenda Laschet, fra Biden, Ue e Verdi. Parla Mario Mauro
Mario Mauro, ex ministro della Difesa, spiega che i legami tra Cdu e dem Usa potranno rilanciare l’agenda transatlantica e perché Laschet guarda ai Verdi e dice no all’AfD. Un messaggio anche a Salvini e Meloni…
Non ci sarà il Conte ter (e meglio il voto). La versione di Romeo (Lega)
Il presidente dei senatori leghisti detta la linea del Carroccio sulla crisi. Urne subito, ma sulle larghe intese non è ancora calato il sipario. Draghi? Dà credibilità, non ci sono le condizioni ora. Trump? Deve accettare la sconfitta, condanniamo l’assalto al Capitol
Lega popolare. Così Giorgetti suona la carica
Mes ma non solo. Il centrodestra si confronta sul suo futuro. Intervistato da La Stampa, il numero due della Lega ribadisce che Germania e Merkel sono “punti di riferimento”. “Abbiamo il dovere di parlare con chi oggi e in futuro governerà la Germania influenzando l’Europa”. E con l’arrivo di Biden…