“In Ucraina bisogna gestire due controparti non facili e in Medio Oriente Netanyahu ritiene ancora che le operazioni su Gaza non debbano terminare”. I dazi di Trump? “Non invidio chi dovrà assumere la presidenza del G7 nel 2025”. E sul caso Houthi, “è ovvio che l’Italia, essendo un Paese con un’economia aperta, è molto interessata al mantenimento di un sistema di libero scambio”. Conversazione con il presidente dello Iai Ferdinando Nelli Feroci
Dopo la riunione dei ministri degli Esteri dei sette grandi della terra nell’isola di Capri, il G7 Esteri si è spostato a Fiuggi-Anagni per una nuova sessione. Di cosa si è parlato nello speciale di Formiche.net
Il G7 Esteri individua sfide e priorità da affrontare uniti
Ucraina, Medio Oriente, Africa, Indo-Pacifico, sfide complesse come Libia, Haiti, Myanmar e Sudan: i ministri degli Esteri del G7 concordano su un’agenda di priorità, minuziosamente elencate in uno statement ricco e dai toni specifici. Ora la sfida politica sarà trasformare queste analisi in azioni concrete
Roma-Londra-Tokyo, il triangolo Gcap sotto i riflettori al G7 di Fiuggi
Unità e valori condivisi al centro della ministeriale Esteri di Anagni e Fiuggi, ultimo incontro del G7 sotto la presidenza italiana. Sullo sfondo, il triangolo Italia-Regno Unito-Giappone, rafforzato dal Global Combat Air Programme e da nuove intese per la sicurezza e la difesa
Ospite al G7, il segretario filippino Manalo punta i fari sul Mar Cinese
Il segretario per gli Affari Esteri della Repubblica delle Filippine, in Italia per un evento alla Sapienza e vari incontri istituzionali (tra cui il G7 di Fiuggi), accende i riflettori sul Mar Cinese e sul comportamento di Pechino, scrivendo a Formiche.net che “una stampa libera, che riporta gli eventi così come sono, è il marchio distintivo di una vera democrazia. E siamo grati ai nostri partner nei media internazionali che condividono il rispetto per la verità”
Verso il G7 Esteri di Fiuggi. La bussola dell’amb. Castellaneta
La riunione di domani, ultima tappa della presidenza italiana, affronterà la guerra in Ucraina e il conflitto Israele-Hamas. Il ministro Tajani lavorerà per rafforzare il sostegno a Kyiv e difendere il diritto internazionale. I consigli dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Interferenze straniere, un passo importante per l’Italia. Scrive Coratella (Ecfr)
Il memorandum con gli Usa firmato nella cornice della ministeriale Esteri G7 costituisce un passo molto forte per un Paese con una storia di sensibilità e lotta alla disinformazione molto recenti. L’analisi di Teresa Coratella, vicedirettrice e policy fellow dell’ufficio di Roma dello European Council on Foreign Relations
L’Iran vuole chiudere Hormuz. Minaccia (possibile) alla sicurezza marittima globale
L’Iran può chiudere Hormuz? Sì, in vari modi. Lo farà? Molto probabilmente no, almeno non in modo formale, per non intaccare soprattutto le relazioni regionali. Ma la vicenda della Msc Aires preoccupa il G7, che tiene la sicurezza navale tra i temi prioritari
Gli Usa hanno deciso di lasciare il Niger. Il G7 teme per il Sahel
Gli Stati Uniti avrebbero accettato di cedere alla richiesta della giunta al potere in Niger: i circa mille militari americani presenti per missioni di lotta al terrorismo lasceranno il Paese. Tra le preoccupazioni del G7 per l’erosione della stabilità nel Sahel, Niamey spezza un altro legame con l’Occidente, ed è ora soltanto l’Italia a mantenere il dialogo – anche per conto di Usa e Ue
Con l'Ucraina senza se e senza ma. Da Capri pieno sostegno a Kyiv
Nel documento riguardante l’Ucraina, i membri del G7 riaffermano il loro sostegno al Paese fino al raggiungimento di una “pace giusta”. Nel testo si menzionano nucleare, energia, sanzioni, ma anche diritti umani e ricostruzione
Processo di Roma e Piano Mattei, la strategia sulle migrazioni della ministeriale di Capri
La prima azione prescritta è quella di sostenere i partner africani nell’affrontare le cause profonde dell’instabilità, promuovendo al contempo un ciclo di crescita fondato sull’enorme potenziale del continente. Il riferimento è ad una transizione giusta e pulita e ad una crescita dell’accesso all’energia elettrica, offrendo soluzioni alternative alla migrazione irregolare. In sostanza un’accelerazione verso bisogni primari per tutti