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Speciale Guerra ibrida e cognitiva

Colpire l’anima della società nemica per erodere l’Occidente. Ecco la dottrina russa

La delibera riservata del Collegio del Mae russo dell’11 aprile 2023 rappresenta oggi la chiave interpretativa più rilevante per comprendere l’attuale proiezione russa su scala regionale e globale. In quelle pagine, dove si afferma che “il contenimento complessivo dei Paesi ostili deve essere attuato attraverso campagne informative offensive”, si delinea una strategia che trascende la diplomazia classica e abbraccia la logica della guerra ibrida permanente, della quale oggi la politica estera russa ne è la più concreta materializzazione

Dentro la strategia russa di destabilizzazione in Europa. Il laboratorio francese

La Francia è oggi il case study più evidente della strategia russa di destabilizzazione, ma le stesse dinamiche attraversano tutta l’Europa. Atti simbolici mirati sfruttano faglie sociali preesistenti per alimentare diffidenza, polarizzazione e insicurezza percepita. È una guerra cognitiva che colpisce fiducia pubblica, coesione sociale e capacità politica in tutta l’Unione

difesa

Ecco perché l’Italia ha bisogno di un polo cibernetico nazionale. Parla Festucci

La competizione cibernetica accelera e l’Italia fatica a costruire una strategia coerente. Tra carenza di competenze, dipendenze tecnologiche e vulnerabilità che toccano settori civili e militari, emerge sempre più chiaramente l’urgenza di una governance stabile. Un polo nazionale, sulla falsariga di quello per la subacquea, sarebbe un primo inizio. L’intervista di Airpress a Carlo Festucci, vice presidente di Deas

Dai milioni di articoli di Pravda ai falsi leak. L’offensiva informativa russa che mira ai partner di Kyiv

La capacità del Cremlino di influenzare il dibattito occidentale combina infrastrutture ad alta intensità come il network Pravda, che ottiene legittimità tramite migliaia di backlink inconsapevoli, con campagne tattiche basate su presunti hack and leak rilanciati da Telegram e dai media statali russi

L’Europa cerca una linea dura contro la guerra ibrida russa

L’ondata di attacchi ibridi russi sta spingendo l’Europa verso misure che fino a poco tempo fa sarebbero sembrate impensabili. Operazioni cyber offensive, attribuzioni rapide e esercitazioni improvvise lungo il fianco orientale entrano nelle discussioni strategiche. Ma emergono anche dei dubbi

Il modello svedese per la guerra delle percezioni

La Svezia ha messo in piedi una vera architettura nazionale di difesa psicologica. L’obiettivo? Proteggere lo spazio decisionale di una democrazia da operazioni ostili che puntano direttamente alla testa, alle percezioni, agli umori dei cittadini

Allarmi cyber, 80 attacchi al giorno contro l'Italia. Serve più difesa digitale

L’Europa importa l’80% dei materiali rari dalla Cina e solo due aziende sono in grado di lavorarli. Non solo quei preziosi minerali hanno applicazioni civili (come le risonanze magnetiche), ma anche e soprattutto nel settore difesa dove sono usati per radar, sensori, laser, microonde, satelliti, sistemi di comunicazioni spaziali

Guerra ibrida? Dieci anni di allarmi dagli 007 italiani (e dal Parlamento)

La guerra ibrida non è certo una novità per l’intelligence italiana, che da dieci anni monitora in modo costante e strutturato l’evoluzione della minaccia ibrida, accompagnando le analisi tecniche con comunicazioni ufficiali e allarmi ripetuti indirizzati sia alla classe politica nazionale sia ai partner europei. Ecco come

Consiglio Supremo di Difesa. La minaccia ibrida cresce? L’Italia rafforza lo scudo cognitivo

Il Consiglio Supremo di Difesa, riunito al Quirinale sotto la presidenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha confermato il pieno sostegno italiano all’Ucraina e discusso le principali aree di crisi internazionali, dal Medio Oriente al Mediterraneo allargato. Ampio spazio è stato dedicato alla crescita delle minacce ibride e cognitive provenienti da Russia e altri attori ostili, con particolare attenzione alla disinformazione, alle interferenze nei processi democratici e agli attacchi cyber contro infrastrutture critiche

Nuovi sabotaggi in Polonia. Prese di mira le tratte ferroviarie utili a Kyiv

Il sabotaggio alla linea Varsavia-Lublino conferma la pressione ibrida che colpisce la Polonia e, con essa, l’intera Europa. Un ordigno su una rotta strategica per l’Ucraina si aggiunge a incendi, cyber attacchi, droni e reti clandestine che operano sottosoglia lungo il fronte europeo

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