La rivoluzione che l’imprenditore sudafricano vorrebbe apportare dentro Twitter si scontra con quella già in atto nell’Ue. Entrambi dicono di voler migliorare la democrazia, ma le regole comunitarie sono nate proprio per far fronte al dilagare di odio e disinformazione sui social, che rischiano di aumentare con il free speech. Un aiuto potrebbe venire dall’apertura di un ufficio europeo nella Silicon Valley
Elon Musk è pronto alla sua rivoluzione. Come cambierà Twitter
I 44 miliardi di dollari offerti dall’imprenditore sono stati sufficienti a convincere i vertici dell’azienda. Entro l’anno dovrebbe arrivare l’ufficialità. Poi, inizieranno i cambiamenti radicali che Musk ha in testa. Le prime reazioni dividono la politica: i repubblicani esultano (ma Trump non tornerà), mentre i dem avvertono sui rischi. Come Bezos, che si chiede quanto la Cina ne potrà godere
La guerra decennale della Russia contro la Silicon Valley
In questa quinta parte della serie “La nuova cortina di ferro”, Soldatov e Borogan (senior fellow di Cepa e cofondatori di Argentura.ru) ripercorrono le azioni di Putin per sopprimere la libertà digitale dei russi
Ho i soldi per comprare Twitter, dice Musk. Ma c'è chi prepara la poison pill
Mancanza di liquidità, difficoltà nel farsi finanziare, volontà reale di concludere l’operazione: dietro l’operazione dell’uomo più ricco del mondo per acquistare il 100% del social network si nasconde tanto altro. Ieri ne ha parlato in un TED talk, in cui ha ammesso di avere un piano B
Elon Musk vuole comprarsi tutta Twitter. Ma è davvero così?
Il patron di Tesla è pronto a mettere sul piatto 54,20 dollari per azione (in contanti) per un totale di circa 43 miliardi di dollari. Ma ha anche posto un ultimatum: se rifiutata, è pronto a vendere anche il 9,2% delle quote passive acquistate appena dieci giorni fa. E molti indizi lasciano pensare che sia un modo per svincolarsi dalla situazione
Perché Musk ci ha ripensato e non entrerà nel cda di Twitter
Una settimana fa l’annuncio dell’acquisto del 9,2%. Poi la notizia del suo ingresso nel board dell’azienda. Nel mezzo, critiche e provocazioni continue al social network di cui è entrato a far parte e che vorrebbe rivoluzionare. Sembra che intanto voglia tenersi le mani libere
Decentralizzare le opinioni. La rivoluzione del Web3 partirà da Twitter?
Elon Musk, ora primo azionista e membro del board di Twitter, condivide con il ceo Parag Agrawal e il fondatore Jack Dorsey l’utopia di un Internet decentralizzato e senza filtri. Ma gli utenti dei social sono in grado di vagliare decine di migliaia di fonti in totale autonomia, senza un controllo sulle fake news e sull’autenticità di quello che leggono?
Musk e Twitter. Prima lo picchia, poi se lo compra
Il proprietario di Tesla entra nel social network con una partecipazione passiva del 9,2%, pari a 2,8 miliardi di dollari. Solo qualche giorno fa, chiedeva ai suoi followers se fosse il caso di creare una nuova piattaforma più democratica. Ma alla fine ne è diventato parte
Il primo congresso di Azione letto attraverso i tweet di Calenda
Il primo congresso di Azione di Carlo Calenda è stato raccontato dal profilo Twitter del leader che sabato ha pubblicato 29 contenuti, tra tweet e retweet, e domenica altri 25 con oltre 6 mila reaction totali solo sabato. Elementi che possono guidarci in una lettura del congresso e delle strategie del partito. L’analisi di Domenico Giordano, Arcadia
Cosa c'è dietro il gennaio nero delle crypto
Il mercato delle criptovalute è crollato assieme agli indici tech americani. La correlazione si rafforza man mano che le aziende tech si portano avanti nella costruzione del web3 ed esplorano la finanza decentralizzata (DeFi). Questo, e l’attenzione regolatoria, preannunciano un anno movimentato per il criptoverso