Conversazione con il vicepresidente della commissione Difesa della Camera: “Se si fa la somma aritmetica degli investimenti dei Paesi dell’Unione europea, più la Gran Bretagna, in Africa sono dieci volte superiori agli investimenti cinesi. Ma manca un progetto organico”. E sul golpe in Niger…
Ue
Così la destra atlantista si è fatta strada in Europa
Emblematico il caso di FdI, pilastro occidentale pro-Ucraina ben prima di salire a Palazzo Chigi, celebrato anche dal Time: “Da quando è entrata in carica a ottobre, la leader italiana ha ampiamente superato le aspettative occidentali e ha persino suscitato elogi per le sue forti posizioni atlantiste”. Di contro in molti partiti di sinistra in Italia, Germania, Francia e Spagna non sono mancate sacche di profondo antiamericanismo mascherate da una certa ‘prudenza’ sul sostegno a Kiev.
C'era una volta in Cina. TikTok inonda l'Europa di contenuti cari al governo di Pechino
Da un’analisi di Forbes è emerso come da ottobre ad oggi sono stati pubblicizzati oltre un migliaio di post a difesa delle politiche sul Covid-19, della bellezza naturalistica dello Xinjiang – senza menzionare ciò che accade alla minoranza musulmana uigura – oltre alle critiche contro Stati Uniti e Unione europea per le reticenze sulla Via della Seta. Un episodio che rafforza i sospetti sul legame tra la piattaforma e il Partito comunista cinese
Intesa di ferro Potus-Meloni. Così l'Italia torna protagonista
La visita alla Casa Bianca del presidente del Consiglio conferma in toto aspettative e auspici. Ucraina, Cina, ambiente, difesa: i rapporti tra Italia e Stati Uniti restano ”forti” e “indissolubili”, al di là dei “colori politici” dei governi che guidano i due alleati storici
Roma player globale. Il vertice Biden-Meloni visto da Pelanda
“Le conferenze sulle migrazioni, sull’Ucraina, sui Balcani sono la prova che l’Italia ha capacità di aggregare costa nord e costa sud. L’incontro di oggi? Fa iniziare un processo di convergenze, ma non lo esaurisce”. Conversazione con l’esperto analista e accademico Carlo Pelanda
La scommessa di Meloni negli Usa? Più attenzione al Mediterraneo. Parla Pomicino
“Sul piano internazionale la premier sta dando il meglio di sé, anche nel presentare dinanzi all’Ue il ventaglio dei singoli problemi. Oggi la politica perseguita dal governo è quella di provare a fare un ragionamento con i Paesi del Nord Africa che metta insieme la sicurezza dell’Europa, i flussi regolati e lo sviluppo, tre elementi che si tengono insieme e diventano quindi un progetto politico di grande qualità”. Intervista con l’ex ministro democristiano Paolo Cirino Pomicino
Perché il voto in Spagna non cambia nulla per i programmi di Meloni. Parla Mauro
“Il tentativo di dialogo tra Weber e Meloni resta la novità politica nel quadro europeo. Le ricette economiche di Sanchez? Sbagliate, per questa ragione ha basato la sua campagna elettorale solo sull’anti-Vox. Un governo di larghe intese? Sono scettico, perché nel Psoe c’è un atteggiamento di chiusura totale verso le proposte del Pp”. Conversazione con Mario Mauro, ex ministro della Difesa ed esponente popolare
Nagorno Karabah, chi esulta per il flop della mediazione europea?
Le parole di Pashinyan (“Finché un trattato di pace non è stato firmato e tale trattato non è stato ratificato dai parlamenti dei due Paesi, ovviamente, è molto probabile una nuova guerra”) sembrano il preludio ad una nuova stagione di tensioni, con i player esterni pronti ad approfittarne
Non solo Ue, anche il Golfo punta il gas nel Mediterraneo orientale. Mosse e alleanze
BP e la compagnia petrolifera nazionale dell’Azerbaijan Socar hanno partecipato per la prima volta a un round di licenze israeliane per l’esplorazione di gas naturale, l’ultimo segno di un crescente interesse internazionale nel bacino dove, oltre all’energia, c’è in ballo una fetta contistente di influenze ed equilibri. Adnoc sale al 50% di NewMed
Così Israele, Cipro, Grecia sfidano lo stallo sull'EastMed
I giacimenti copiosi presenti nel Mediterraneo orientale, è la tesi dei tre Paesi, non possono subire uno stallo infrastrutturale viste le complicazioni politiche sull’EastMed che hanno portato Israele e Cipro ad annunciare un mini gasdotto di 300 chilometri. Ne va della stabilità energetica e geopolitica dell’Europa intera. Netanyahu lo ha compreso e si fa capofila di uno scatto di reni con Mitsotakis e Christodoulides
















