Alzi la mano chi non ricorda il film con Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli e Nino Manfredi, C'eravamo tanto amati, del 1974. Mai titolo fu più azzeccato a 44 anni di distanza per presentare il dibattito di questa mattina nella Sala Zuccari del Senato, promosso dal Movimento Europeo Italia: C'eravamo tanto amati. Italia-Europa. E poi? D'altronde le cose stanno proprio così. Roma…
Ue
Il deficit e lo spread. Le colpe dell'Europa e quelle dell'Italia secondo Roventini
Brutta, sporca e cattiva. Mai come oggi l'Europa vive un'autentica crisi di fiducia con gli Stati che ne fanno parte, alcuni l'hanno addirittura fondata (l'Italia, per esempio). C'è dello scontento nel Vecchio Continente, per un motivo molto semplice: le politiche post-crisi fin qui messe in atto non hanno soddisfatto le esigenze dei cittadini. Ce ne è abbastanza per arrabbiarsi, almeno…
Il governo rispolvera le privatizzazioni. Ma ai mercati non basta
Barra dritta e niente ripensamenti. Se l'Europa vuole lo scontro con l'Italia, o viceversa, poco importa, scontro sia. Le previsioni non sono state smentite, il governo di Matteo Salvini e Luigi Di Maio non ha cambiato di una virgola la sostanza della manovra. Semmai vi ha inserito alcuni cuscinetti, tanto per addolcire l'impatto sulla Commissione. Per esempio le privatizzazioni, totem…
La manovra così non funziona. Parola (anche) di Fmi
A poche ore dalla risposta italiana alla commissione europea sulla richiesta di modificare la manovra sul perché il debito cali meno del previsto anche il Fondo monetario internazionale si iscrive al partito degli scettici sugli effetti dell'ex Finanziaria. Gli ispettori giunti fin da Washington per la consueta verifica dei conti dei Paesi membri dell'Ue hanno stilato un rapporto in cui…
Lo spread vincerà. E il governo dovrà cedere. Parla Stefano Micossi
Quando si dice il bello deve ancora arrivare. Difficile pensarlo quando c'è Bankitalia che in un numeretto riassume il danno collaterale di mesi di scontro con Europa e mercati: 1,5 miliardi di euro. Si tratta della spesa per maggiori interessi a carico della collettività, sostenuta fin qui per permettere allo Stato di collocare il proprio debito presso i grandi investitori esteri.…
Da Tria una constatazione: Europa e Italia parlano due lingue diverse
A quattro giorni da l 13 novembre, giorno in cui l'Italia dovrebbe presentare una versione della manovra a prova di Patto di stabilità (qui l'articolo di ieri), Giovanni Tria aveva davvero poco scelta. Anzi, per la verità non ne aveva affatto. Difendere l'attuale impianto della legge di Bilancio, senza se e senza ma. A tutti i costi. Anche perché se…
Manovra, la procedura di infrazione non è il male assoluto. Parla Scandizzo
Non è il momento dello sconforto al ministero dell'Economia. Anzi. Il giorno dopo lo strano vertice europeo dei ministri delle Finanze (qui l'articolo di ieri), con il ministro Giovanni Tria che ha abbandonato anzitempo i lavori, saltando anche l'incontro con la stampa, c'era più di un motivo per credere che le cose tra Roma e Bruxelles si stessero mettendo male.…
Cosa c'è dietro la crisi di governo in Albania
“Questa crisi non è né personale né politica. La crisi è costituzionale”. Le parole del premir albanese Edi Rama contro il Presidente della Repubblica Ilir Meta giungono nel bel mezzo di un semestre delicatissimo per le sorti dell'Albania. I colloqui di adesione con l'Unione Uuropea entreranno nel vivo non appena sarà eletto il prossimo Parlamento (maggio 2019), con in cima…
Questa Europa non lotta contro la povertà, cambiamola. Parla Castaldo
L'Europa, quella arrabbiata, che si sente anche un po' tradita. In altre parole, l'Unione europea dinnanzi alla sua prima secessione in 70 anni di storia. Ben raccontata nel libro di Roberto Sommella Gli arrabbiati, la prima guerra di secessione europea (qui un lungo estratto pubblicato da Formiche.net qualche settimana fa), presentato ieri sera alla Federazione degli editori dei giornali (Fieg)…
Istat, l'Italia è ferma al palo. E la trattativa con l'Ue si fa ardua
Sì, l'Italia non cresce. Non che sia una novità, più volte gli allarmi erano risuonati nei corridoi delle principali istituzioni, a cominciare da Confindustria, fino ad arrivare al Fmi. Stavolta però c'è il timbro dell'Istat e questo fa la differenza. Tutto è certificato, dunque non più semplice prospettiva negativa ma dura realtà. L'Istituto di statistica ha stimato che il pil del…