dopo il brexit, più che mai, nei media è tutto un denunciare gli egoismi nazionali di questo o quello stato della unione europea. comprendo, ma sarei veramente curioso di vedere come si comportano i valorosi opinionisti nelle assemblee dei rispettivi condomini.
unione europea
Brexit, Bail-in, Vigilanza Bce. Tutte le scudisciate di Patuelli (Abi)
DOSSIER BREXIT Il pronunciamento a favore di Brexit del referendum nel Regno Unito impone una decisa e rapida svolta nell’Unione Europea che ha perso il suo slancio strategico e ha accentuato il ruolo burocratico che sta favorendo la rinascita di spinte nazionaliste, anche con forme inedite, che abbiamo individuato in anticipo. L'EUROPA CHE VOGLIAMO Chiediamo con forza una nuova Europa…
Vi racconto la vera storia delle sofferenze nelle banche italiane. Parola di Visco
Il problema dei crediti deteriorati delle banche italiane è serio, ma può essere gestito; va chiaramente inquadrato e affrontato; lo si sta facendo, tenendo conto della necessità di contemperare rapidità ed economicità delle operazioni. La riduzione della loro consistenza registrata dall’autunno scorso è un segnale incoraggiante. La perdita, negli anni della crisi, di quasi dieci punti di PIL e di…
Lo sapete che Shakespeare aveva previsto la Brexit?
"Io sono per il mondo come una goccia d’acqua che nell'oceano cerca un’altra goccia". Durante la campagna del referendum per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, i versi del drammaturgo inglese William Shakespeare sono stati sfruttati a favore del "remain". A pubblicare in prima pagina la citazione tratta dalla Commedia degli Equivoci è stato il Times, che ha sposato una posizione molto diversa dal Sunday Times,…
Che cosa insegna il caso Farage
E così anche Nigel Farage, nientemeno che il principale promotore e vincitore del referendum britannico sull’Europa, se ne va prima ancora della “sua” Brexit. “Voglio riprendermi la mia vita”, ha spiegato il leader del Partito per l’indipendenza del Regno Unito - Ukip, la sigla in inglese -, annunciando l’addio alla politica. L’uomo che aveva tuonato contro il male assoluto dell’Unione…
Come cambia la politica britannica con la Brexit
Il terremoto-Brexit sta cambiando la politica britannica, ridisegnandone i paradigmi, come non succedeva dal 1979, anno della rivoluzione thatcheriana. Un primo ministro dimissionario, uno scenario di cospirazioni e pugnalate da dramma scespiriano per la sua successione, un leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn, sfiduciato dal suo gruppo parlamentare ma arroccato sulla sua poltrona, una nuova ondata di nazionalismo indipendentista scozzese e,…
Banco Popolare e Ubi, ecco tutte le insofferenti baruffe con la Bce
Sale alle stelle la tensione intorno alle sofferenze delle banche italiane, cioè i crediti che hanno meno probabilità di essere restituiti. Un "bubbone" che vale circa 85 miliardi come ammontare netto e circa 200 in termini lordi (vale a dire non considerando gli accantonamenti già effettuati a bilancio). Non a caso, è proprio per risolvere questo problema, che potrebbe portare…
Petrolio, cosa succederà alla produzione britannica dopo la Brexit
Ferve l’attività sulle numerose piattaforme petrolifere del Mare del Nord, ma non per l’estrazione di idrocarburi. La produzione è stata interrotta e sono iniziati giganteschi lavori di smantellamento di buona parte dell’industria petrolifera inglese, quella che negli ultimi 50 anni era considerata una delle più redditizie attività del Paese. Entro il 2050 dovranno essere "decommissionate" – bonificate, recuperate, trasportate sulla…
Perché Regno Unito e Unione Europea sono quasi incompatibili
La si può pensare come si vuole. Un fatto è, tuttavia, incontrovertibile. Alla fine due diversi tipi di capitalismo non sono riusciti a convivere sotto lo stesso tetto e il divorzio è risultato inevitabile. Da un lato il modello anglo-sassone, tutto mercato. Dall’altra l’economia sociale, seppur coniugata nelle due forme distinte: il colbertismo e il modello renano. Parigi da un…
Perché l'Europa non può e non deve ignorare il referendum sulla Brexit
Caro Giuliano, hai ragione giuridicamente, ma la posizione è politicamente insostenibile. Non si può ignorare il referendum. Non ero e non sono favorevole alla Brexit, ma dopo l'accordo di febbraio era chiaro che bisognava prepararsi alla possibile uscita britannica. I sondaggi davano già un testa a testa, e pertanto se il popolare ex-sindaco di Londra Boris Johnson si fosse schierato o…