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Arriva il battesimo del fuoco (simulato) per i carri M1A2 Abrams di Taiwan

I carri statunitensi M1A2 Abrams inviati a Taiwan lo scorso dicembre hanno fatto la loro prima comparsa pubblica durante le esercitazioni Han Kuang. Il presidente Lai Ching-te ne ha elogiato la potenza, ma le vulnerabilità emerse in Ucraina pongono interrogativi sull’efficacia senza adeguate contromisure contro i droni

I carri americani M1A2 Abrams hanno fatto la loro comparsa pubblica durante le esercitazioni militari annuali, mettendo in scena manovre e tiri a fuoco vivo nel fango del campo di addestramento di Hsinchu. Il presidente taiwanese Lai Ching-te, che ha assistito alle manovre di addestramento indossando un casco militare, ha lodato la potenza dei carri: “Che si tratti di capacità d’attacco o mobilità, sono estremamente potenti — senza dubbio i più forti sul campo di battaglia”, ha dichiarato il leader taiwanese, aggiungendo poi che ogni incremento della forza militare rappresenta “uno strato in più di sicurezza per la nazione e il suo popolo”. Il presidente Lai ha poi sottolineato che “attraverso un addestramento realistico al combattimento”, l’M1A2 potrà integrarsi con droni e nuove tattiche delle forze armate di Taipei, contribuendo in modo più efficace agli obiettivi strategici della nazione.

La dimostrazione si inserisce nella seconda giornata delle esercitazioni denominate “Han Kuang”, che durano dieci giorni e hanno l’obiettivo di testare la resilienza del Paese nell’eventualità di un conflitto con la Cina. L’esercito taiwanese intende così mandare un messaggio chiaro a Pechino e alla comunità internazionale sul fatto che Taipei è pronta a difendersi. Il ministero della Difesa cinese, dal canto suo, ha definito le manovre “una mera farsa”.

Parallelamente, Taiwan ha avviato esercitazioni di difesa civile per testare la risposta della popolazione. In alcuni supermercati della catena Px Mart, clienti e personale sono stati guidati nei sotterranei al suono delle sirene antiaeree, in una simulazione di attacco. Le esercitazioni si svolgono in un clima politico delicato, a pochi giorni da un’elezione suppletiva parlamentare prevista per il 26 luglio, che potrebbe restituire alla maggioranza il controllo del legislativo.

L’impiego degli Abrams nelle manovre di addestramento rappresenta la prima apparizione pubblica di questi mezzi corazzati d’élite, parte di un ordine da 108 unità che verrà completato entro il 2026. I primi 38 Abrams sono arrivati a dicembre scorso, rappresentando il primo aggiornamento dei mezzi corazzati taiwanesi da 24 anni. Il generale Chou Kuang-i, comandante della 584ª brigata corazzata, ha spiegato che i carri saranno pienamente operativi entro la fine dell’anno e verranno dispiegati “secondo le minacce nemiche attuali e le necessità tattiche”.

Ma le lezioni del conflitto in Ucraina pesano anche su Taiwan. Secondo analisti militari e addetti regionali, anche il potente e versatile Abrams ha mostrato di essere alquanto vulnerabile rispetto ai droni e ai sistemi anticarro avanzati, come dimostrato dagli esemplari inviati a Kyiv e già coinvolti nei combattimenti. Secondo  Thomas Lim, esperto del S. Rajaratnam School of International Studies di Singapore, Taipei dovrà proteggere i suoi mezzi con apposite contromisure antidrone, o in alternativa impiegarli da posizioni rialzate.


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